mercoledì, dicembre 18, 2013

Lettera aperta ai consiglieri regionali della Sardegna

Onorevoli colleghi
è ormai un mese che dura la mia detenzione.
Un mese di accuse, un mese di fango, un mese di orrore.
Sì! Orrore. Perché è solo l’orrore che rimane della mia vicenda personale.
L’orrore di vedere la mia vita gettata nel fango. Ma quel che è peggio è l’orrore di vedere la mia famiglia gettata nella identica situazione.
Mia moglie, miei figli e perfino mio nipote di 3 anni la cui unica colpa è quella di portare il mio nome. Condannati da un processo mediatico e sommario che senza alcuna pietà ha distrutto ogni cosa, facendo di me il peggiore dei criminali “privo di scrupoli e di autocontrollo” e di loro i beneficiari di ogni presunta ruberia.
E’ il loro coraggio che mi spinge a lottare. Il coraggio della mia amatissima moglie, il
coraggio dei miei figli e di mie nuore che giorno dopo giorno anche con la zappa in mano svolgono il loro lavoro affrontando gli sguardi, i gesti e le parole di condanna di un’opinione pubblica drogata da bugie e menzogne scritte da una stampa che incurante delle conseguenze, altro non fa che insinuare dubbi e sospetti istigando all’odio e alla maldicenza.
Mi consola il fatto che in tanti hanno portato il loro conforto e la loro pietà; coscienti e convinti che nessun uomo meriti un simile trattamento.
Donne e uomini che nemmeno per un istante hanno creduto a ciò che sta accadendo perché conoscono le nostre abitudini e la nostra onestà.
Le mie preghiere vanno a tutti loro; affinché abbiano la forza di sostenerci nella più difficile delle sfide. L’innocenza.
Ma fra tutte le voci amiche una sola ha taciuto, e il suo silenzio è per me la più grande sconfitta.
Quella voce è la vostra onorevoli colleghi.
E’ la voce di chi giorno dopo giorno ha condiviso l’onore di sedere al Parlamento dei Sardi.
Per giorni ho sperato che la vostra voce si levasse per impedire o attenuare il linciaggio mediatico di cui sono ingiusta vittima. Non una voce, non un commento, non un segno di pietà per me o per la mia famiglia.
Uno solo di voi ha telefonato a mia moglie, e uno solo di voi ha portato la sua solidarietà ai miei figli. Grazie! Vi sarò eternamente grato.
Forse, vedete, il vero problema della politica è tutto qui. Il silenzio.
Un silenzio assordante che ha reso un’intera classe politica estranea alla società e che
l’ha fatta apparire all’opinione pubblica come un parassita. Un virus causa di tutti i mali della nostra terra.
Si è preferito cedere alle lusinghe del populismo per nascondere la propria incapacità.
Si è preferito cedere poteri assoluti all’unto del signore come se questi fosse la soluzione di ogni problema, ma quel che è peggio si è preferito chinare la testa dimenticando che libere e democratiche elezioni ci hanno permesso di sedere al Consiglio dei Sardi.
I cittadini ci hanno eletti con la loro scelta ed è a loro che dovevamo le risposte.
Tacendo si è deciso di lasciare ad altri il destino della Sardegna, e così si è ceduto ai demagoghi e ai populisti, ai ruffiani e ai fabbricatori di menzogne.
Siamo diventati il nemico degli elettori e non più la loro espressione.
Ahimè!
Si è lasciato ad altri il vero potere di decidere e di guidare gli umori e le coscienze dei
cittadini.
Ripenso spesso alla carriera politica che ho vissuto. Ai seicentoottanta voti che presi la prima volta che divenni consigliere comunale di Oristano.
A quando divenni presidente della Provincia.
Alla prima volta che sedetti nei banchi del Consiglio Regionale.
Fu tutto possibile perché ci fu chi credette in me e nelle idee e nei buoni propositi che
rappresentavo. Non immagino onore più grande che vedere riposta in se stessi la fiducia altrui. Sono certo di averli ricambiati.
Tante cose sono cambiate in tutti questi anni ma una cosa è rimasta uguale, la voglia di rappresentare gli elettori, di fare battaglie politiche anche impopolari convinto come sono sempre stato della forza delle idee.
Questa sarebbe dovuta essere la mia ultima legislatura. Del resto io sono stanco e gli anni non fanno dei sapienti, fanno solo dei vecchi. (le ultime notizie sul candidato presidente mi inducono a pensare che i sardi hanno ancora bisogno di me)!! forse.
Mi ero ripromesso di non passare gli ultimi cinque anni a scaldare la poltrona, ma mantenere viva quell’illusione che mi guidava quando ero un novello consigliere comunale.
Quella convinzione che il primato spetti sempre ad un’assemblea degli eletti, che solo
il confronto parlamentare, per quanto aspro possa essere, è alla base delle riforme e del progresso.
Una cosa evidentemente ho sbagliato, pensare che altri fra voi la pensassero allo stesso modo.

Sì onorevoli colleghi.
Avrei potuto stare zitto e barattare politicamente il mio silenzio. Ma non l’ho fatto. E oggi, in questa cella non mi pento di nulla.
Non mi pento di aver tolto la mia fiducia al presidente Cappellacci, non mi pento di aver contribuito a cancellare la doppia preferenza di genere. Non mi pento di aver chiesto il voto segreto. Non mi pento di essere andato spesso contro corrente.
Ho svolto il mio incarico con dignità e rispetto, lottando per ciò in cui credevo, dicendo sempre ciò che pensavo.
E invece, non una parola, non un commento, il solo silenzio degli ignavi e le parole di alcuni infami.
Ebbene sappiate che combatterò questa battaglia giudiziaria così come ho sempre combattuto in Aula. Non mi tirerò indietro, cosciente che sono qui per colpe che non ho commesso ma che soprattutto sono qui per ognuno di voi, e per ognuno di quelli che vi hanno preceduto.
Sono un uomo delle istituzioni e come tale mi comporterò. Lo devo alla mia famiglia, lo devo a tutti quelli che hanno creduto in me, ma soprattutto lo devo a me stesso.
Perciò accetto il vostro silenzio, e in silenzio accetto la gogna a cui vengo sistematicamente sottoposto. Accetto questa detenzione e le sue conseguenze,
cosciente che la verità trionferà.

martedì, ottobre 08, 2013

Leggina per abolizione Province non è impugnabile, da Governo preoccupante dilettantismo

“Le dichiarazioni del sottosegretario Ferrazza, secondo cui il Governo sarebbe in procinto di impugnare la ‘leggina’ per l’abolizione delle Province approvata dal Consiglio regionale, dimostrano con quale livello di dilettantismo l’Esecutivo nazionale affronta le questioni che riguardano la Sardegna”, dichiara il capogruppo di Sardegna E’ Già Domani in Consiglio regionale, Mario Diana, commentando quanto affermato oggi dal Sottosegretario agli Affari Regionali, Walter Ferrazza, in visita a Cagliari.
“Quella approvata dal Consiglio, infatti, non è una legge, bensì una proposta di legge che la Regione Sardegna ha presentato al Parlamento affinché sia modificato lo Statuto Speciale sardo, che è legge costituzionale della Repubblica Italiana e che, pertanto, solo il Parlamento può modificare”, sottolinea Diana. “La cosiddetta ‘leggina’ non può essere impugnata semplicemente perché non esiste ancora e non esisterà finché non avrà superato il lungo e complesso iter parlamentare previsto per le leggi costituzionali”.
“Le parole del sottosegretario Ferrazza, pertanto, lasciano il tempo che trovano”, conclude il capogruppo, “ma costituiscono comunque un segnale preoccupante, perché dimostrano ancora una volta che le sorti dell’Isola, non solo a Cagliari ma anche a Roma, sono riposte in pessime mani”.

giovedì, settembre 26, 2013

Stupore e sconcerto per la revoca del sen. Massidda dall’Autorità Portuale di Cagliari

“Desta stupore e sconcerto l’incomprensibile decisione del Consiglio di Stato che ha revocato la nomina del sen. Piergiorgio Massidda alla presidenza dell’Autorità Portuale di Cagliari”, dichiara il capogruppo di Sardegna E’ Già Domani, Mario Diana.
“Non si riesce, infatti, a capire”, sottolinea Diana, “come si possa decidere di destituire un presidente in carica da oltre due anni, che ha promosso e sta promuovendo iniziative di grande importanza per lo sviluppo economico della città di Cagliari e dell’intera Sardegna e non certo combinando i disastri che ci si aspetterebbe da una persona priva dei requisiti minimi necessari per ricoprire la carica: che abbia ciò che serve per essere un ottimo presidente dell’Autorità Portuale, il sen. Massidda lo sta dimostrando ogni giorno sul campo”.
“Desta inoltre particolare amarezza”, aggiunge il capogruppo, “riscontrare che a presentare il ricorso e a portarlo avanti fino all’ultimo grado di giudizio sono stati soggetti vicini all’Amministrazione regionale in carica, come dire che ci si sta dando la zappa sui piedi da soli”.
“Infine, trovo doveroso”, conclude Diana, “esprimere al sen. Massidda la più profonda solidarietà umana e politica per quanto sta accadendo, che non rende giustizia al suo lavoro e alla sua professionalità”.

