venerdì, dicembre 28, 2007

Conferenza stampa di fine anno, la stagione di Soru è finita

Non è stato un bello spettacolo, la conferenza stampa di fine anno del governatore Renato Soru. Anzi, è stata un evento decisamente imbarazzante, per chi vive quotidianamente la politica regionale ma soprattutto per le migliaia di sardi che devono affrontare le enormi difficoltà create o ignorate dal governo di centrosinistra e che, quando chiedono aiuto, si trovano davanti un muro di gomma. Questo si è visto nella conferenza stampa di oggi: un personaggio giunto ormai all’epilogo di un’esperienza politica disastrosa che cerca di negare la realtà per mantenere il potere ancora per qualche settimana”: è il commento dei consiglieri regionali di Alleanza Nazionale, Mario Diana e Antonello Liori, alla conferenza stampa tenuta stamani dal Presidente della Regione, Renato Soru.

Sarebbe stato molto interessante sentire dalla viva voce del governatore quali sono, a suo avviso, le ragioni che hanno portato alla fase di crisi che il suo governo sta attraversando e come intende uscirne”, proseguono i due consiglieri. “Liquidare il tutto con il concetto, trito e ritrito, che le tensioni sono figlie del vecchio consociativismo e che è tutta colpa dei partiti con una generosa mano della stampa è un insulto all’intelligenza delle persone che compongono la sua maggioranza, le quali certamente non mancheranno di rimarcarlo. Così come sarebbe stato molto interessante, quando ha parlato del fantomatico pareggio di bilancio, se Soru si fosse soffermato sul pronunciamento pendente della Corte Costituzionale sull’anticipazione delle entrate future nei bilanci degli ultimi due anni e sul perché abbia proposto di ricorrere alla finanza creativa anche per il 2008 senza aspettare di conoscere il parere della Consulta”.

“Alla luce di quanto accaduto nell’arco di tutto il 2007 e di quanto affermato dal governatore oggi, ci saremmo aspettati che Soru si decidesse finalmente a prendere atto che la sua stagione politica è finita e a farsi da parte”, concludono Diana e Liori. “Invece ha scelto di rilanciare, ricandidandosi fin da ora alle regionali del 2009. A questo punto, vogliamo lanciare a Soru una sfida: si ricandidi alle regionali, ma nel 2008. Si dimetta subito e si ripresenti agli elettori, così potrà finalmente vedere da che parte sono andati i sardi mentre lui tirava dritto per la sua strada convinto che tutti lo avrebbero seguito”.

giovedì, dicembre 27, 2007

Finanziaria, no alla proposta della maggioranza sull’Università diffusa

Il centrodestra non accetterà la proposta, avanzata dalla maggioranza in Commissione Bilancio, di compensare i tagli all’Università diffusa previsti in finanziaria incrementando i fondi destinati alle sedi principali degli Atenei sardi”, dichiara il consigliere regionale di Alleanza Nazionale, Mario Diana, vicepresidente della Terza Commissione. “L’incremento dei fondi destinati alle sedi principali, infatti, non ha niente a che vedere con la nostra proposta di mantenere ai livelli attuali gli stanziamenti da destinare alle sedi decentrate. Sono in gioco due diversi modi di concepire l’offerta formativa per i giovani sardi: da un lato il centralismo che punta a concentrare le risorse nelle sedi di Cagliari e Sassari, a tutto vantaggio delle grandi aree metropolitane, e dall’altro quello basato su un’offerta diffusa, che non solo sia più accessibile per gli studenti delle zone interne ma che contribuisca a creare valore sul territorio, supportando lo sviluppo locale”.

