Il consigliere regionale di Alleanza Nazionale, Mario Diana, presenterà nei prossimi giorni un’interrogazione urgente al governatore Renato Soru per chiedere che nei lavori per l’adeguamento dell’isola di La Maddalena ad ospitare il G8 del prossimo anno siano coinvolte le imprese che stanno concludendo la realizzazione di opere pubbliche in Sardegna e che impiegano lavoratori sardi i quali, una volta terminati tali lavori, rischiano di venire licenziati.
Diana ricorda che, per i lavori che stanno iniziando a La Maddalena in vista del G8 che si terrà nel luglio del prossimo anno, la Regione e lo Stato hanno stanziato complessivamente circa 800 milioni di euro e che, tra le imprese che si sono aggiudicate gli appalti relativi al primo stralcio (che comprende la realizzazione del palazzo delle conferenze, dell’hotel sede del vertice e del relativo media center, l’adeguamento della portualità, la riconversione dell’ospedale militare e la realizzazione della rete idrica e fognaria) non ne figura alcuna che abbia sede legale in Sardegna. Il consigliere ricorda inoltre che, su esplicita richiesta di Soru, le imprese aggiudicatrici dovranno destinare il 20 per cento dei lavori ad imprese sarde e che, per la realizzazione delle opere pubbliche relative al primo stralcio, è stimata la necessità di 700 lavoratori tra muratori, carpentieri e tecnici.
Diana passa poi ad evidenziare la situazione delle imprese edili, in parte sarde e in parte del continente, che stanno operando in Sardegna nella realizzazione di opere pubbliche in via di completamento, in particolare nei lavori di adeguamento della SS131, in cui sono assunte diverse centinaia di lavoratori edili isolani. Dal momento che “non è previsto a breve l’avvio in Sardegna di nuove opere pubbliche eccetto quelle relative al G8”, le imprese, una volta terminati i lavori attualmente in fase di completamento, “si vedranno costrette ad abbandonare la Sardegna per mancanza di commesse e a licenziare i loro dipendenti sardi”. Si tratta di un’eventualità che “minaccia di determinare una crisi occupazionale di grandi dimensioni nel comparto dell’edilizia, che è sempre stato tra i settori trainanti dell’economia sarda”.
Pertanto, il consigliere chiede al governatore che la Giunta regionale si impegni “affinché nella realizzazione delle opere pubbliche necessarie per l’adeguamento dell’isola di La Maddalena ad ospitare il vertice G8 siano coinvolte le imprese che stanno ultimando la realizzazione di opere pubbliche in Sardegna e che occupano personale sardo”.
INTERROGAZIONE URGENTE DIANA, con richiesta di risposta scritta, sulle opere pubbliche in via di realizzazione per l’adeguamento dell’isola di La Maddalena ad ospitare il vertice G8 in programma il prossimo anno
Il sottoscritto,
PREMESSO che, nel mese di luglio del prossimo anno, l’isola di La Maddalena ospiterà il vertice G8 e che, al fine di rendere l’isola adeguata ad ospitare l’evento, sono in fase di realizzazione numerose opere pubbliche finanziate dalla Regione e dallo Stato con complessivi Euro 800.000.000 circa;
CONSIDERATO che, tra le imprese aggiudicatrici delle gare di appalto per la realizzazione del palazzo delle conferenze, dell’hotel sede del vertice e del relativo media center, per l’adeguamento della portualità, per la riconversione dell’ospedale militare e per la realizzazione della rete idrica e fognaria, i quali costituiscono il primo stralcio del progetto complessivo di adeguamento dell’isola di La Maddalena, non ne figura alcuna che abbia sede legale in Sardegna;
SOTTOLINEATO che, su esplicita richiesta del Presidente della Regione, ciascuna delle imprese aggiudicatrici di cui sopra dovrà destinare il 20 per cento dei lavori oggetto dell’appalto a società con sede legale in Sardegna;
SOTTOLINEATO ALTRESI’ che per la realizzazione delle opere pubbliche di cui sopra è stimata la necessità di 700 lavoratori tra muratori, carpentieri e tecnici edili;
VERIFICATO che diverse imprese edili, parte con sede legale nell’Isola e parte con sede legale nel continente, stanno operando in Sardegna nella realizzazione di opere pubbliche in via di completamento, in particolare nei lavori di adeguamento della SS131;
VALUTATO che in tali imprese sono assunte diverse centinaia di lavoratori edili sardi;
RAMMENTATO che non è previsto a breve l’avvio in Sardegna di nuove opere pubbliche eccetto quelle relative al G8 e pertanto, quando avranno terminato le opere attualmente in fase di realizzazione, le imprese edili di cui sopra si vedranno costrette ad abbandonare la Sardegna per mancanza di commesse e a licenziare i loro dipendenti sardi;
DATO ATTO che tale eventualità minaccia di determinare una crisi occupazionale di grandi dimensioni nel comparto dell’edilizia, che è sempre stato tra i settori trainanti dell’economia sarda;
CHIEDE DI INTERROGARE
il Presidente della Regione
affinché riferisca
Quali misure la Giunta regionale intende adottare affinché nella realizzazione delle opere pubbliche necessarie per l’adeguamento dell’isola di La Maddalena ad ospitare il vertice G8 siano coinvolte le imprese che stanno ultimando la realizzazione di opere pubbliche in Sardegna e che occupano personale sardo.
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