mercoledì, settembre 25, 2013

Emendamento election day, nessun favore alla maggioranza

“Nessuno si sogni di poter affibbiare responsabilità o attribuirsi meriti per l’emendamento sull’election day approvato ieri dall’Aula”, dichiara il capogruppo di Sardegna E’ Già Domani in Consiglio regionale, Mario Diana, con riferimento alla modifica apportata alla legge per l’abolizione delle Province di Cagliari, Sassari e Nuoro, che consentirà l’accorpamento delle prossime elezioni regionali con le europee o le eventuali politiche anticipate.
“Quello approvato ieri non è un emendamento della maggioranza o a favore della maggioranza”, sottolinea Diana. “L’unico firmatario, vale a dire il sottoscritto, è un esponente dell’opposizione, il quale lo ha presentato con il solo scopo di consentire di unificare le regionali del prossimo anno con la tornata elettorale più vicina, così come il Governo sta cercando di fare per le altre elezioni regionali che si terranno nel 2014”.
“Le intenzioni di chi ha presentato l’emendamento, dunque, non sono certo quelle di prolungare artificiosamente una legislatura politicamente conclusa il giorno stesso in cui il presidente Cappellacci si è insediato a Villa Devoto”, conclude il capogruppo, “ma unicamente quelle di risparmiare almeno 10 milioni di euro di soldi pubblici”.

venerdì, settembre 13, 2013

Regionali 2014, dopo ricandidatura Cappellacci aspettiamo di conoscere il candidato del Pdl

Apprendiamo dalle sue dichiarazioni riportate sui quotidiani di oggi che Ugo Cappellacci intende presentarsi alle elezioni regionali del prossimo anno come candidato alla Presidenza della Regione”, dichiara il capogruppo di Sardegna E’ Già Domani in Consiglio regionale, Mario Diana. “Qualora non fosse possibile il ricorso alle elezioni primarie, sul quale non esistono ancora deliberazioni ufficiali da parte dei vertici del Popolo della Libertà, restiamo in attesa che gli organi dirigenti regionali e nazionali si riuniscano per decidere chi sarà, invece, il candidato presidente espressione del Partito”.

mercoledì, settembre 11, 2013

Agenzia Agris, in arrivo nuove competenze e assunzioni “elettorali”?

Revocare la delibera, adottata l’8 agosto scorso, con cui la Giunta regionale ha deciso di trasferire dall’Agenzia Laore all’Agenzia Agris le funzioni di autorità di controllo per le produzioni Dop e Igp: lo chiede il capogruppo di Sardegna E’ Già Domani in Consiglio regionale, Mario Diana, in un’interpellanza rivolta all’Assessore regionale all’Agricoltura, Oscar Cherchi, paventando la possibilità di nuove assunzioni “nel periodo coincidente con la campagna elettorale per le elezioni regionali del prossimo anno”.
Il riferimento è alla produzione Igp Agnello di Sardegna e alle Dop Fiore Sardo, Carciofo spinoso di Sardegna e Zafferano di Sardegna, la cui autorità di controllo è Laore, mentre per l’olio Dop Sardegna i controlli sono in capo ad Agris, che si avvale comunque degli ispettori di Laore. Nel periodo 2010-2012, impiegando appena trenta dipendenti, il Servizio Autorità di Controllo di Laore è passato da 457 a 1.275 verifiche all’anno su un totale di produttori iscritti ai vari registri che è cresciuto da 3.406 a 3.772, “dimostrando”, come si legge nell’interpellanza, “un livello di efficienza in costante crescita”. L’8 agosto, nonostante, appena quattro mesi prima, la Giunta regionale abbia confermato l’incarico di autorità di controllo in capo a Laore per il triennio 2013-2015, la decisione di trasferire le competenze ad Agris, comprese quelle relative al neonato marchio di qualità per i prodotti agroalimentari sardi, adottato un anno fa dall’esecutivo e non ancora utilizzato.
“Lo spostamento delle funzioni di controllo” sottolinea Diana, “appare irrazionale dal punto di vista organizzativo e funzionale e quindi antieconomico per l’Amministrazione regionale, ed inoltre espone gli operatori al rischio di danni economici ingenti derivanti dalla probabile grave difficoltà in cui si troverà l’amministrazione subentrante nel garantire la gestione delle informazioni necessarie alla liquidazione delle provvidenze comunitarie connesse alle produzioni certificate”. A ciò va aggiunto che “l’Agenzia Agris, a differenza dell’Agenzia Laore, non dispone di una struttura territoriale al cui interno distribuire i tecnici valutatori affinché le verifiche possano essere effettuate nel modo più tempestivo ed economico”. Inoltre, non è previsto alcun trasferimento di personale da Laore ad Agris.
Diana chiede pertanto all’assessore Cherchi perché la Giunta ha deciso di assegnare ad Agris le funzioni di verifica, se si prevedono nuove assunzioni “al fine di poter svolgere le funzioni ispettive attualmente svolte dall’Agenzia Laore”, come sarà impiegato il personale inquadrato nel Servizio Autorità di Controllo quando Laore sarà sollevata dalle attuali funzioni e per quali ragioni, “prima di riformare in maniera così radicale le competenze delle due Agenzie”, non sono state coinvolte né la Commissione Agricoltura del Consiglio regionale, né le organizzazioni sindacali. Infine, il capogruppo di Sègd chiede che la Giunta revochi la delibera che indica Agris quale nuova autorità di controllo.



INTERPELLANZA DIANA Mario sull’autorità pubblica di controllo sulle produzioni a denominazione e indicazione di origine protetta e a marchio di qualità regionale


Il sottoscritto,

PREMESSO che la Giunta regionale, con Dell. n. 51/19 del 24 settembre 2008 e n. 17/34 del 27 aprile 2010, ha indicato quale autorità pubblica di controllo sulle produzioni a denominazione e indicazione di origine protetta l’Agenzia Laore Sardegna che, attualmente, svolge l’attività di controllo per le seguenti produzioni: Agnello di Sardegna Igp, Fiore Sardo Dop, Carciofo spinoso di Sardegna Dop e Zafferano di Sardegna Dop, mentre l’Agenzia Agris Sardegna effettua i controlli per l’olio Dop Sardegna in quanto competenza rientrante tra quelle degli enti strumentali agricoli soppressi ai sensi dell’art. 30, comma 1, della L.R. 21 aprile 2005, n. 7, e in essa confluiti;

SOTTOLINEATO che, per i controlli per l’olio Dop Sardegna, l’Agenzia Agris si avvale degli ispettori dell’Agenzia Laore;

CONSIDERATO che, dal 2010 al 2012, il numero delle verifiche ispettive per anno è salito da 457 a 1275, mentre gli operatori soggetti a verifica sono aumentati da 3406 a 3772, dimostrando un livello di efficienza delle strutture dell’Agenzia Laore preposte all’attività di valutazione in costante crescita, a fronte di un impiego di appena 30 dipendenti;

VERIFICATO che, con Del. n. 34/18 del 7 agosto 2012, la Giunta regionale ha disposto l’adozione di un marchio di qualità per i prodotti agroalimentari garantito dalla Regione e che, con Del. n. 6/3 del 31 gennaio 2013, è stato approvato l’iter procedurale ed è stato individuato il segno distintivo del sistema di qualità;

PRESO ATTO che, con Del. n. 33/54 dell’8 agosto 2013, la Giunta regionale ha designato, a partire dal 1 gennaio p.v., l’Agenzia Agris quale autorità pubblica di controllo sulle produzioni a denominazione e indicazione di origine protetta e a marchio di qualità regionale;

RAMMENTATO che, con Del. n. 18/37 del 23 aprile 2013, quindi appena quattro mesi prima che venisse deciso il trasferimento delle competenze in capo all’Agenzia Agris, la Giunta regionale ha adottato l’atto di indirizzo strategico triennale per le due agenzie, confermando in capo all’Agenzia Laore le funzioni di autorità di controllo anche per il triennio 2013-2015;

VALUTATO che lo spostamento delle funzioni di controllo appare irrazionale dal punto di vista organizzativo e funzionale e quindi antieconomico per l’Amministrazione regionale, ed inoltre espone gli operatori al rischio di danni economici ingenti derivanti dalla probabile grave difficoltà in cui si troverà l’amministrazione subentrante nel garantire la gestione delle informazioni necessarie alla liquidazione delle provvidenze comunitarie connesse alle produzioni certificate; a ciò va aggiunto che l’Agenzia Agris, a differenza dell’Agenzia Laore, non dispone di una struttura territoriale al cui interno distribuire i tecnici valutatori affinché le verifiche possano essere effettuate nel modo più tempestivo ed economico;

EVIDENZIATO che, nella Del. n. 33/54 del 2013, non si prevede alcun trasferimento di personale dall’Agenzia Laore all’Agenzia Agris;


