venerdì, agosto 28, 2009

Replica all’on. Barracciu: finita l’era dell’insabbiamento

Alla luce di quanto da lei affermato in una nota diramata nella giornata di oggi, pare doveroso ricordare all’on. Francesca Barracciu che l’era dell’insabbiamento, della disinformazione, della mistificazione, dell’occultamento degli atti pubblici, in estrema sintesi quella comunemente nota come ‘era Soru’, si è conclusa lo scorso 16 febbraio con la vittoria del centrodestra alle elezioni regionali”, dichiara il capogruppo del Popolo Della Libertà in Consiglio regionale, Mario Diana.

“Visto che cita quale esempio di trasparenza la passata legislatura”, prosegue Diana, “è in grado l’on. Barracciu di spiegare ai sardi per quale motivo non è mai stata messa in discussione l’interpellanza da me presentata, in qualità di consigliere regionale della minoranza, l’8 gennaio 2006, nella quale si chiedeva conto di venti delibere approvate dall’inizio della legislatura dalla Giunta presieduta da Renato Soru e mai pubblicate sul sito Internet della Regione? E’ in grado di spiegare ai sardi perché non è mai stato possibile prendere visione del piano di ristrutturazione aziendale dell’Arst o del compenso del capo ufficio stampa della Presidenza della Regione?”.

“La verità è che l’on. Barracciu è rimasta vittima del clima elettorale che si respira nel suo partito”, conclude il capogruppo, “tanto da dimenticarsi che, da segretario regionale del Pd prima ancora che da consigliere di maggioranza, è stata complice del sistema di potere che ha caratterizzato la passata legislatura e che i sardi hanno scelto di lasciarsi alle spalle con un pronunciamento che non avrebbe potuto essere più netto, per numerose ottime ragioni tra le quali è bene rammentare l’assoluta mancanza di trasparenza che ha caratterizzato l’agire politico del centrosinistra al governo della Regione”.

giovedì, agosto 27, 2009

Riforma sanitaria, non ci saranno accorpamenti o soppressioni di Asl

Le notizie che appaiono in questi giorni sulla stampa, che mettono in evidenza la preoccupazione di alcune zone della Sardegna verso la riforma della sanità regionale che il centrodestra ha avviato con l’approvazione del cosiddetto ‘maxi-collegato’ alla manovra di bilancio, rendono necessario intervenire per chiarire alcuni aspetti della norma approvata qualche settimana fa dal Consiglio regionale, evidentemente non ancora ben compresa o oggetto di interpretazioni errate”, dichiarano il capogruppo del Popolo Della Libertà in Consiglio regionale, Mario Diana, e i consiglieri Nanni Campus e Giorgio Locci.

“E’ doveroso chiarire una volta per tutte che la riforma non prevede l’accorpamento o la soppressione di alcuna Azienda sanitaria locale”, sottolineano Diana, Campus e Locci. “Ci sembra che si stia facendo una gran confusione in seguito all’istituzione delle macro-aree, che non soppianteranno le Asl ma che saranno uno strumento aggiuntivo, agile ed economico, per gestire nel modo più razionale quegli aspetti del servizio che non sono direttamente connessi alla fornitura di servizi sanitari ai cittadini, come le gare di appalto e i concorsi. Relativamente a questi aspetti, così come per la gestione del personale e delle forniture, ridurre il numero dei centri decisionali e snellirne il funzionamento porterà risparmio ed efficienza, come accade nelle altre regioni italiane che hanno adottato questo sistema. Allo stesso modo, lo scorporo dalle Asl degli ospedali che rispondono ai criteri previsti dalla legge non penalizzerà i territori, perché consentirà una gestione più diretta e funzionale delle strutture mentre le Asl potranno concentrare tutta la loro azione nei servizi sul territorio”.

“La riforma non cambierà nulla nel funzionamento dei servizi sanitari offerti ai cittadini, se non in meglio”, concludono i tre consiglieri del Pdl. “L’auspicio è che l’attuazione della prima parte, quella disegnata con il ‘maxi-collegato’, e la definizione della riforma complessiva siano rapide e che, nel frattempo, i rappresentanti delle istituzioni, locali e non solo, si impegnino a capirne i meccanismi, a confrontarsi con la Regione e a spiegare con esattezza ai cittadini cosa accadrà. Per quanto ci riguarda, metteremo tutto l’impegno necessario per comunicare i contenuti della riforma, affinché i cittadini non siano sottoposti a preoccupazioni immotivate”.