Per queste ragioni”, conclude Diana, “l’opposizione manterrà la sua proposta di raddoppiare i fondi per l’università diffusa, stornando 4 milioni di euro dai 6 stanziati per i visiting professors, somma enorme e palesemente inutile dal momento che la Regione non è ancora riuscita a spendere neppure i 2 milioni stanziati per il 2007”.

sabato, dicembre 22, 2007

Natale milionario per uno studio legale cagliaritano grazie alla Regione

I consiglieri regionali di Alleanza Nazionale, Mario Diana e Antonello Liori, presenteranno nei prossimi giorni un’interrogazione urgente al Presidente della Regione, Renato Soru, per chiedere conto di un acconto da 1.200.000 euro sulle parcelle di un noto studio legale cagliaritano che sarebbe stato liquidato nei giorni scorsi. Nell’interrogazione, i due consiglieri fanno notare che l’Amministrazione regionale è solita, nonostante sia dotata di un proprio Ufficio legale, rivolgersi a consulenti esterni per farsi tutelare nei procedimenti giudiziari in cui è coinvolta e che di norma affida tali consulenze al medesimo studio legale. I due ricordano inoltre che il Presidente della Regione è attualmente coinvolto in procedimenti giudiziari di natura personale relativi alle sue funzioni istituzionali, dunque diversi e distinti da quelli riguardanti l’Amministrazione.

Diana e Liori chiedono perciò a Soru se è vero che la Regione avrebbe liquidato l’acconto, se è vero che lo studio legale destinatario della somma è anche suo consulente personale, nonché consulente di un’impresa che avrebbe in corso procedimenti giudiziari contro l’Amministrazione regionale, nei quali sarebbe solito farsi sostituire “al fine di non apparire nelle vesti di parte avversa”. Infine, chiedono se è vero che il titolare di tale studio legale avrebbe accompagnato il governatore nel suo recente colloquio con i pm della Procura di Cagliari nell’ambito dell’inchiesta sull’appalto per la pubblicità istituzionale della Regione e, se sì, in quale veste.



INTERROGAZIONE URGENTE DIANA – LIORI, con richiesta di risposta scritta, sui rapporti esistenti tra la Regione e un noto studio legale cagliaritano


I sottoscritti,

PREMESSO che l’Amministrazione regionale in carica, nonostante sia dotata di un proprio Ufficio legale, è solita farsi rappresentare nei procedimenti giudiziari in cui è coinvolta da consulenti esterni;

CONSIDERATO che tali incarichi di consulenza vengono solitamente affidati a un unico studio legale;

VERIFICATO che il Presidente della Regione attualmente in carica è coinvolto in procedimenti giudiziari di natura personale, alcuni dei quali inerenti atti che potrebbero essere stati da lui assunti nello svolgimento delle proprie funzioni e pertanto ben distinti da quelli relativi a responsabilità dell’Amministrazione regionale stessa;


CHIEDONO DI INTERROGARE

il Presidente della Regione

affinché riferisca

  • Se risponde al vero che nei giorni scorsi l’Amministrazione regionale avrebbe liquidato un acconto sulle parcelle di un noto studio legale cagliaritano, suo consulente, per una somma pari a Euro 1.200.000;

  • Se risponde al vero che lo studio legale di cui sopra, oltre che consulente dell’Amministrazione regionale, sarebbe anche consulente personale del Presidente della Regione attualmente in carica;

  • Se risponde al vero che lo studio legale di cui sopra sarebbe consulente di un’impresa che ha in corso contrasti giudiziari nei confronti dell’Amministrazione regionale e che tale studio sarebbe solito farsi sostituire nei procedimenti relativi ai suddetti contrasti al fine di non apparire nelle vesti di parte avversa all’Amministrazione;

  • Se risponde al vero che, in occasione di un recente colloquio avuto dal Presidente della Regione con la Procura di Cagliari relativamente all’inchiesta in corso sull’appalto per la pubblicità istituzionale della Regione, il titolare dello studio legale di cui sopra avrebbe presenziato al colloquio e in quale veste.

giovedì, dicembre 20, 2007

Maltempo, la Protezione civile regionale non cerchi di sottrarsi alle sue responsabilità

Anziché lanciare attacchi indiscriminati contro tutto e tutti, il dirigente dell’Assessorato regionale all’Ambiente responsabile per la Protezione civile, Antonino Liori, farebbe bene a sottoporre a una severa analisi lo stato di funzionamento del servizio e a spiegare ai sardi perché, in occasione dell’eccezionale ondata di maltempo dei giorni scorsi, la macchina della Protezione civile regionale ha miseramente fallito”: è la replica dei consiglieri regionali di Alleanza Nazionale, Mario Diana e Antonello Liori, alle dichiarazioni del dirigente dell’Assessorato all’Ambiente apparse oggi sulla stampa.