CHIEDE DI INTERPELLARE
l’Assessore regionale all’Agricoltura
affinché riferisca

  • Per quali ragioni, nonostante gli ottimi risultati fatti registrare dall’Agenzia Laore nell’espletamento delle funzioni di autorità di controllo, la Giunta regionale ha deciso di trasferire tali competenze all’Agenzia Agris, ritenendo l’interpellante non esaurienti quelle indicate nella premessa della Del. n. 33/54 del 2013;
  • Se si prevedono nuove assunzioni di personale da parte dell’Agenzia Agris, al fine di poter svolgere le funzioni ispettive attualmente svolte dall’Agenzia Laore, nel periodo coincidente con la campagna elettorale per le elezioni regionali del prossimo anno;
  • Come si prevede di impiegare il personale dell’Agenzia Laore attualmente inquadrato nel Servizio Autorità di Controllo a partire dal 1 gennaio p.v.;
  • Per quali ragioni, prima di riformare in maniera così radicale le competenze delle due Agenzie, non si è ritenuto di coinvolgere né la Commissione Agricoltura del Consiglio regionale, né le organizzazioni sindacali;
  • Quali misure la Giunta regionale intende adottare al fine di revocare la Del. n. 33/54 del 2013.

mercoledì, agosto 28, 2013

Sardegna Endurance Lifestyle, bloccare promozione in inglese piena di strafalcioni

Bloccare immediatamente la promozione dell’evento ippico Sardegna Endurance Lifestyle 2013, scritta in un inglese così scadente da arrecare un “gravissimo danno” all’immagine turistica della Sardegna: lo chiede il capogruppo di Sardegna E’ Già Domani in Consiglio regionale, Mario Diana, in un’interrogazione urgente rivolta all’Assessore regionale al Turismo, Luigi Crisponi.
Diana fa riferimento alla “pubblicazione cartacea a colori di gran pregio e di ampio formato” e al sito Internet, entrambi in una doppia versione in italiano e in inglese, realizzati dalla Sistemaeventi.it di Perugia per promuovere la manifestazione che si terrà ad Arborea tra il 30 agosto e il 1 settembre. “Nella pubblicazione cartacea”, denuncia il capogruppo, “si nota con facilità il pessimo livello della versione inglese, scritta in una lingua a dir poco sgrammaticata”. Seguono esempi di “strafalcioni” quali “Men and horses make unique a land” (anziché “Men and horses make a land unique”), “One, ten, an hundred Sardinias” (invece che “One, ten, a hundred Sardinias”), “Record after record” (al posto di “Record by record”).
“Non è da meno il sito Internet”, prosegue Diana, che riporta testualmente un brano riguardante il territorio di Arborea, “talmente mal scritto da rendere incomprensibili persino le intenzioni dell’estensore”. Inoltre, “il logo della manifestazione, realizzato dalla stessa Sistemaeventi.it, è del tutto identico a quello realizzato dalla stessa azienda per l’evento Marche Endurance Lifestyle 2013, che si è tenuto ad Ancona tra il 13 e il 16 giugno, eccezion fatta per i colori della criniera del cavallo ritratto”.
Il capogruppo chiede all’assessore Crisponi di riferire “a quanto ammonta la somma stanziata dalla Regione per finanziare l’evento ed in particolare quale parte di tale somma è stata stanziata per finanziare le iniziative promozionali realizzate dalla Sistemaeventi.it”, “chi ha deciso, attraverso quali procedure e con quali motivazioni di affidare la promozione della manifestazione in oggetto all’azienda di Perugia” e “se ritiene che i testi in lingua inglese prodotti dall’azienda siano di qualità accettabile”. Inoltre, Diana chiede alla Giunta regionale di “ritirare dal mercato il materiale promozionale e revocare l’affidamento dei lavori alla Sistemaeventi.it, rivalendosi su di essa sia per la pessima qualità del lavoro realizzato che per il gravissimo danno arrecato all’immagine turistica della Sardegna”.



INTERROGAZIONE URGENTE DIANA Mario, con richiesta di risposta scritta, sulla realizzazione di una pubblicazione cartacea promozionale e di un sito Internet relativi all’evento Sardegna Endurance Lifestyle 2013


Il sottoscritto,

PREMESSO che la Regione Sardegna ha contribuito al finanziamento dell’evento ippico Sardegna Endurance Lifestyle 2013, che si terrà ad Arborea tra il 30 agosto e il 1 settembre pp.vv., e della relativa campagna promozionale;

CONSIDERATO che, nell’ambito delle iniziative promozionali per la manifestazione di cui sopra, affidate alla società Sistemaeventi.it di Perugia, sono stati realizzati una pubblicazione cartacea a colori di gran pregio e di ampio formato, di ben 66 pagine, e un sito Internet, e che entrambe le iniziative sono state realizzate in una doppia versione nelle lingue italiana e inglese;

VERIFICATO che, nella pubblicazione cartacea, si nota con facilità il pessimo livello della versione inglese, scritta in una lingua a dir poco sgrammaticata; volendo limitare l’esame ai titoli delle varie sezioni, si segnalano strafalcioni quali “Men and horses make unique a land” (anziché “Men and horses make a land unique”), “One, ten, an hundred Sardinias” (anziché “One, ten, a hundred Sardinias”), “Dubai capital of endurance” (anziché “Dubai, the capital of endurance”), “Challenges of the future passes through Dubai” (anziché “Challenges of the future pass through Dubai”), “Record after record” (anziché “Record by record”);

VALUTATO che non è da meno il sito Internet, dal quale si segnala, a mero titolo esemplificativo, il seguente testo, riguardante il territorio di Arborea e talmente mal scritto da rendere incomprensibili persino le intenzioni dell’estensore: “Arborea and the surrounding area is one of the most fascinating territory of the central-western Sardinia, both as regards its history, both with regard to the landscape features and demographics. The area was once extremely marshy, was the subject of a modern sanitation system to start from 1919. Since then, large reclamation and structure have occurred over the years so as to make it today surrounded by numerous and profitable farms in style ‘Po Valley’, as well as beautiful ponds populated by the famous pink flamingos and lush vegetation made ​​mostly eucalyptus, poplar and pine forests of the largest and longest in Europe. Characterized by warm weather, the whole area is considered and known as a haven florida and charming, a smooth and beautiful village with all the orographic characteristics suitable Endurance Equestrian”;

PRESO ATTO che il logo della manifestazione, realizzato dalla stessa Sistemaeventi.it, è del tutto identico a quello realizzato dalla stessa azienda per l’evento Marche Endurance Lifestyle 2013, che si è tenuto ad Ancona tra il 13 e il 16 giugno uu.ss., eccezion fatta per i colori della criniera del cavallo ritratto;


CHIEDE DI INTERROGARE
l’Assessore regionale al Turismo
affinché riferisca

  • A quanto ammonta la somma stanziata dalla Regione per finanziare l’evento Sardegna Endurance Lifestyle 2013 ed in particolare quale parte di tale somma è stata stanziata per finanziare le iniziative promozionali realizzate dalla Sistemaeventi.it;
  • Chi ha deciso, attraverso quali procedure e con quali motivazioni di affidare la promozione della manifestazione in oggetto all’azienda di Perugia;
  • Se ritiene che i testi in lingua inglese prodotti dall’azienda siano di qualità accettabile;
  • Quali misure la Giunta regionale intende adottare al fine di ritirare dal mercato il materiale promozionale di cui alla premessa e di revocare l’affidamento dei lavori alla Sistemaeventi.it, rivalendosi su di essa sia per la pessima qualità del lavoro realizzato che per il gravissimo danno arrecato all’immagine turistica della Sardegna.

martedì, agosto 27, 2013

Fine legislatura, Cappellacci vuole rimediare in sei mesi quello che non ha fatto fino ad oggi


“Revisione del piano paesaggistico, continuità territoriale aerea e marittima, zona franca, rilancio dell’economia attraverso l’attrazione di investitori stranieri: se sono questi gli obiettivi del patto di fine legislatura che il presidente Cappellacci intende proporre agli alleati della sua maggioranza, allora forse farebbe meglio a rassegnare le dimissioni, dal momento che riconosce egli stesso di non aver concluso nulla nei primi quattro anni e mezzo di mandato e che adesso vorrebbe rimediare in sei mesi a tutto quello che non è riuscito a fare fino ad oggi”, dichiara il capogruppo di Sardegna E’ Già Domani, Mario Diana, commentando l’intervista rilasciata oggi dal Presidente della Regione, Ugo Cappellacci, ai microfoni di Videolina.
“Le parole dei Presidente delineano la chiara ammissione di un fallimento senza precedenti nella storia dell’Autonomia”, prosegue Diana. “Il suo (e mio) partito e l’intero centrodestra farebbero bene a prenderne atto sin da ora e a non lasciarsi trascinare verso la sconfitta alle prossime regionali da un leader che ha ampiamente dimostrato di non essere in grado né di governare la Regione, né tantomeno di tenere unita la coalizione che lo sostiene. E dispiace prendere atto della scarsa, o sarebbe meglio dire assente, determinazione con cui i vertici regionali del Popolo della Libertà hanno sostenuto la proposta delle primarie per la scelta del candidato della coalizione alle elezioni del prossimo anno, perché sarebbero state un’occasione unica per individuare un candidato realmente condiviso e capace non solo di vincere le regionali ma anche di governare la Sardegna”.
“Io sono convinto che ancora non sia detta l’ultima parola e che, se davvero nel centrodestra c’è una volontà comune di ricorrere alle primarie, nessuno possa impedirci di organizzarle”, conclude il capogruppo. “In caso contrario, è necessario che non si perda altro tempo e che si apra un serio dibattito per la scelta di un candidato che sia in grado di unire la coalizione e di guidarla alla vittoria, a cominciare dallo stesso Pdl, visto che negli organismi direttivi regionali non è in corso alcuna discussione del genere e che non è certo la candidatura di Cappellacci quella che può essere condivisa da tutto il partito”.