lunedì, agosto 24, 2009

Suv a Budelli, intensificare i controlli e vietare circolazione a mezzi anfibi

Lo sbarco ‘militare’, con tanto di mezzo anfibio, messo in scena da un imprenditore milanese sulla spiaggia di Budelli, ha evidenziato problemi che vanno ben oltre il fatto in sé e che devono essere affrontati urgentemente da tutti gli organi competenti”, dichiara il capogruppo del Popolo Della Libertà in Consiglio regionale, Mario Diana. “Non basta certo indignarsi per la maleducazione delle persone per potersi illudere di aver fatto tutto il possibile, ma è necessario affrontare una volta per tutte il problema di come impedire ai maleducati di nuocere all’ambiente e all’immagine della Sardegna”.

“Le immagini del fuoristrada anfibio che, dopo essere rimasto a lungo parcheggiato sul bagnasciuga, si immerge indisturbato nelle acque della celebre Spiaggia Rosa, stanno facendo il giro del mondo e questo non è certo un bene per l’Isola”, prosegue Diana. “L’accaduto dimostra soprattutto una cosa: davanti all’illegalità siamo pressoché indifesi. Non è certo compito della Regione vigilare su ciò che accade in mare, ancor più se l’area in questione ricade nel perimetro di un parco nazionale, ma la Regione dovrà farsi carico di richiamare alle proprie responsabilità chi ha permesso che venisse commesso uno scempio simile. Gli sfregi subiti dalle coste sarde negli anni passati, evidentemente, non hanno insegnato nulla: non si può lasciare che episodi del genere si verifichino per intervenire poi, a cose fatte, denunciando i responsabili; il sistema di vigilanza deve essere in grado di salvaguardare realmente l’ambiente, impedendo per quanto possibile il verificarsi delle violazioni o quantomeno intervenendo tempestivamente per perseguire i responsabili”.

“Quanto accaduto deve però far riflettere anche sulla possibilità di adottare misure di prevenzione adeguate”, conclude il capogruppo. “Si può facilmente capire l’utilizzo di un mezzo anfibio da parte della Protezione Civile, ma che necessità c’è per un privato di guidare un veicolo del genere? Evidentemente nessuna, pertanto si dovrebbe pensare a vietarne la circolazione sul territorio regionale, fatti salvi quelli impiegati, per l’appunto, dalla Protezione Civile: una misura drastica ma necessaria per tutelare l’ambiente della Sardegna”.

giovedì, agosto 20, 2009

Superenalotto, anche la Sardegna richieda la cessione di una quota delle giocate

La Regione Sardegna richieda allo Stato la cessione di una quota delle giocate del Superenalotto e degli altri concorsi pronostici effettuate sul territorio regionale, come già avviene per la Sicilia. Lo chiede il capogruppo del Popolo Della Libertà in Consiglio regionale, Mario Diana, in un’interrogazione al Presidente della Regione, Ugo Cappellacci, e all’Assessore regionale al Bilancio, Giorgio La Spisa, che sarà presentata alla ripresa delle attività del Consiglio regionale dopo la pausa estiva. Diana chiede conto anche del perché una simile richiesta non sia stata effettuata nella vertenza sulle entrate fiscali avviata nella passata legislatura dall’allora governatore Renato Soru.

L’interrogazione fa riferimento all’art. 6 della legge 559 del 1993, il quale stabilisce che i gestori dei concorsi pronostici, tra cui il Superenalotto, versano gli introiti derivanti dalle giocate “al bilancio dello Stato e, per la quota del 12,25 per cento relativa alle giocate effettuate in Sicilia, alla regione siciliana”. Considerato l’aumento delle giocate dovuto al jackpot stellare, salito fino a sfiorare i 150 milioni di euro, il solo Superenalotto avrebbe determinato entrate aggiuntive nelle casse della Regione Sicilia per 15,6 milioni di euro dall’inizio dell’anno, di cui 2,7 milioni nel solo mese di agosto.

La Sicilia, sottolinea il capogruppo, “ha già goduto di un trattamento privilegiato da parte dello Stato nella programmazione dei Fondi per le aree sottoutilizzate”: 4 miliardi di euro disponibili contro gli appena 18 milioni riservati alla Sardegna. Da tutto ciò, prosegue Diana, “deriva un’inaccettabile penalizzazione per la Regione Sardegna, in conseguenza del trattamento privilegiato assicurato alla Regione Sicilia dall’applicazione delle leggi dello Stato e dalle decisioni del Governo nazionale”.