“Vogliamo innanzi tutto ringraziare l’Anas, il volontariato, i Comuni, le Province e quanti altri con il loro impagabile lavoro e nel limite delle loro possibilità materiali hanno consentito il ritorno alla normalità nonostante le gravissime inadempienze mostrate dalla Regione”, proseguono i due consiglieri. “Al dottor Liori, invece, ricordiamo che in casi simili il responsabile regionale per la Protezione civile ha facoltà di chiudere al traffico le arterie in cui la circolazione è resa impossibile dalla neve, così come gli ricordiamo che il Codice della Strada prevede, in caso di neve, che i mezzi pesanti possano circolare solo se muniti di catene. Se il dottor Liori avesse ricordato questi semplici accorgimenti, la gran parte dei disagi si sarebbe potuta attenuare”.

“Per quanto concerne i danni al bestiame, chiediamo invece al dottor Liori, secondo cui sarebbero causati principalmente dall’imprevidenza degli allevatori, se è a conoscenza delle condizioni in cui opera il comparto; se è a conoscenza degli spropositati aumenti che i prezzi dei mangimi hanno subito negli ultimi mesi e dunque se ritiene che gli allevatori si trovassero nella possibilità materiale di mettere da parte delle scorte; se è a conoscenza dell’entità dei finanziamenti regionali e della tempistica con cui vengono erogati”, concludono Diana e Liori. “Se non è a conoscenza di tutto ciò lo invitiamo a informarsi rapidamente presso la Giunta regionale e in particolare il governatore Renato Soru, se possibile prima della fine dell’inverno, dal momento che la Protezione civile non potrà permettersi il lusso di farsi cogliere impreparata per la seconda volta qualora eventi come quelli dei giorni scorsi dovessero ripetersi. Per quanto già improvvidamente dichiarato, invece, lo invitiamo a chiedere immediatamente scusa, a nome della Protezione civile regionale, a coloro i quali sono stati danneggiati, a partire dagli allevatori per concludere con i sardi tutti, a causa delle inefficienze mostrate dalla macchina dei soccorsi”.

martedì, dicembre 18, 2007

Finanziaria, un emendamento per la messa in sicurezza dei siti minerari di Sardara

I consiglieri regionali del centrodestra facenti parte della Terza Commissione si accingono a presentare un emendamento al disegno di legge finanziaria per il 2008 promosso dai consiglieri di Alleanza Nazionale, Antonello Liori e Mario Diana (quest’ultimo vicepresidente della Commissione), affinché sia stanziata la somma di 500 mila euro da destinare alla messa in sicurezza dei siti minerari di Monreale e Perda Lai, nel territorio di Sardara. L’emendamento prevede di destinare ai lavori da realizzare nei due siti una quota dello stanziamento che il comma 23 dell’articolo 7 del disegno di legge affida all’Igea SpA per le opere di bonifica e messa in sicurezza.