martedì, agosto 06, 2013

Primarie centrodestra, i vertici regionali Pdl convochino gli alleati per decidere le regole


“Preso atto che ormai anche il presidente Cappellacci sembra essersi finalmente deciso a mettere in gioco la sua ricandidatura attraverso le elezioni primarie, è il caso che i massimi vertici regionali del suo e del mio partito, il Popolo della Libertà, colgano la palla al balzo – magari prima che il governatore uscente cambi idea – e convochino i vertici delle forze politiche alleate nella coalizione di centrodestra per decidere quando e come si dovranno svolgere le primarie”, dichiara il capogruppo di Sardegna E’ Già Domani, Mario Diana.
“E’ legittimo che l’aspirante candidato Cappellacci incontri i rappresentanti delle altre forze politiche per costruire la sua base di consenso in vista del confronto interno alla coalizione”, prosegue Diana, “ma non si può certo pensare che le primarie si possano svolgere se non c’è nessuno che decida la data, le modalità e le regole della consultazione. Questo qualcuno dovrà ovviamente essere al di sopra delle parti e assicurare una competizione il più possibile aperta, alla quale possano accedere in condizioni di parità tutti gli iscritti dei partiti che compongono la coalizione e tutti coloro i quali si riconoscono nel progetto politico comune”.
“Le primarie sono un’occasione unica per rilanciare la coalizione individuando un candidato alternativo a Cappellacci da presentare alle regionali del prossimo anno”, conclude il capogruppo. “L’impresa non dovrebbe essere affatto difficile, ma ora è necessario che i vertici del Pdl diano qualche segno di vita, perché non si può certo pensare che uno qualsiasi degli aspiranti candidati possa organizzarsi da sé le sue primarie, dettando le regole e magari pretendendo anche di scegliersi gli avversari. Anche perché, se ciò avvenisse, qualsiasi altro aspirante candidato potrebbe sentirsi autorizzato a fare altrettanto”.

sabato, agosto 03, 2013

E.On. sbaglia investimenti e viene ripagata con i soldi dei contribuenti


“E’ sufficiente leggere l’articolo di Stefano Agnoli sul Corriere della Sera di oggi per capire quali sono i rapporti tra la multinazionale tedesca E.On. e il Governo italiano: sarà infatti di circa 60 milioni di euro all’anno per dieci anni il riconoscimento del ‘fattore di garanzia’ per la multinazionale tedesca in qualità di comproprietaria del rigassificatore di Livorno, opera fallimentare definita infrastruttura essenziale dal Ministero per lo Sviluppo Economico”, dichiara il capogruppo di Sardegna E’ Già Domani in Consiglio regionale, Mario Diana, intervenendo ancora una volta sulla vertenza Fiume Santo.
“Si tratta di risorse che vanno a gravare sulla bolletta energetica dei contribuenti italiani, niente di più di quanto la stessa multinazionale ottiene in Sardegna nel settore elettrico, con il sostegno di Terna e con il silenzio tombale del presidente Cappellacci”, sottolinea Diana. “Gli innumerevoli casi di inquinamento a Fiume Santo – 26 solo negli ultimi anni – non possono non prevedere un immediato e drastico intervento nei confronti dell’azienda tedesca e un’imposizione del governo affinché la stessa E.On. liberi il campo o dia immediato avvio alla costruzione del nuovo gruppo a carbone, con la contestuale dismissione dei vecchi gruppi ad olio combustibile e la bonifica del sito”.

Legge elettorale, difendere norma su incandidabilità del Presidente dimissionario


“La norma che prevede l’incandidabilità al successivo turno elettorale per il Presidente della Regione che, dimettendosi, provoca lo scioglimento del Consiglio ha lo scopo di tutelare la democrazia e di ristabilire l’equilibrio tra potere legislativo ed esecutivo, oggi sbilanciato a favore di quest’ultimo”, dichiara il capogruppo di Sardegna E’ Già Domani in Consiglio regionale, Mario Diana, commentando la decisione del Governo di impugnare per un presunto vizio di costituzionalità la legge statutaria elettorale recentemente approvata dall’Assemblea. “Pertanto, auspico che venga difesa davanti alla Corte Costituzionale e possa, in futuro, essere adottata anche dalle altre Regioni italiane”.
“Al contrario di quanto va dicendo il presidente Cappellacci, la norma è stata studiata appositamente per evitare i ‘muretti a secco’, rendendo le conseguenze di una prova di forza tra Giunta e Consiglio altrettanto pesanti per entrambe le parti, come è giusto che sia”, spiega Diana. “Del resto, il Presidente, ignorante di quanto è accaduto nella passata legislatura, quando non sedeva tra i banchi del Consiglio regionale, non sa che un episodio del genere si è già verificato e potrebbe facilmente verificarsi di nuovo in futuro se non si intervenisse con una norma come quella impugnata. Viceversa, non mi aspetto affatto che una simile eventualità possa capitare nella legislatura in corso”.
“Affinché il governatore e la sua maggioranza arrivino allo scontro su una proposta all’esame dell’Aula, infatti, è necessario che entrambe le parti siano disposte a lavorare per realizzare qualcosa di concreto e non siano impegnate soltanto a spartirsi il potere e le poltrone, vale a dire l’esatto contrario di quanto sta accadendo in questa legislatura”, conclude il capogruppo. “Se così non fosse, non mi sarei visto costretto a candidarmi a rappresentare il mio partito, il Popolo della Libertà, alle primarie per la scelta del candidato Presidente del centrodestra alle regionali del prossimo anno”.

giovedì, agosto 01, 2013

Primarie centrodestra, Diana annuncia la sua candidatura


“Dal momento che sembra emergere, all’interno della coalizione di centrodestra, un orientamento diffuso in favore dello svolgimento delle primarie in vista delle elezioni regionali del prossimo anno, annuncio sin da ora la mia candidatura”, dichiara il capogruppo di Sardegna E’ Già Domani in Consiglio regionale, Mario Diana.
“Accolgo molto positivamente questa novità: finalmente in tutti i partiti del centrodestra ci si è resi conto di quanto vado dicendo da almeno due mesi, cioè che non si può pensare di vincere le elezioni con un candidato presidente autoimposto”, spiega Diana. “La mia scelta di correre per le primarie, che siano di coalizione o limitate al solo Popolo della Libertà, è il naturale compimento del percorso politico intrapreso con la fondazione del gruppo Sardegna E’ Già Domani. E’ evidente l’incapacità a governare la Sardegna mostrata in oltre quattro anni dal presidente Cappellacci; per questo, sono convinto che una sua eventuale ricandidatura porterebbe il centrodestra alla sconfitta. Da tempo ho scelto di non nascondermi in un’appartenenza di comodo alla maggioranza che governa la Regione e di passare all’opposizione, perché sono convinto che, nella gravissima situazione di crisi in cui versa la Sardegna, Cappellacci non rappresenti una soluzione ma un ulteriore problema”.
“Con le primarie”, conclude il capogruppo, “anche gli elettori del centrodestra potranno dire la loro su questo punto e sono certo che il risultato della consultazione rappresenterà un’amara sorpresa per alcuni. Io, dal canto mio, ho intenzione di fare tutto il possibile per rilanciare un partito e una coalizione che possono vincere le elezioni contro un centrosinistra allo sbando e privo di candidati credibili, a patto che si liberino di chi, nel corso di questa legislatura, unendo l’insipienza all’arroganza ha frantumato il centrodestra e portato l’Isola al tracollo”.

mercoledì, luglio 31, 2013

Province, anziché sparare a zero, Cossa si dimetta da vicepresidente del Consiglio