L’esponente del Pdl chiede perciò a Cappellacci e a La Spisa se risulta che, nel corso della vertenza sulla compartecipazione alle entrate fiscali riscosse sul territorio regionale avviata nella scorsa legislatura, che ha portato alla riscrittura dell’art. 8 dello Statuto, la Regione abbia richiesto la cessione di una quota delle giocate dei concorsi pronostici, alla luce del fatto che la norma che cede alla Sicilia il 12,25 per cento dell’ammontare delle giocate era già in vigore. Infine, Diana chiede cosa intende fare la Giunta regionale per avviare una nuova trattativa con lo Stato, richiedendo la cessione di una quota parte delle giocate al Superenalotto e agli altri giochi effettuate in Sardegna, come già avviene per la Sicilia.



INTERROGAZIONE DIANA Mario, con richiesta di risposta scritta, sulla necessità di avviare una trattativa con lo Stato per la cessione alla Regione Sardegna di una quota dell’ammontare delle giocate ai concorsi pronostici effettuate sul territorio regionale


PREMESSO che l’art. 6, comma 1, della L. 23 dicembre 1993, n. 559, recita quanto segue: “Le riscossioni dei giochi di abilità e dei concorsi pronostici riservati allo Stato a norma dell’articolo 1 del decreto legislativo 14 aprile 1948, n. 496, ratificato con legge 22 aprile 1953, n. 342, e gestiti ai sensi degli articoli da 37 a 51 del decreto del Presidente della Repubblica 18 aprile 1951, n. 581, e successive modificazioni, vengono versate dai gestori, al netto della quota destinata al pagamento dei premi ai vincitori e dell’eventuale acconto d’aggio, al bilancio dello Stato e, per la quota del 12,25 per cento relativa alle giocate effettuate in Sicilia, alla regione siciliana. Vengono altresì versati dai gestori al bilancio dello Stato i premi non pagati ai vincitori entro il termine di decadenza previsto dal regolamento del gioco”.

CONSIDERATO che con l’applicazione di tale normativa, unitamente al notevole aumento delle giocate registrato nelle ultime settimane a causa dell’incremento del cosiddetto ‘jackpot’, la quota di montepremi riservata a chi pronostica l’intera combinazione vincente di sei numeri, giunto ormai a circa Euro 150.000.000, il solo Superenalotto avrebbe determinato entrate aggiuntive nelle casse della Regione Sicilia per Euro 15.600.000 dall’inizio dell’anno, di cui Euro 2.700.000 dall’inizio del mese di agosto;

RAMMENTATO che la Regione Sicilia ha già goduto di un trattamento privilegiato da parte dello Stato nella programmazione dei Fondi per le aree sottoutilizzate, che ha reso disponibili per tale Regione la somma di Euro 4.000.000.000 a fronte degli Euro 18.000.000 programmati per la Regione Sardegna;

RITENUTO che da quanto descritto deriva un’inaccettabile penalizzazione per la Regione Sardegna, in conseguenza del trattamento privilegiato assicurato alla Regione Sicilia dall’applicazione delle leggi dello Stato e dalle decisioni del Governo nazionale;

SOTTOLINEATO che, nel corso della passata legislatura, la Regione ha avviato una trattativa con lo Stato al fine di rivedere il regime di compartecipazione alle entrate fiscali riscosse sul territorio regionale, che ha portato alla riscrittura dell’art. 8 dello Statuto speciale di autonomia;


CHIEDE DI INTERROGARE

il Presidente della Regione e l’Assessore regionale al Bilancio

affinché riferiscano

  • Se risulta che, nel corso della trattativa con lo Stato che ha portato alla riscrittura dell’art. 8 dello Statuto speciale di autonomia, da parte della Regione siano state avanzate richieste relativamente alla cessione alla Regione stessa di una quota degli introiti derivanti dalle giocate ai concorsi pronostici dello Stato effettuate nel territorio regionale, alla luce del fatto che, all’apertura di tale trattativa, risultava già in vigore la norma che garantisce alla Regione Sicilia una quota del 12,25 per cento delle giocate effettuate sul proprio territorio regionale;

  • Quali misure la Giunta regionale intende adottare al fine di avviare una trattativa con lo Stato sulla base della richiesta della cessione di una quota parte delle giocate ai concorsi pronostici dello Stato effettuate sul territorio della Sardegna, così come già avviene per la Regione Sicilia.

mercoledì, agosto 12, 2009

Riforma della sanità, nessun dubbio su capacità dell’assessore Liori

Per quanto riguarda l’avvio della riforma del sistema sanitario regionale, i nostri amici Riformatori non hanno di che preoccuparsi: così come il testo approvato, grazie alla sintesi tra le diverse proposte provenienti dalla maggioranza, è il migliore possibile, la Giunta regionale ed in particolare l’Assessore alla Sanità, Antonello Liori, lo applicheranno nel miglior modo possibile”, dichiara il capogruppo del Popolo Della Libertà in Consiglio regionale, Mario Diana, in replica alla lettera aperta dei consiglieri Pierpaolo Vargiu e Franco Meloni sulla riforma sanitaria.