“Auspichiamo che il nostro emendamento venga accolto”, spiegano Liori e Diana, “poiché si tratta di una questione di fondamentale importanza per la sicurezza dei cittadini di Sardara e in particolare di coloro i quali lavorano nelle campagne del paese. La presenza di numerosi cunicoli e voragini, legati sia all’attività estrattiva svolta nel passato a Monreale e Perda Lai che alle ricerche effettuate negli anni Ottanta dalla Mineraria Silius, ha già provocato numerosi incidenti a persone e capi di bestiame, con conseguenti danni economici per gli allevatori della zona. Considerato che la Regione non ha ancora ottemperato alle diverse ordinanze emesse dal sindaco di Sardara affinché procedesse alla messa in sicurezza, riteniamo indispensabile che sia il Consiglio regionale a disporre per legge che i lavori vengano effettuati e ad assegnare le risorse necessarie”.

giovedì, dicembre 13, 2007

Finanziaria, no alla trasformazione della Film commission

I rappresentanti del centrodestra in Commissione Bilancio propongono di sopprimere il comma 13 dell’articolo 4 del disegno di legge finanziaria, con cui la Giunta regionale vorrebbe modificare la composizione e le funzioni della Film commission istituita con la legge regionale sul cinema approvata nel settembre del 2006”, dichiara il consigliere regionale di Alleanza Nazionale, Mario Diana, vicepresidente della Terza Commissione.

“Non è un caso che molti registi sardi siano insorti contro la proposta dell’esecutivo”, prosegue Diana, “che non porterà nessun vantaggio al cinema isolano ma che andrà a locupletare i soliti noti. La giunta Soru punta ad affidare la gestione della Film commission a un organismo a scopo di lucro in cui la Regione potrà essere in posizione minoritaria, diversamente dalla legge che prevede espressamente che l’organismo non abbia finalità lucrative e che la Regione sia socia di maggioranza. Evidentemente qualcuno in viale Trento si è accorto che, nella legge approvata dal Consiglio regionale, è stato commesso un ‘errore’: i soggetti per il cui uso e consumo è stata concepita la legge e in particolare l’istituzione della Film commission sono rimasti privi della loro fetta di torta”.

“Ora si cerca di rimediare alla ‘svista’ con una fetta a dir poco abbondante”, conclude il consigliere. “Noi però faremo tutto il possibile affinché ciò non accada: la Film commission dovrà restare uno strumento per favorire lo sviluppo di un’industria cinematografica in Sardegna e la diffusione dell’immagine dell’Isola nel mondo, non l’ennesimo carrozzone per ingrassare con soldi pubblici gli amici del mecenate politico di turno”.

martedì, dicembre 11, 2007

Terme di Fordongianus, la Regione dia subito delle risposte

E’ a dir poco sconcertante che le Terme di Fordongianus debbano chiudere i battenti e che trentacinque lavoratori debbano perdere il posto a causa di una dimenticanza della Regione”, denunciano i consiglieri regionali di Alleanza Nazionale, Mario Diana e Antonello Liori, in seguito alle notizie apparse oggi sulla stampa in merito alla chiusura dell’Hotel Terme di Fordongianus e dell’annesso centro benessere. “Vogliamo sperare che si tratti davvero di una banale svista e non di una decisione assunta con pervicace intenzione, ma in entrambi i casi si confermerebbe lo scarso, o meglio nullo, interesse che la Giunta regionale guidata da Renato Soru nutre per le zone interne della Sardegna”.

“La chiusura dello stabilimento termale sarebbe un disastro per un territorio nel quale le Terme rappresentano l’unica attività economica di una certa importanza”, proseguono Diana e Liori, “senza contare che la struttura è stata realizzata grazie a un ingente investimento da parte della Regione, che sarebbe buttato al vento se le Terme dovessero chiudere definitivamente”.

“Per questo chiediamo alla Giunta di intervenire immediatamente per sanare l’errore commesso nel non prorogare il contratto di gestione”, concludono i due consiglieri, “dando così una prospettiva di sviluppo a un territorio che considera il turismo termale una possibilità per estendere i benefici dell’industria turistica anche alle zone interne oltre a quelle costiere e restituendo la serenità a trentacinque lavoratori per i quali, altrimenti, il prossimo Natale rischia di essere amaro e profondamente ingiusto”.

venerdì, dicembre 07, 2007

Inquinamento da nitrati, solo una proroga al Programma d’azione può salvare le aziende