“Anche quest’anno, i Riformatori, ed in particolare l’on. Cossa, arrivati alle soglie del mese di agosto, si mettono in luce per la loro abilità nei classici giochi da spiaggia. Quello che a loro riesce meglio è sempre lo stesso: sparare ad alzo zero su tutto e tutti per coprire le responsabilità loro e dei loro alleati, cioè quelli che finora non sono riusciti a mettersi d’accordo per portare in Aula la legge per la riforma delle autonomie locali”, dichiara il capogruppo di Sardegna E’ Già Domani in Consiglio regionale, Mario Diana, replicando al comunicato stampa del vicepresidente dell’Assemblea, il riformatore Michele Cossa.
“Le parole dell’on. Cossa sono un insulto per le istituzioni e devono essere immediatamente ritirate”, attacca Diana. “Se quella che lui chiama ‘rottamazione delle Province’ non è ancora andata in porto, la colpa è solo ed esclusivamente della maggioranza di cui il suo partito fa parte. In via Roma non è in corso alcun complotto per andare in ferie, stiamo semplicemente aspettando che la coalizione che sostiene la giunta Cappellacci abbia finito di fare i suoi comodi e si decida a portare in discussione la proposta di riforma. E’ evidente che i problemi sono di natura politica e l’uscita ad effetto del vicepresidente ne è la prova: la maggioranza la sta tirando per le lunghe perché non riesce a trovare un accordo al suo interno”.
“Invece di lanciare messaggi criptici, di sparare nel mucchio per non fare troppo danno a qualcuno in particolare, l’on. Cossa sia coerente: abbandoni la vicepresidenza di questo vituperato Consiglio e facciano altrettanto i Riformatori con i loro posti di potere e sottopotere”, conclude il capogruppo. “Facciano, una volta tanto, qualcosa di serio: si sfilino da una maggioranza che fa di tutto per inventarsi il modo per ignorare le loro istanze, rinuncino alle comode poltrone e si battano veramente per le proposte che vogliono portare avanti. E’ troppo facile protestare a gran voce la propria innocenza agli occhi degli elettori quando si sceglie quotidianamente di essere corresponsabili di chi vuole lasciare le cose come stanno, con dei commissari-feudatari che si vuole tenere in carica fino alle regionali del prossimo anno affinché curino, con poteri assoluti e sperperando i soldi rimasti nelle casse delle Province, gli interessi di chi li ha nominati”.

lunedì, luglio 29, 2013

Fiume Santo, no a proroga centrale E.On.

“La proroga di 700 ore del funzionamento dei gruppi 1 e 2 ad olio combustibile della centrale E.On. di Fiume Santo, concessa oggi dal Prefetto di Sassari, è uno schiaffo al territorio e alle centinaia di lavoratori della centrale che rischiano di restare disoccupati a causa degli esuberi decisi dalla multinazionale tedesca, e deve essere immediatamente revocata”, dichiara il capogruppo di Sardegna E’ Già Domani in Consiglio regionale, Mario Diana.
“I gruppi 1 e 2 sono obsoleti, inquinanti, estremamente pericolosi per la popolazione e per l’ambiente, e dovevano essere chiusi anni fa”, sottolinea Diana. “Peraltro, in presenza di tutte le necessarie autorizzazioni per la realizzazione di un nuovo gruppo a carbone, non sussiste alcuna ragione per cui i vecchi gruppi ad olio combustibile debbano continuare a funzionare: si dia il via immediatamente alla realizzazione del nuovo gruppo e si chiudano quelli già più volte autorizzati in regime di proroga, in barba a tutte le norme possibili e immaginabili, comprese quelle del buon senso. Se poi E.On., come ormai è chiaro, non ha più intenzione di investire in Sardegna, tolga il disturbo e lasci spazio ai soggetti che si sono fatti avanti per rilevare la centrale e realizzare il piano industriale che prevede la realizzazione del nuovo gruppo: nessuno, nell’Isola, sentirà la sua mancanza, tranne forse il gestore della rete elettrica, che con la multinazionale tedesca sembra essere in rapporti di affari tanto buoni da fare spesso dubitare della sua terzietà”.
“La Regione, infine, farebbe bene a valutare con attenzione una decisione che svela inequivocabilmente l’orientamento del Governo nella vertenza Fiume Santo”, conclude il capogruppo. “Come se non bastasse la politica aziendale di Terna, la decisione del Prefetto è un segnale lampante: l’esecutivo nazionale è totalmente appiattito sulle posizioni di E.On. e non assumerà alcuna decisione che vada in direzione contraria ai suoi interessi. Mai come oggi, è indispensabile che sia Viale Trento a prendere in mano la vertenza, dimostrando di essere capace di assumere decisioni coraggiose che permettano di salvare centinaia di posti di lavoro e di liberare l’Isola da un duopolio elettrico che sta contribuendo ad affossare la nostra economia”.

martedì, luglio 16, 2013

Province, i commissari si ‘allargano’ i poteri

Quali sono i poteri attribuiti ai commissari straordinari delle Province di Carbonia-Iglesias, Medio Campidano, Ogliastra e Olbia-Tempio? E’ possibile che i quattro ‘liquidatori’ nominati dalla giunta Cappellacci stiano esercitando funzioni che vanno al di là delle loro competenze? E’ quello che chiede in un’interpellanza il capogruppo di Sardegna E’ Già Domani in Consiglio regionale, Mario Diana.
Diana parte da un assunto: tanto nella leggina recentemente approvata dall’Assemblea per consentire il commissariamento, quanto nella delibera contenente l’indicazione dei commissari, nei successivi decreti presidenziali di nomina e in tutti i riferimenti normativi richiamati in tali atti, sembra che i commissari “non abbiano alcuna funzione e alcun potere al di fuori di quelli esplicitati nei decreti di nomina, vale a dire nell’art. 1, comma 3, della L.R. n. 15/2013”. Cioè, in estrema sintesi, le funzioni liquidatorie e la gestione dell’ordinaria amministrazione.
Ciononostante, il commissario straordinario per il Medio Campidano, il 10 luglio, ha adottato vari decreti relativi, come si legge nell’interpellanza, “alla nomina del direttore generale della Provincia, al conferimento di tre incarichi dirigenziali e all’assunzione di due dipendenti, già nell’organico dello staff del Presidente della Provincia, inquadrati in un non meglio precisato ‘staff del commissario straordinario’”, facendo stampare i decreti su “una carta intestata recante la dicitura ‘con i poteri spettanti al Presidente della Provincia’”. Nel periodo tra l’11 e il 15 luglio, il commissario straordinario per la Gallura ha conferito otto incarichi dirigenziali e ha immesso nella pianta organica “tre dipendenti provenienti dalla direzione generale, dalla segreteria generale e dall’ufficio di gabinetto del Presidente della Provincia”. Il 9 luglio, il commissario straordinario per l’Ogliastra ha confermato in blocco tutti i dirigenti incaricati dal Presidente della Provincia decaduto, mentre sul sito Internet istituzionale della Provincia di Carbonia-Iglesias “non è riportato alcun atto assunto finora dal commissario straordinario”.
Il capogruppo chiede quindi al Presidente della Regione, Ugo Cappellacci, e all’Assessore regionale agli Enti Locali, Nicola Rassu, di riferire in Aula “quali sono tutti gli atti finora adottati dai commissari straordinari”, se ritengono che “la nomina dei direttori generali, la costituzione di uffici di staff, il conferimento di incarichi dirigenziali e la collocazione del personale nella pianta organica rientrino nella fattispecie dell’ordinaria amministrazione” e “se non ritengono altresì che gli atti finora adottati dai commissari straordinari sembrino configurare, da parte di questi, l’attribuzione a se stessi dei poteri propri dei Presidenti delle Province, diversamente da quanto stabilito dai decreti di nomina e dai riferimenti normativi in essi richiamati”. Infine, Diana chiede alla Giunta che “tutti gli atti assunti dai commissari straordinari al di fuori delle funzioni e dei poteri ad essi attribuiti con i decreti di nomina siano immediatamente revocati” e che “i commissari straordinari si limitino ad esercitare le funzioni e i poteri ad essi attribuiti” o, in alternativa, che il loro mandato sia revocato.



