“La sentenza del Consiglio di Stato sul caso Tuvixeddu consente finalmente di ripristinare lo stato di diritto leso dallo spericolato intervento della Regione”, dichiara il consigliere regionale di Alleanza Nazionale, Mario Diana, “ponendo la parola fine su una vicenda imbarazzante nella quale si è pensato di utilizzare le istituzioni come strumento per portare avanti interessi imperscrutabili, cercando di imporre attraverso la forzatura delle procedure la realizzazione di un progetto approvato in modo tutt’altro che trasparente e che nulla aveva a che vedere con la tutela archeologica e paesaggistica della necropoli”.
“Ora”, prosegue Diana, “è giusto che siano i responsabili a pagare personalmente gli enormi danni provocati al Comune di Cagliari, alle imprese che si sono visti bloccati i lavori e agli operai e alle loro famiglie che a causa dei ripetuti interventi d’imperio, decisi dal governatore Renato Soru senza uno straccio di legittimazione, hanno perso lo stipendio. Non si pensi di coprire con i soldi dei cittadini, che non hanno alcuna intenzione di seguire Soru nella sua battaglia fallimentare, gli enormi danni causati dall’atteggiamento della Regione”.
“Se poi il governatore vorrà tentare la via legislativa per rilanciare la sua battaglia”, conclude il consigliere, “sono certo che in Consiglio regionale troverà, non soltanto nell’opposizione ma anche nella sua maggioranza, chi vorrà anteporre le ragioni della tutela del paesaggio, del patrimonio archeologico e culturale della Sardegna e dello sviluppo sostenibile agli interessi che finora hanno animato l’agire della Regione in questa vicenda”.
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