I consiglieri regionali di Alleanza Nazionale, Mario Diana e Antonello Liori, hanno presentato un’interrogazione urgente agli Assessori regionali all’Ambiente, Ciccitto Morittu, e all’Agricoltura, Franco Foddis, affinché concedano un’ulteriore proroga, oltre quella scaduta lo scorso 13 novembre, del Programma d’azione per la zona vulnerabile da nitrati di Arborea. Solo così le aziende interessate potranno espletare l’iter burocratico relativo ai piani d’azione “senza ulteriori e gravose penalizzazioni”, si legge nell’interrogazione, “salvaguardando l’economia del comparto e i posti di lavoro ad esso collegati”.

I due consiglieri ripercorrono l’iter della definizione della zona vulnerabile, che occupa 55 kmq nel territorio del Comune di Arborea, e del Programma d’azione, approvato definitivamente dalla Giunta regionale nell’aprile del 2006. L’istruttoria per i contributi alle aziende interessate al Programma, finanziati con fondi Por, si è conclusa soltanto a luglio di quest’anno e l’Ersat sta adottando le determinazioni relative agli investimenti aziendali. Inoltre, in molte aziende è prevista la realizzazione di opere di miglioramento fondiario (come la realizzazione di vasche e scarichi) funzionali alla riduzione dell’inquinamento da nitrati; tali opere necessitano delle concessioni edilizie rilasciate ai sensi del Piano paesaggistico regionale, il che sta ulteriormente contribuendo a prolungare i tempi dell’iter burocratico necessario per l’avvio dei piani d’azione. “Alla scadenza del periodo di proroga”, riferisce l’interrogazione, “molte aziende non sono state in grado di uniformarsi alle prescrizioni del Programma d’azione” e la Provincia di Oristano “si trova ora a dover sanzionare le aziende non in regola nonostante la volontà da esse mostrata nell’adempimento delle suddette prescrizioni”. Da qui la richiesta dell’ulteriore proroga, necessaria a evitare che le aziende siano colpite da pesanti sanzioni per colpa delle lungaggini della burocrazia regionale, che porterebbero al tracollo dell’intero comparto.



INTERROGAZIONE URGENTE DIANA – LIORI, con richiesta di risposta scritta, sul Programma d’azione per la zona vulnerabile da nitrati di origine agricola di Arborea


I sottoscritti,


ACCERTATO che

  • Il 12 dicembre 1991, il Consiglio delle Comunità Europee ha adottato la direttiva 91/676/Cee relativa alla protezione delle acque dall’inquinamento provocato dai nitrati provenienti da fonti agricole;

  • La direttiva di cui sopra è stata recepita a livello nazionale nell’art. 19 del D.Lgs. 11 maggio 1999, n. 152, il quale prevede che le Regioni individuino le zone vulnerabili e successivamente definiscano i programmi d’azione ai fini della tutela e del risanamento della acque dall’inquinamento causato dai nitrati di origine agricola;

  • In applicazione della direttiva e del decreto di cui sopra, la Giunta regionale ha designato, con Del. n. 1/12 del 18 gennaio 2005, quale zona vulnerabile da nitrati di origine agricola una porzione del territorio del Comune di Arborea che si estende per circa 55 kmq;

  • La designazione di tale zona vulnerabile è stata ricompresa nel piano di tutela della acque di cui all’art. 44 del D.Lgs. 152/1999, approvato dalla Giunta regionale con Del. n. 47/18 del 5 ottobre 2005;

  • Il Programma d’azione per la zona vulnerabile da nitrati di Arborea è stato definitamente approvato dalla Giunta regionale con Del. n. 14/17 del 4 aprile 2006;


PRESO ATTO che

  • Il 13 novembre 2007 sono scaduti i termini per l’attuazione del Programma d’azione in proroga;

  • A tutt’oggi non risulta che la Regione abbia concesso un’ulteriore proroga, ammessa dalla direttiva europea di cui sopra;