INTERPELLANZA DIANA Mario sulle funzioni e sui poteri attribuiti ai commissari straordinari delle Province sarde ai sensi della L.R. 28 giugno 2013, n. 15


Il sottoscritto,

PREMESSO che

  • L’art. 1, comma 3, della L.R. 28 giugno 2013, n. 15, recita quanto segue: “Al fine di assicurare la continuità dell’espletamento delle funzioni già svolte dalle province, nelle more dell’approvazione della legge di cui al comma 2, per le province, in relazione alle quali sono stati proposti i quesiti abrogativi, di Carbonia-Iglesias, Medio Campidano, Ogliastra e Olbia-Tempio, soppresse a seguito dei referendum svoltisi il 6 maggio 2012, e del relativo decreto del Presidente della Regione n. 73 del 25 maggio 2012, sono nominati, con delibera della Giunta regionale, su proposta del Presidente della Regione, commissari straordinari che assicurano la continuità delle funzioni già svolte dalle province e predispongono entro sessanta giorni dall’insediamento gli atti contabili, finanziari e patrimoniali ricognitivi e liquidatori necessari per le procedure conseguenti alla riforma di cui al comma 2, con particolare riferimento a:
a) lo stato di consistenza dei beni immobili e mobili;
b) la ricognizione di tutti i rapporti giuridici attivi e passivi;
c) la situazione di bilancio;
d) l’elenco dei procedimenti in corso;
e) le tabelle organiche, la composizione degli organici, l’elenco del personale per qualifiche e ogni altra indicazione utile a definirne la posizione giuridica”;
  • Si legge ancora, nel medesimo comma: “I commissari straordinari provvedono inoltre all’amministrazione ordinaria dell’ente e garantiscono il proseguimento dell’esercizio delle funzioni e dell’erogazione dei servizi alla data di entrata in vigore della presente legge, anche attraverso l’affidamento diretto ad organismi a totale partecipazione pubblica, nel rispetto della normativa comunitaria”;
  • Si legge inoltre, al comma 5 del medesimo articolo: “Per quanto non previsto dalla presente legge si applica la legge regionale 7 ottobre 2005, n. 13 (Scioglimento degli organi degli enti locali e nomina dei commissari. Modifica alla legge regionale 2 agosto 2005, n. 12 (Norme per le unioni di comuni e le comunità montane))”;


CONSIDERATO che

  • La citata L.R. n. 13/2005 non reca alcuna disposizione relativamente alle funzioni e ai poteri dei commissari straordinari ma, all’art. 2, comma 1, attribuisce alla Regione, con decreto del Presidente e previa deliberazione della Giunta, i poteri di scioglimento e commissariamento dei consigli provinciali ai sensi dell’art. 141 del D.Lgs. 18 agosto 2000, n. 267;
  • L’art. 141, comma 3, del D.Lgs. n. 267/2000, relativamente ai casi diversi dallo scioglimento dell’ente conseguente a impedimento permanente, rimozione, decadenza o decesso del Presidente della Provincia, dispone che “con il decreto di scioglimento si provvede alla nomina di un commissario, che esercita le attribuzioni conferitegli con il decreto stesso”;


PRESO ATTO che

  • Con Del. n. 25/10 del 2 luglio 2013, la Giunta regionale ha disposto la nomina dei commissari straordinari per le Province di cui alla L.R. n. 15/2013, attribuendo loro le funzioni liquidatorie e la gestione dell’ordinaria amministrazione secondo il dettato del già citato art. 1, comma 3, ripreso testualmente nel dispositivo della deliberazione;
  • Con i Decreti nn. 90-93 del 2 luglio 2013, il Presidente della Regione ha dato seguito alla deliberazione di cui sopra, richiamando ancora alla lettera, nell’attribuire le funzioni e i poteri ai commissari straordinari, il dettato dell’art. 1, comma 3, della L.R. n. 15/2013;
  • Si deve pertanto ritenere, non essendo stabilito alcunché relativamente ai poteri dei commissari straordinari né nella L.R. n. 13/2005, né nel D.Lgs. n. 267/2000 (che rimanda la definizione di tali poteri al decreto di nomina), che i commissari straordinari delle Province sarde non abbiano alcuna funzione e alcun potere al di fuori di quelli esplicitati nei decreti presidenziali di nomina, vale a dire nell’art. 1, comma 3, della L.R. n. 15/2013;


VERIFICATO che

  • Il commissario straordinario per la Provincia del Medio Campidano ha provveduto, con i Decreti nn. 1-7 del 10 luglio 2013, alla nomina del direttore generale della Provincia, al conferimento di tre incarichi dirigenziali e all’assunzione di due dipendenti, già nell’organico dello staff del Presidente della Provincia, inquadrati in un non meglio precisato “staff del commissario straordinario”;
  • Il commissario straordinario per la Provincia del Medio Campidano utilizza, per la redazione dei propri decreti, una carta intestata recante la dicitura “con i poteri spettanti al Presidente della Provincia”;
  • Il commissario straordinario per la Provincia di Olbia-Tempio ha provveduto, con i Decreti nn. 7-13 dell’11 luglio 2013 e con il Decreto n. 14 del 15 luglio 2013, al conferimento di otto incarichi dirigenziali;
  • Con il Decreto n. 15 del 15 luglio 2013, il commissario straordinario per la Provincia di Olbia-Tempio ha altresì provveduto all’immissione nella pianta organica dell’Ente di tre dipendenti provenienti dalla direzione generale, dalla segreteria generale e dall’ufficio di gabinetto del Presidente della Provincia;
  • Con il Decreto n. 1 del 9 luglio 2013, il commissario straordinario per la Provincia Ogliastra ha confermato tutti gli incarichi dirigenziali precedentemente in essere nella pianta organica dell’Ente;
  • Sul sito Internet istituzionale dell’Ente non è riportato alcun atto assunto finora dal commissario straordinario per la provincia di Carbonia-Iglesias;


RITENUTO che

  • Sia compito dei consiglieri regionali, nello svolgimento del sindacato ispettivo, vigilare sulla corretta attuazione del dettato delle leggi regionali ed in particolare, in questo caso, della L.R. n. 15/2013, sia da parte della Giunta regionale che dei commissari straordinari delle Province;


CHIEDE DI INTERPELLARE
il Presidente della Regione e l’Assessore regionale agli Enti Locali
affinché riferiscano

  • Quali sono tutti gli atti finora adottati dai commissari straordinari per le Province sarde nominati ai sensi della L.R. n. 15/2013;
  • Se ritengono che atti quali la nomina dei direttori generali, la costituzione di uffici di staff, il conferimento di incarichi dirigenziali e la collocazione del personale nella pianta organica rientrino nella fattispecie dell’ordinaria amministrazione;
  • Se non ritengono altresì che gli atti finora adottati dai commissari straordinari sembrino configurare, da parte di questi, l’attribuzione a se stessi dei poteri propri dei Presidenti delle Province, diversamente da quanto stabilito dai decreti di nomina e dai riferimenti normativi in essi richiamati;
  • Quali misure la Giunta regionale intende adottare affinché tutti gli atti assunti dai commissari straordinari al di fuori delle funzioni e dei poteri ad essi attribuiti con i decreti di nomina siano immediatamente revocati;
  • Quali misure la Giunta regionale intende adottare affinché i commissari straordinari si limitino ad esercitare le funzioni e i poteri ad essi attribuiti con i decreti di nomina o, in alternativa, affinché il loro mandato sia revocato.

mercoledì, giugno 19, 2013

Legge elettorale, soddisfazione per accordo che garantisce i diritti di tutte le forze politiche

Il capogruppo di Sardegna E’ Già Domani in Consiglio regionale, Mario Diana, si dichiara “molto soddisfatto” per l’accordo sulla legge statutaria elettorale raggiunto oggi pomeriggio in Prima Commissione, con il quale “è stato raccolto, con grande spirito di responsabilità da parte di tutte le parti politiche, l’appello della Presidente del Consiglio, Claudia Lombardo, affinché il nodo della legge elettorale venisse risolto nel più breve tempo possibile”.
“Il passaggio è stato utile per renderci conto, con un confronto più sereno e approfondito di quello visto in Aula nelle ultime settimane, che le diverse posizioni erano meno distanti di quanto potessero apparire”, spiega Diana. “Alla fine, abbiamo trovato una soluzione che consente di rafforzare il bipolarismo, garantire i diritti delle minoranze e assicurare la presenza delle forze minori, il tutto senza perdere di vista la rappresentatività e la governabilità. Più nel dettaglio, l’accordo prevede che non vi sia alcuna soglia di sbarramento per i partiti che si presentano all’interno di una coalizione (le soglie sono fissate al 10 per cento per le coalizioni e al 5 per cento per i partiti che corrono da soli) e che il premio di maggioranza sia assegnato con una quota fissa di consiglieri, 33 se la coalizione che vince non supera il 45 per cento e 36 se lo supera, garantendo così sia la stabilità della futura maggioranza che la possibilità per le opposizioni di incidere concretamente sui lavori dell’Assemblea”.
“L’auspicio per la ripresa dei lavori dell’Aula”, conclude il capogruppo, “è che la notte porti consiglio e che anche quelle forze politiche, come il Pd, che hanno scelto di astenersi in Commissione decidano di votare la legge, che rappresenterebbe così un risultato storico per il Consiglio regionale in carica”.

giovedì, giugno 06, 2013

Tagli ai fondi dei gruppi, la proposta-bufala di Cappellacci abroga una norma che non esiste

