sabato, agosto 09, 2008

La Giunta ‘ambientalista’ bocciata dal Tar per mancato rispetto del protocollo di Kyoto

Dal finto risanamento del bilancio regionale al finto ambientalismo: non passa giorno senza che i tribunali di ogni ordine e grado mettano in luce quanto le politiche ‘virtuose’ della giunta Soru non siano altro che operazioni di facciata dietro cui si celano interessi ben poco nobili”, dichiara il consigliere regionale di Alleanza Nazionale, Mario Diana. “Dopo la Corte dei Conti, che ha bloccato il nuovo contratto dei dipendenti regionali perché privo di copertura finanziaria a causa della mancata approvazione dell’assestamento di bilancio necessario dopo il giudizio di parificazione negativo sul rendiconto 2006, ora è la volta del Tar Sardegna, che ha bocciato le linee guida per l’installazione degli impianti fotovoltaici”.

“I giudici amministrativi”, prosegue Diana, “hanno bocciato la parte delle linee guida, adottate dalla Giunta regionale lo scorso 23 maggio, relativa all’installazione degli impianti fotovoltaici nelle aziende agricole, che si voleva limitare alla sola autoproduzione dell’energia elettrica necessaria alla conduzione delle aziende. Una norma che, secondo il Tar, non è in linea con il protocollo di Kyoto, dal momento che costituisce una limitazione alla diffusione degli impianti di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, che dovrebbe invece costituire un obiettivo prioritario per qualsiasi amministrazione pubblica. Il rilievo stupisce non poco, visti i proclami ambientalisti che hanno sempre caratterizzato l’azione della giunta Soru, ma del resto, anche alla luce dello studio sull’utilizzo delle fonti energetiche rinnovabili presentato ieri dal Crel, appare evidente come per il centrosinistra la tutela dell’ambiente non sia altro che uno slogan elettorale”.

“Ora, in funzione della sentenza del Tar, le aziende agricole potranno dotarsi di impianti fotovoltaici per produrre energia elettrica in eccesso rispetto alle esigenze aziendali e dunque per rivenderla, andando ad acquisire quote di mercato che altrimenti sarebbero riservate all’energia prodotta con sistemi molto più inquinanti”, conclude il consigliere. “Una batosta per le politiche anti-ambientali della giunta Soru e l’ennesimo smascheramento di cosa si cela dietro il finto integralismo ecologista che ci è stato propinato dal 2004 a oggi”.

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