CONSIDERATO che

  • L’Ersat ha terminato l’istruzione delle pratiche relative alla richiesta di contributo, finanziato attraverso la Misura 4.9/A del Por Sardegna 2000/2006, nello scorso mese di luglio, inviandole all’Assessorato competente;

  • E’ attualmente in corso, da parte dell’Ente, l’adozione delle determinazioni oggetto degli investimenti aziendali;

  • L’Ersat sta continuando a fornire la prevista assistenza tecnica per la predisposizione della documentazione necessaria per i piani d’azione;

  • Tutto ciò non ha consentito alle aziende di presentare entro il 13 novembre u.s. la documentazione necessaria per i piani d’azione;


CONSIDERATO ALTRESI’ che

  • Abbanoa S.p.A. sta tuttora ricevendo le domande per l’autorizzazione allo scarico della acque reflue delle aziende agricole e zootecniche;

  • La società ha avuto un finanziamento finalizzato al completamento della rete fognaria pari a Euro 2.000.000, grazie al quale le aziende non necessitano più del collettamento verso il depuratore;

  • Nelle more delle autorizzazioni allo scarico, i reflui conferiti direttamente al depuratore subiranno un notevole aumento, ad oggi non quantificabile in maniera certa;


VALUTATO che

  • La Progemisa e l’Arpas hanno in corso l’elaborazione delle analisi dei suoli e delle acque, propedeutiche alla predisposizione della documentazione a carico delle aziende;

  • Dal 1991, data di entrata in vigore della direttiva europea sui nitrati, al 2006, diverse aziende agrozootecniche ricadenti nel territorio di Arborea hanno avuto approvate e finanziate opere di miglioramento fondiario;

  • Tutte le opere previste necessitano di apposite concessioni edilizie che devono essere singolarmente conformi alle prescrizioni del Piano paesaggistico regionale, il che contribuisce a un allungamento dei tempi necessari per l’ottenimento della necessaria documentazione;


VERIFICATO che

  • Alla scadenza del periodo di proroga, molte aziende non sono state in grado di uniformarsi alle prescrizioni del Programma d’azione;

  • La Provincia di Oristano, dopo avere svolto la funzione istruttoria e di controllo riguardante gli adempimenti tecnico-amministrativi a carico delle aziende, si trova ora a dover sanzionare le aziende non in regola nonostante la volontà da esse mostrata nell’adempimento delle suddette prescrizioni;


CHIEDONO DI INTERROGARE

gli Assessori regionali all’Ambiente e all’Agricoltura

affinché riferiscano

Quali misure la Giunta regionale intende adottare al fine di concedere una congrua e necessaria proroga che consenta alle aziende interessate di espletare l’iter burocratico relativo ai piani d’azione senza ulteriori e gravose penalizzazioni, salvaguardando così l’economia del comparto e i posti di lavoro ad esso collegati.

La Giunta sospenda immediatamente il direttore generale Fulvio Dettori

Alla luce dell’ordinanza depositata ieri dal Tribunale del Lavoro, che conferma le perplessità che da tempo l’opposizione va esprimendo relativamente all’affidamento delle direzioni generali dell’Amministrazione regionale a professionisti esterni, ci aspettiamo che la giunta Soru provveda a sospendere immediatamente dall’incarico il direttore generale della Presidenza della Regione, Fulvio Dettori”, dichiarano i consiglieri regionali di Alleanza Nazionale, Mario Diana e Antonello Liori.

“Non possiamo che accogliere con soddisfazione l’impegno dichiarato dal difensore della Regione a sospendere gli ultimi due direttori generali convenzionati dalla Giunta non rispettando il limite imposto dalla legge al ricorso a professionisti esterni e l’obbligo di informare preventivamente le organizzazioni sindacali, ma suggeriamo al governatore Renato Soru di leggere con molta attenzione l’ordinanza, in particolare nella parte in cui viene citata la grottesca vicenda che ha per protagonista il prof. Dettori”, proseguono i due consiglieri. “E’ bene ricordare cosa fece la Giunta per ottemperare alla precedente ordinanza che ne imponeva la sospensione. Il direttore generale è stato sospeso e rinominato con la medesima delibera, la quale è stata controfirmata dallo stesso Dettori, che di fatto non ha mai lasciato neppure per un minuto le sue funzioni: un atto che va ben oltre l’illegittimità per sconfinare nell’oltraggio alla magistratura”.