“Non c’è soddisfazione, questa volta, nel sottolineare quella destinata a passare alla storia come la più colossale figuraccia rimediata dal governatore Cappellacci nel suo – vogliamo sperare unico – mandato alla guida della Regione. C’è solo tanta amarezza nel vedere che la Sardegna è finita nella mani di un venditore di fumo”, dichiara il capogruppo di Sardegna E’ Già Domani, Mario Diana, tornando sull’argomento del disegno di legge per il taglio ai contributi ai gruppi consiliari adottato ieri dalla Giunta regionale.
“Il tanto sbandierato disegno di legge partorito dal governatore”, rivela Diana, “è una gigantesca bufala, perché pretende di abrogare una norma che non esiste più. La proposta dell’esecutivo modifica la lettera d) del comma 1 bis dell’articolo 1 della legge regionale 2 del 1966. Peccato che l’intero articolo 1 della legge sia stato abrogato appena un anno fa dallo stesso Cappellacci con il decreto 74, adottato il 25 maggio 2012 per dare corso all’esito del referendum popolare con cui i sardi hanno deciso di abolire i fondi dei gruppi. Il sensazionale disegno di legge annunciato ieri in pompa magna, pertanto, non potrà avere alcun effetto pratico”.
“Evidentemente, al governatore non fa difetto solo il senso delle istituzioni, come ha dimostrato ieri tentando di ‘rubare’ un’idea su cui già si stava lavorando in Consiglio regionale”, conclude il capogruppo. “A difettargli, e in maniera a dir poco drammatica, è anche la memoria, dal momento che non si ricorda i decreti che egli stesso ha firmato, per giunta in tempi non certo remoti. Quello che invece non gli manca è il dilettantismo, il donschisciottesco partire lancia in resta per affrontare gli spaventosi giganti, salvo poi andare a schiantarsi contro i soliti mulini a vento. Con Cappellacci, la Sardegna torna a a sorridere, ma a denti stretti: a pensare che è questo l’atteggiamento con cui vengono affrontati i tanti ed enormi problemi dell’Isola, c’è da mettersi le mani nei capelli”.

mercoledì, giugno 05, 2013

Tagli ai fondi dei gruppi, Cappellacci copia una proposta di legge già pronta in Consiglio

Il gruppo consiliare Sardegna E’ Già Domani ha sottoscritto e condivide pienamente la proposta di legge, presentata oggi in Consiglio regionale, per l’abolizione dei contributi a favore dei gruppi consiliari, come dichiarano il capogruppo, Mario Diana, e il vicecapogruppo ed esponente de La Base, Efisio Arbau, e stigmatizza l’annuncio di un analogo disegno di legge fatto dal Presidente della Regione, Ugo Cappellacci.
“La proposta di legge rientra nel percorso di riduzione dei costi della politica intrapreso dal Consiglio regionale fin dall’inizio della legislatura”, sottolinea Diana. “In un contesto di grave crisi economica quale quello che stiamo attraversando e con il dilagare dell’antipolitica è indispensabile dare ai cittadini un segnale forte: la massima istituzione sarda sta lavorando per cercare di affrontare i problemi dell’Isola e non per costruirsi rendite di posizione sulle spalle di un sistema economico ormai ridotto ai minimi termini”.
“Altrettanto non si può dire del presidente Cappellacci”, attacca il capogruppo, “che sulla materia veste i panni del Giano bifronte: da un lato impugna il decreto legge 174 del 2012, che taglia i costi della politica nelle Regioni e che recepiamo nella nostra proposta di legge, e dall’altro, appreso che in Consiglio si stava lavorando in tale direzione, tenta maldestramente di giocare d’anticipo presentando un disegno di legge che sembra ricalcare tale e quale la proposta che ci accingevamo a presentare”.
“Ho proposto la soppressione dei contributi ai gruppi già in campagna elettorale”, aggiunge Arbau, “e oggi posso dirmi soddisfatto di questo risultato, anche per l’ampia condivisione incontrata dalla legge presentata in Consiglio, che dimostra la sensibilità di un’ampia parte delle forze politiche alle richieste sempre più pressanti che ci giungono dai cittadini. I tagli alle nostre spese sono un dovere che abbiamo nei confronti di una Sardegna che dimostra quotidianamente di non essere più disposta ad accettare i privilegi di cui godono i suoi rappresentanti”.

venerdì, maggio 31, 2013

Ferrovie, la Regione impedisca la chiusura delle stazioni e lo smantellamento della rete

Le criticità del sistema ferroviario isolano e la mancata nomina dell’Assessore regionale ai Trasporti a seguito dell’azzeramento della Giunta del marzo scorso saranno al centro di una delle prossime sedute del Consiglio regionale, quando sarà discussa l’interpellanza del capogruppo di Sardegna E’ Già Domani, Mario Diana, sulle azioni che la Giunta regionale intende intraprendere al fine di contrastare il disimpegno del gruppo Ferrovie dello Stato Italiane dalla gestione del servizio di trasporto pubblico ferroviario in Sardegna ed in particolare nel territorio della Provincia di Oristano.
L’interpellanza, rivolta al Presidente della Regione e Assessore ai Trasporti ad interim, Ugo Cappellacci, prende le mosse dalla ventilata chiusura delle sale d’attesa e dei servizi igienici in diverse stazioni dell’interno dell’Isola, quattro delle quali nell’Oristanese: Marrubiu, Paulilatino, Solarussa e Uras. “Prosegue”, rimarca Diana, “il disimpegno del gruppo F.S.I., attraverso le controllate R.F.I. e Trenitalia, nei confronti del servizio di trasporto pubblico ferroviario in Sardegna, come più volte denunciato in questo Consiglio regionale senza che si riuscisse a contrastare le inaccettabili politiche aziendali del gruppo”. Un disimpegno, quello delle ex F.S., che dimostra il loro “totale disinteresse nei confronti della Sardegna e dei sardi, nonostante il gruppo sia di proprietà pubblica e finanziato con risorse dello Stato”.
A ciò si aggiungono i disagi nel trasporto merci: “Già da anni la Divisione Cargo di Trenitalia ha soppresso il servizio di movimento merci nelle stazioni periferiche, lo scambio intermodale nel nord-est dell’Isola e soprattutto il servizio marittimo di trasporto merci su rotaia tra la Sardegna e il Continente, danneggiando gravemente non soltanto il comparto del trasporto merci ma anche numerosi altri comparti produttivi”.
Diana chiede dunque a Cappellacci “quante e quali sono le stazioni ferroviarie sarde delle quali R.F.I. intende chiudere le sale d’aspetto nel 2013 e quante e quali sono quelle già chiuse” e “se risponde al vero che Trenitalia non ha sottoscritto il contratto di servizio pubblico con la Regione Sardegna e, in caso affermativo, per quali ragioni”. Alla Giunta regionale, il capogruppo chiede di “aprire un tavolo di confronto con i massimi vertici del gruppo F.S.I., in cui discutere dello stato di degrado e abbandono in cui versa l’intero sistema ferroviario isolano” e, nelle more della definizione del contratto di servizio pubblico con Trenitalia, di imporre al gestore, come avviene in altre Regioni, di “garantire, oltre a un adeguato livello di efficienza del sistema ferroviario, la fornitura di servizi essenziali quali sale d’attesa confortevoli, servizi igienici decorosi e biglietterie funzionanti”.
Nell’interpellanza si chiede poi all’esecutivo che il contratto preveda “adeguati collegamenti su gomma tra gli scali portuali e aeroportuali e le stazioni ferroviarie più vicine”, per evitare ciò che accade a Olbia, dove “la stazione ferroviaria non soltanto è priva della sala d’aspetto ma non è adeguatamente collegata con il porto e pertanto si verifica di frequente che i viaggiatori perdano il traghetto per il Continente a causa dei ritardi dei treni”. Per quanto riguarda il trasporto merci, invece, si richiede di “porre in essere un servizio marittimo su rotaia da e per la Sardegna in regime di continuità territoriale”.
Relativamente alla nomina dell’Assessore ai Trasporti, Diana fa notare che, dall’11 marzo, la carica è ricoperta ad interim dallo stesso Cappellacci e che “tale situazione di vacanza sta avendo ripercussioni estremamente negative sulle politiche di settore in Sardegna”, chiedendo perciò di “nominare con la massima celerità un nuovo Assessore che possa occuparsi, in via esclusiva e con l’impegno richiesto dalla molteplicità e dalla complessità dei problemi, non soltanto del comparto ferroviario ma di tutte le criticità che investono il sistema dei trasporti in Sardegna”.