“Siamo tutti consapevoli di quanto sia importante l’obiettivo che ci siamo posti, cioè quello di ridisegnare il modello sanitario isolano per renderlo più efficiente, meno costoso e più rispondente alle esigenze dei cittadini”, prosegue Diana, “e non abbiamo alcun dubbio sul fatto che l’assessore Liori sia in grado di portare avanti la riforma avviata con il riordino delle Aziende sanitarie locali deciso dal Consiglio”.

“Per quanto riguarda la nomina dei commissari”, conclude il capogruppo, “siamo certi che le scelte saranno fatte sulla base delle competenze specifiche in materia di sanità e gestione aziendale, ma anche della capacità di tradurre in pratica le linee politiche impartite dalla Giunta, perché l’esperienza di questi primi mesi di legislatura ci ha insegnato ad evitare la creazione di una macchina amministrativa parallela, slegata dal governo scelto legittimamente dagli elettori e magari rispondente a linee politiche di segno diametralmente opposto”.

martedì, agosto 04, 2009

Grande soddisfazione per approvazione emendamento Asl

Grande soddisfazione” è stata espressa dal capogruppo del Popolo Della Libertà in Consiglio regionale, Mario Diana, per l’approvazione dell’emendamento al cosiddetto ‘maxi-collegato’ alla manovra finanziaria che dà via libera al ridisegno delle Aziende Sanitarie Locali sarde.

“Grazie ad un intervento di natura strettamente emergenziale”, sottolinea Diana, “finalizzato a mettere sotto controllo una spesa sanitaria che cresceva a dismisura minacciando di travolgere le casse regionali, siamo riusciti a gettare le basi per la futura riforma del sistema sanitario. Dispiace sentir parlare di lottizzazione, soprattutto alla luce di quanto si è visto nella passata legislatura ogni qual volta si è trattato di spartire poltrone di sottogoverno. Forse l’intervento deciso dal centrodestra lede gli interessi di qualcuno o di qualche parte politica o sociale, ma la situazione della sanità in Sardegna è a detta di tutti, e in prima battuta degli assistiti cui chi governa è chiamato a dare delle risposte, disastrosa, non soltanto per il livello di spesa ma soprattutto per le gravi carenze nella qualità, nella disponibilità e nella rapidità del servizio”.

“Con l’emendamento approvato oggi non pretendiamo di riformare la sanità isolana”, conclude il capogruppo, “ma soltanto di attuare un intervento urgente per affrontare una situazione che non ammetteva ulteriori ritardi. Ci metteremo al lavoro sin da subito per elaborare una riforma organica del settore che metta in primo piano i bisogni dei cittadini e non le esigenze dei partiti”.

sabato, agosto 01, 2009

Vertenza Sardegna, Documento per il Rilancio del Mezzogiorno può essere un contributo

Il Documento per il Rilancio del Mezzogiorno presentato stamani dai capigruppo parlamentari del Popolo Della Libertà può essere un utile contributo per la risoluzione della cosiddetta Vertenza Sardegna”, dichiarano il coordinatore regionale del Popolo Della Libertà, Mariano Delogu, e il capogruppo in Consiglio regionale, Mario Diana.

Delogu e Diana sottolineano che “a Maurizio Gasparri e a Fabrizio Cicchitto, che con i loro vicari, Gaetano Quagliariello e Italo Bocchino, hanno redatto il Documento, va riconosciuto il merito di non aver fatto mancare l’attenzione del Popolo Della Libertà verso i problemi delle regioni meridionali e di essersi impegnati per inserire la Sardegna nel contesto più generale delle rivendicazioni del Mezzogiorno”.

“Il Documento costituisce un fondamentale punto di partenza per il dibattito che dovrà svilupparsi all’interno dei gruppi del Popolo Della Libertà alla Camera e al Senato”, concludono i due, “e siamo certi che i parlamentari sardi contribuiranno proficuamente a tale dibattito, consentendo così di sviluppare ulteriormente la parte del Documento dedicata all’Isola affinché possano essere inclusi tutti gli interventi necessari per il rilancio dell’economia sarda”.