“Davanti a un simile comportamento da parte dell’esecutivo, che non ci stancheremo mai di stigmatizzare, e a una nuova ordinanza in cui si ricorda che la precedente non è stata ancora ottemperata – perché non si può certo pensare che la delibera-farsa con cui l’esecutivo sostiene di aver sospeso Dettori ottemperi all’ordinanza del Tribunale – non resta che ribadire ancora una volta la nostra richiesta di sospendere con effetto immediato il direttore generale della Regione dalle sue funzioni”, concludono Diana e Liori. “La permanenza di Dettori in un ruolo che non può legittimamente ricoprire è durata già troppo tempo, è ora che in Regione si ripristini la legalità”.

giovedì, dicembre 06, 2007

Consorzio di Bonifica, stop alle cause di lavoro

I consiglieri regionali di Alleanza Nazionale, Antonello Liori e Mario Diana, hanno presentato un’interrogazione all’Assessore regionale all’Agricoltura, Franco Foddis, per conoscere le ragioni che hanno portato alla proliferazione delle cause intentate presso il Tribunale del Lavoro da parte dei dipendenti del Consorzio di Bonifica della Sardegna Meridionale, che determina un pesante aumento dei costi di gestione a carico dei consorziati. Sono oltre quaranta le cause di lavoro pendenti, relative, si legge nell’interrogazione, a “casi di sottoinquadramento professionale e questioni inerenti rinnovi contrattuali”.

L’alto numero di cause pendenti “comporta ingenti spese legali da parte dell’Ente, in particolare quando esse non si concludono con una conciliazione”, conciliazione che quasi mai, “per espressa volontà del commissario”, il Consorzio accetta. I due consiglieri ricordano che il Consorzio di Bonifica della Sardegna Meridionale è commissariato, insieme ad altri quattro Consorzi sardi, da diversi anni e che i dipendenti dei Consorzi sono soggetti alla normativa prevista per i lavoratori del settore privato, pertanto non possono essere inquadrati nel comparto regionale o del pubblico impiego.

Liori e Diana chiedono dunque a Foddis se è vero che l’Assessorato all’Agricoltura ha rivolto “inviti perentori” al Consorzio affinché “non si procedesse ad alcuna conciliazione nelle cause pendenti, ad alcuna promozione e ad alcun passaggio di livello dei dipendenti”, se ritiene giusto che il Consorzio possa autogovernarsi e dunque decidere autonomamente la propria politica del personale e infine se non ritiene “altamente lesivo per gli interessi dei consorziati il fatto che essi si trovino costretti a sobbarcarsi gli oneri di spese legali derivanti da decisioni assunte da un commissario nominato dall’Amministrazione regionale, senza che i consorziati stessi possano in alcun modo partecipare democraticamente a tali decisioni”.



INTERROGAZIONE LIORI – DIANA, con richiesta di risposta scritta, sulle cause di lavoro intentate dai dipendenti del Consorzio di Bonifica della Sardegna Meridionale


I sottoscritti,

PREMESSO che il R.D.L. 13 febbraio 1933, n. 215, che ha istituito i Consorzi di Bonifica, ha previsto per tali enti l’autonomia gestionale e impositiva, in maniera tale che la gestione diretta delle entrate rivenienti dai contributi versati dai consorziati consenta di soddisfare con rapidità le esigenze di tutela del territorio a carico dei Consorzi stessi;

CONSIDERATO che il Consorzio di Bonifica della Sardegna Meridionale, al pari di altri quattro Consorzi di Bonifica sardi, è commissariato ormai da diversi anni e che tale condizione impedisce un corretto sviluppo dell’Ente;