INTERPELLANZA DIANA Mario, con richiesta di risposta scritta, sulle azioni che la Giunta regionale intende intraprendere al fine di contrastare il disimpegno del gruppo F.S.I. dalla gestione del servizio di trasporto pubblico ferroviario in Sardegna ed in particolare nel territorio della Provincia di Oristano


PREMESSO che, secondo quanto riferiscono le organizzazioni sindacali di categoria, Rete Ferroviaria Italiana S.p.A., società del gruppo statale Ferrovie dello Stato Italiane, avrebbe manifestato l’intenzione di chiudere, entro l’anno, le sale d’attesa e i servizi igienici di diverse stazioni ferroviarie dell’interno dell’Isola;

EVIDENZIATO che, tra le stazioni interessate dalle chiusure di cui sopra, ve ne sono quattro nella Provincia di Oristano, vale a dire Marrubiu, Paulilatino, Solarussa e Uras;

PRESO ATTO che prosegue il disimpegno del gruppo F.S.I., attraverso le controllate R.F.I. e Trenitalia, nei confronti del servizio di trasporto pubblico ferroviario in Sardegna, come più volte denunciato in questo Consiglio regionale senza che si riuscisse a contrastare le inaccettabili politiche aziendali del gruppo;

AGGIUNTO che già da anni la Divisione Cargo di Trenitalia ha soppresso il servizio di movimento merci nelle stazioni periferiche, lo scambio intermodale nel nord-est dell’Isola e soprattutto il servizio marittimo di trasporto merci su rotaia tra la Sardegna e il Continente, danneggiando gravemente non soltanto il comparto del trasporto merci ma anche numerosi altri comparti produttivi, con pesanti ricadute sul tessuto economico e occupazionale;

SOTTOLINEATO che gli investimenti nello sviluppo della rete ferroviaria sarda sono assai carenti e concentrati sulla sola tratta Cagliari-Oristano;

VERIFICATO che la stazione ferroviaria di Olbia non soltanto è priva della sala d’aspetto ma non è adeguatamente collegata con il porto e che pertanto si verifica di frequente che i viaggiatori perdano il traghetto per il Continente a causa dei ritardi dei treni e delle difficoltà nel raggiungere lo scalo marittimo;

VALUTATO che tutto quanto premesso dimostra il totale disinteresse del gruppo F.S.I. nei confronti della Sardegna e dei sardi, nonostante il gruppo sia di proprietà pubblica e finanziato con risorse dello Stato;

RAMMENTATO che, dall’11 marzo u.s., il Presidente della Regione ricopre ad interim la carica di Assessore regionale ai Trasporti, che a tutt’oggi non risulta avere ancora provveduto a nominare un nuovo Assessore e che tale situazione di vacanza sta avendo ripercussioni estremamente negative sulle politiche di settore in Sardegna;


CHIEDE DI INTERPELLARE
il Presidente della Regione
affinché riferisca

  • Quante e quali sono le stazioni ferroviarie sarde delle quali R.F.I. intende chiudere le sale d’aspetto nel 2013 e quante e quali sono quelle già chiuse;
  • Se risponde al vero che Trenitalia non ha sottoscritto il contratto di servizio pubblico con la Regione Sardegna e, in caso affermativo, per quali ragioni;
  • Quali misure la Giunta regionale intende adottare al fine di aprire un tavolo di confronto con i massimi vertici del gruppo F.S.I., in cui discutere dello stato di degrado e abbandono in cui versa l’intero sistema ferroviario isolano;
  • Nelle more della definizione del contratto di servizio pubblico tra Trenitalia e la Regione Sardegna, quali misure la Giunta regionale intende adottare affinché al gestore del servizio sia imposto, come avviene in altre Regioni, di garantire, oltre a un adeguato livello di efficienza del sistema ferroviario, la fornitura di servizi essenziali quali sale d’attesa confortevoli, servizi igienici decorosi e biglietterie funzionanti;
  • Quali misure la Giunta regionale intende inoltre adottare affinché il suddetto contratto di servizio pubblico preveda adeguati collegamenti su gomma tra gli scali portuali e aeroportuali e le stazioni ferroviarie più vicine;
  • Quali misure la Giunta regionale intende adottare al fine di porre in essere un servizio marittimo di trasporto merci su rotaia da e per la Sardegna in regime di continuità territoriale;
  • Quali misure intende adottare al fine di nominare con la massima celerità un nuovo Assessore regionale ai Trasporti che possa occuparsi, in via esclusiva e con l’impegno richiesto dalla molteplicità e dalla complessità dei problemi, non soltanto del comparto ferroviario ma di tutte le criticità che investono il sistema dei trasporti in Sardegna.

mercoledì, maggio 29, 2013

Manutenzioni Enel e Telecom, scongiurare una nuova vertenza occupazionale

La Giunta regionale convochi immediatamente i vertici regionali di Enel e Telecom per scongiurare lo scatenarsi nell’Isola di una nuova vertenza occupazionale, che coinvolgerebbe centinaia di dipendenti delle imprese locali che eseguono interventi di manutenzione per conto dei due gruppi industriali: lo chiedono i capigruppo in Consiglio regionale di Sardegna E’ Già Domani, Mario Diana, e di Fratelli d’Italia, Matteo Sanna, in un’interrogazione rivolta agli Assessori regionali all’Industria, Antonello Liori, e al Lavoro, Mariano Contu.
Gli interventi di manutenzione sugli immobili dell’Enel e sulla rete telefonica di Telecom, in Sardegna come in diverse altre regioni italiane, sono appaltati, rispettivamente, alla Marano Service di Napoli e alla Mazzoni Pietro di Piacenza. Entrambe si servono di manodopera locale: la prima in regime di distacco (previsto dal contratto collettivo nazionale per il comparto edile) e la seconda in subappalto. La Mazzoni in particolare, come si legge nell’interrogazione, “già in passato, in altre regioni italiane, è stata al centro di importanti vertenze occupazionali relative alla gestione delle manutenzioni Telecom”.
Diana e Sanna chiedono ai due assessori “se risulta che Enel e Telecom trasferiscano con puntualità alle società Marano Service e Mazzoni Pietro e quindi alle imprese locali le risorse necessarie per provvedere agli emolumenti del personale” e “se risulta che le imprese locali siano in grado di pagare con puntualità le spettanze dovute al proprio personale”. “Qualora, come risulta agli interroganti, i due punti di cui sopra non siano soddisfatti”, concludono i due capigruppo, si chiede alla Giunta di convocare i vertici regionali di Enel e Telecom, “affinché garantiscano il puntuale trasferimento delle risorse alle imprese locali che eseguono le manutenzioni e impediscano così lo scatenarsi di una nuova, grave vertenza occupazionale che coinvolgerebbe centinaia di lavoratori in tutta la Sardegna”.



INTERROGAZIONE DIANA Mario e SANNA Matteo, con richiesta di risposta scritta, sulle gravi difficoltà in cui versano le imprese sarde che eseguono interventi di manutenzione per conto delle società Enel e Telecom


I sottoscritti,

PREMESSO che Enel S.p.A. ha affidato in appalto gli interventi di manutenzione edile sui propri immobili, in diverse regioni italiane tra cui la Sardegna, alla Marano Service Srl di Napoli;

PREMESSO INOLTRE che Telecom S.p.A., allo stesso modo, ha affidato in appalto gli interventi di manutenzione sulla rete telefonica di propria pertinenza, in diverse regioni italiane tra cui la Sardegna, alla Mazzoni Pietro S.p.A. di Piacenza;

CONSIDERATO che la Marano Service, per la realizzazione degli interventi di sua competenza nell’Isola, utilizza in regime di distacco dipendenti di imprese artigiane locali;

CONSIDERATO ALTRESI’ che la Mazzoni Pietro affida in regime di subappalto i lavori di manutenzione in Sardegna a imprese locali;

SOTTOLINEATO che già in passato, in altre regioni italiane, la Mazzoni Pietro è stata al centro di importanti vertenze occupazionali relative alla gestione delle manutenzioni Telecom;


CHIEDONO DI INTERROGARE
gli Assessori regionali all’Industria e al Lavoro
affinché riferiscano

  • Se risulta che Enel e Telecom trasferiscano con puntualità alle società Marano Service e Mazzoni Pietro e quindi alle imprese locali che eseguono per loro conto i lavori di manutenzione in oggetto le risorse necessarie per provvedere agli emolumenti del personale;
  • Se risulta che le imprese locali siano in grado di pagare con puntualità le spettanze dovute al proprio personale;
  • Qualora, come risulta agli interroganti, i due punti di cui sopra non siano soddisfatti, quali misure la Giunta regionale intende adottare al fine di convocare i vertici regionali di Enel e Telecom affinché garantiscano il puntuale trasferimento delle risorse alle imprese locali che eseguono le manutenzioni e impediscano così lo scatenarsi di una nuova, grave vertenza occupazionale che coinvolgerebbe centinaia di lavoratori in tutta la Sardegna.

mercoledì, maggio 08, 2013

Taglio Irap, stupisce l’assenza di Cappellacci in Consiglio regionale

“Nella seduta in cui il Consiglio regionale ha approvato il taglio dell’Irap a vantaggio delle imprese che investono in Sardegna, brilla per la sua assenza il presidente Cappellacci, evidentemente disinteressato a un provvedimento di tale importanza per l’economia isolana”, dichiara il capogruppo di Sardegna E’ Già Domani in Consiglio regionale, Mario Diana, commentando la seduta di oggi pomeriggio sulla manovra finanziaria.
“Stupisce soprattutto”, sottolinea Diana, “che Cappellacci, solito come è a fare promesse mirabolanti sull’istituenda zona franca integrale per la Sardegna, non spenda un minimo del suo impegno nei confronti di un provvedimento che, di fatto, istituisce un primo nucleo di regime fiscale agevolato per le imprese che operano nell’Isola”.
“Questo risultato, è bene rimarcarlo”, conclude il capogruppo, “è da ascriversi solo ed esclusivamente al Consiglio regionale, che si è confrontato a lungo fino a trovare una formulazione che facesse sintesi delle proposte avanzate dai diversi schieramenti, nell’unico interesse della collettività dei sardi”.