giovedì, luglio 10, 2008

No alla chiusura del Liceo Classico e dell’Istituto Agrario di Bosa

La Regione si impegni per scongiurare la chiusura del Liceo Classico e dell’Istituto Professionale per l’Agricoltura e l’Ambiente di Bosa. Lo chiedono i consiglieri regionali Mario Diana, di Alleanza Nazionale, e Oscar Cherchi, di Forza Italia, in un’interrogazione urgente all’Assessore regionale alla Pubblica Istruzione, Maria Antonietta Mongiu. “A causa del ridotto numero di domande di iscrizione finora presentate”, segnalano i due, “il Dirigente scolastico regionale ha disposto, in ottemperanza alle linee guida impartite dal governo nazionale, la chiusura della prima classe del Liceo Classico e della prima classe a indirizzo agricolo dell’Istituto Professionale per l’Agricoltura e l’Ambiente”.

“Il Liceo Classico di Bosa”, ricordano Diana e Cherchi, “è in attività da circa un secolo e costituisce una realtà storicizzata, nella quale per decenni si sono formate le classi dirigenti della città e del territorio”, mentre “l’IPAA ‘G.A. Pischedda’ è stato, nel 1892, la prima scuola agraria fondata in Sardegna e si contraddistingue per l’elevato livello di formazione dei suoi allievi, richiesti in tutta Italia dalle più importanti aziende del comparto agricolo”. “L’orientamento della Dirigenza scolastica regionale”, prosegue l’interrogazione, “sembra essere quello di indirizzare gli studenti bosani che hanno presentato domanda di iscrizione nelle due scuole ad iscriversi presso altri istituti scolastici della zona, come il Liceo Classico di Macomer, o a scegliere un diverso indirizzo di studi”. Preoccupa soprattutto il fatto che “la chiusura delle prime classi sembra preludere alla soppressione definitiva dei due Istituti, dal momento che, stanti gli attuali criteri, il decremento demografico difficilmente consentirà la costituzione delle prime classi negli anni a venire e perciò si giungerà, in cinque anni al massimo, alla chiusura definitiva delle scuole”.

A creare ulteriori problemi è il fatto che “le scuole del Comune di Bosa fanno capo all’Ufficio scolastico provinciale di Nuoro per quanto attiene alla didattica, mentre per l’edilizia scolastica fanno capo alla Provincia di Oristano, situazione ai limiti del paradossale che comporta difficoltà operative e condizioni di incertezza per gli Istituti”. Malgrado tutto ciò, “nonostante le ripetute richieste rivoltegli, il Dirigente scolastico regionale non ha ancora accettato di incontrare l’Amministrazione comunale di Bosa per un confronto sui problemi del sistema scolastico cittadino”.

Diana e Cherchi chiedono dunque all’Assessore che la Giunta regionale si attivi presso il Dirigente scolastico regionale per “scongiurare la chiusura delle prime classi” e presso il Ministero della Pubblica Istruzione “affinché le scuole del Comune di Bosa e, più in generale, della Planargia siano poste in capo all’Ufficio Scolastico Provinciale di Oristano”.



INTERROGAZIONE URGENTE DIANA – CHERCHI Oscar, con richiesta di risposta scritta, sulla necessità di scongiurare la chiusura del Liceo Classico e dell’Istituto Professionale per l’Agricoltura e l’Ambiente di Bosa


I sottoscritti,

PREMESSO che, a causa del ridotto numero di domande di iscrizione finora presentate, il Dirigente scolastico regionale ha disposto, in ottemperanza alle linee guida impartite dal governo nazionale, la chiusura della prima classe del Liceo Classico e della prima classe a indirizzo agricolo dell’Istituto Professionale per l’Agricoltura e l’Ambiente di Bosa;

CONSIDERATO che il Liceo Classico di Bosa è in attività da circa un secolo e costituisce una realtà storicizzata, nella quale per decenni si sono formate le classi dirigenti della città e del territorio;

CONSIDERATO INOLTRE che l’IPAA ‘G.A. Pischedda’ è stato, nel 1892, la prima scuola agraria fondata in Sardegna e che esso si contraddistingue per l’elevato livello di formazione dei suoi allievi, richiesti in tutta Italia dalle più importanti aziende del comparto agricolo;

VERIFICATO che l’orientamento della Dirigenza scolastica regionale sembra essere quello di indirizzare gli studenti bosani che hanno presentato domanda di iscrizione nelle scuole di cui sopra ad iscriversi presso altri istituti scolastici della zona, come il Liceo Classico di Macomer, o a scegliere un diverso indirizzo di studi;

VALUTATO che la chiusura delle prime classi sembra preludere alla soppressione definitiva dei due Istituti, dal momento che, stanti gli attuali criteri, il decremento demografico difficilmente consentirà la costituzione delle prime classi negli anni a venire e perciò si giungerà, in cinque anni al massimo, alla chiusura definitiva delle due scuole;

SOTTOLINEATO che le scuole del Comune di Bosa fanno capo all’Ufficio scolastico provinciale di Nuoro per quanto attiene alla didattica, mentre per l’edilizia scolastica fanno capo alla Provincia di Oristano, situazione ai limiti del paradossale che comporta difficoltà operative e condizioni di incertezza per gli Istituti;

PRESO ATTO che, nonostante le ripetute richieste rivoltegli, il Dirigente scolastico regionale non ha ancora accettato di incontrare l’Amministrazione comunale di Bosa per un confronto sui problemi del sistema scolastico cittadino;


CHIEDONO DI INTERROGARE

l’Assessore regionale alla Pubblica Istruzione

affinché riferisca

  • Quali misure la Giunta regionale intende adottare presso il Dirigente scolastico regionale al fine di scongiurare la chiusura delle prime classi del Liceo Classico e dell’Istituto Professionale per l’Agricoltura e l’Ambiente di Bosa;

  • Quali misure intende adottare presso il Ministero della Pubblica Istruzione affinché le scuole del Comune di Bosa e, più in generale, della Planargia siano poste in capo all’Ufficio Scolastico Provinciale di Oristano.

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