VISTO che i dipendenti dei Consorzi di Bonifica sono soggetti alla normativa riguardante i lavoratori del settore privato e pertanto non possono essere inquadrati nel comparto regionale o, più in generale, del pubblico impiego;

CONSIDERATO che risultano pendenti oltre quaranta cause intentate dai dipendenti nei confronti del Consorzio di Bonifica della Sardegna Meridionale presso il Tribunale del Lavoro, per casi di sottoinquadramento professionale e questioni inerenti rinnovi contrattuali;

VALUTATO che un così elevato numero di cause pendenti comporta ingenti spese legali da parte dell’Ente, in particolare quando esse non si concludono con una conciliazione;

VERIFICATO che nella stragrande maggioranza dei casi le cause non si sono concluse in sede di conciliazione per espressa volontà del commissario del Consorzio;


CHIEDONO DI INTERROGARE

l’Assessore regionale all’Agricoltura

affinché riferisca

  • Se corrisponde al vero che, nei mesi e negli anni scorsi, sono stati trasmessi al Consorzio di Bonifica della Sardegna Meridionale inviti perentori, da parte dell’Assessorato all’Agricoltura, affinché non si procedesse ad alcuna conciliazione nelle cause pendenti, ad alcuna promozione e ad alcun passaggio di livello dei dipendenti;

  • Se non ritiene doveroso che il Consorzio, vista la sua natura giuridica e lo status contrattuale dei suoi dipendenti, possa autogovernarsi e dotarsi autonomamente di una propria politica del personale;

  • Se non ritiene altamente lesivo per gli interessi dei consorziati il fatto che essi si trovino costretti a sobbarcarsi gli oneri di spese legali derivanti da decisioni assunte da un commissario nominato dall’Amministrazione regionale, senza che i consorziati stessi possano in alcun modo partecipare democraticamente a tali decisioni.

Richiesti gli atti sulle case di cura pagate dalla Regione per prestazioni non accreditate

I consiglieri regionali di Alleanza Nazionale, Antonello Liori e Mario Diana, hanno inviato stamani all’Assessora regionale alla Sanità, Nerina Dirindin, una richiesta di accesso agli atti amministrativi riguardanti l’accreditamento delle case di cura da parte dell’Azienda sanitaria locale n. 8 di Cagliari. I due consiglieri hanno chiesto copia dei decreti di accreditamento provvisori e dei contratti in essere con le case di cura private, con la specificazione di quali di questi siano attualmente operativi. Infine, è stato chiesto se esistono case di cura che erogano prestazioni non accreditate e se tali prestazioni vengono rimborsate dal Servizio sanitario regionale.

“Se dovesse risultare che esistono case di cura pagate dalla Regione per l’erogazione di prestazioni non accreditate”, spiegano Liori e Diana, “ci sarebbero i presupposti per azioni giudiziarie di natura penale e contabile, per violazioni che vanno dall’abuso d’ufficio al danno erariale”.

Costituito il circolo di Alleanza Nazionale di Scano Montiferro

Lo scorso sabato, 24 novembre, alle ore 19, è stato costituito il circolo territoriale di Alleanza Nazionale di Scano Montiferro. Hanno partecipato alla riunione il Presidente della Federazione Provinciale, Mario Diana, e gli iscritti; questi ultimi, quando ancora non si è conclusa la campagna di tesseramento, sono 29. Dopo ampia e approfondita discussione, è stato eletto alla presidenza del circolo il consigliere comunale Salvatore Dettori.

Costituito il circolo di Alleanza Nazionale di Genoni

Lo scorso venerdì, 23 novembre, alle ore 17, è stato costituito il circolo territoriale di Alleanza Nazionale di Genoni. Hanno partecipato alla riunione il Presidente della Federazione Provinciale, Mario Diana, e gli iscritti; questi ultimi, quando ancora non si è conclusa la campagna di tesseramento, sono 25. Nei prossimi giorni saranno eletti gli organismi dirigenti del circolo.