INTERROGAZIONE DIANA, con richiesta di risposta scritta, sul bando per l’affidamento della gestione dei punti vendita ex Isola
Il sottoscritto,
PREMESSO che
L’art. 7, comma 3, della L.R. 11 maggio 2006, n. 4, ha soppresso l’Istituto sardo per l’organizzazione del lavoro artigiano (Isola), attribuendo all’agenzia Sardegna Promozione, così come costituita ai sensi del precedente comma 1, “le funzioni e i compiti svolti dall’Isola in materia di promozione e commercializzazione dei prodotti dell’artigianato tipico, tradizionale ed artistico”;
Con Del. n. 11/21 del 19 febbraio 2008, la Giunta regionale ha approvato il piano di liquidazione dell’Isola;
CONSIDERATO che
Il 16 luglio u.s. è stato pubblicato sul sito Internet istituzionale della Regione il bando di gara per l’affidamento del servizio di gestione dell’attività di commercializzazione dei prodotti dell’artigianato tradizionale ed artistico sardo, relativo alla gestione dei quattro punti vendita ex Isola già presenti in Sardegna (a Porto Cervo, Sassari e Cagliari, in via Bacaredda e in via Santa Croce) e di due nuovi punti vendita, da individuare a cura degli aspiranti gestori nelle città di Roma e Milano;
Nel bando di cui sopra non è previsto alcun ruolo per l’agenzia Sardegna Promozione, né nella selezione dei soggetti cui affidare la gestione dei punti vendita, né nella selezione degli artigiani che forniranno i prodotti da commercializzare; più precisamente, né nel testo del bando, né nel relativo capitolato d’appalto, compare alcun riferimento all’agenzia Sardegna Promozione;
VALUTATO che
Il capitolato d’appalto prevede che siano esaminate prioritariamente le offerte relative a tutti e sei i punti vendita, quindi, qualora non fossero state presentate offerte per l’intero ‘pacchetto’, quelle relative ai soli punti vendita già esistenti in Sardegna ed infine quelle relative ai due punti vendita da individuare nel continente e che, in caso di presentazione di offerte relative ai soli punti vendita già esistenti in Sardegna, le offerte relative ai soli punti vendita da individuare nel continente non saranno prese in considerazione;
Tale sistema appare macchinoso e poco utile, anche dal punto di vista della ricaduta economica, poiché appare concreto il rischio che i due punti vendita che si intende individuare a Roma e a Milano non vengano mai attivati;
Inoltre, l’impossibilità di presentare offerte per la gestione di singoli punti vendita esclude dalla gara gli imprenditori fortemente radicati nel tessuto locale di una qualsiasi delle località sede dei punti vendita e capaci di garantire un alto fatturato relativamente a un singolo punto vendita;
VERIFICATO che
Il capitolato d’appalto di cui sopra impone al soggetto aggiudicatario il divieto di commercializzare prodotti diversi da quelli degli artigiani che gli saranno indicati dall’Amministrazione regionale;
Tale imposizione, oltre a costituire una limitazione incomprensibile nella gestione dei punti vendita, attribuisce all’Amministrazione regionale un potere eccessivo nei confronti degli artigiani, i quali per poter essere ammessi a commercializzare i loro prodotti nei punti vendita ex Isola dovranno superare una selezione per la quale non sembra essere previsto alcun criterio di trasparenza e che potrebbe essere effettuata con metodi discrezionali o peggio, anziché secondo i principi del libero mercato e della tutela e valorizzazione dell’artigianato tradizionale ed artistico;
PRESO ATTO che
La determinazione dell’importo a base d’asta appare eccessivamente complicata e priva di senso logico: è difatti fissato un canone minimo al rialzo di Euro 70.000, relativamente ai soli punti vendita già esistenti in Sardegna, che si applica sia nel caso di offerte per tutti e sei i punti vendita che per i soli punti vendita esistenti, mentre alle offerte relative ai soli punti vendita da individuare nel continente si applica una provvigione libera al rialzo, che però non è dovuta nel caso di offerta complessiva;
Il capitolato d’appalto prevede le condizioni, per poter presentare offerte per i punti vendita da attivare a Roma e a Milano (anche nel caso di offerte complessive), di aver già individuato i locali da utilizzare e di poter dimostrare la possibilità di acquisirne la disponibilità in caso di aggiudicazione della gara;
Tali condizioni appaiono fortemente discriminanti, dal momento che non appare sufficientemente diffusa la possibilità di individuare con tanto anticipo rispetto all’avvio dell’attività un locale disponibile in una zona centrale e prestigiosa (come è richiesto dal capitolato) delle due più importanti città italiane e di averne la disponibilità garantita fino all’avvenuta aggiudicazione definitiva della gara, per la quale potrebbero essere necessari molti mesi;
SOTTOLINEATO che
I termini per la presentazione delle domande di partecipazione appaiono eccessivamente pressanti: il bando è stato pubblicato il 16 luglio u.s., scadrà il 10 settembre p.v. e richiede la presentazione di una mole di documenti di grande complessità come il piano di gestione, il business plan, il piano di marketing e il progetto di allestimento dei locali di Roma e Milano;
Per l’elaborazione dei documenti di cui sopra è necessario il ricorso a professionisti del settore, che potrebbero non essere disponibili a lavorare nel mese di agosto, tradizionalmente dedicato alle ferie estive;
CHIEDE DI INTERROGARE
l’Assessore regionale al Turismo, Commercio e Artigianato
affinché riferisca
Quali misure la Giunta regionale intende adottare al fine di ritirare il bando di cui sopra e di affidare le funzioni di commercializzazione dell’artigianato tradizionale ed artistico sardo all’agenzia Sardegna Promozione, così come previsto dall’art. 7, commi 1 e 3, della L.R. n. 4/2006, eventualmente prevedendo che sia la stessa agenzia ad affidare a soggetti privati la gestione dei punti vendita ex Isola;
In alternativa, quali misure la Giunta regionale intende adottare al fine di apportare al bando in oggetto le seguenti modifiche:
a) prevedere la possibilità di presentare anche offerte per singoli punti vendita, eventualmente dando priorità alle offerte comprendenti un maggior numero di essi;
b) nel caso in cui non venissero presentate offerte complessive per tutti e sei i punti vendita, prevedere la possibilità di avere più soggetti aggiudicatari fino all’individuazione, se possibile, di un gestore per ciascun punto vendita, onde evitare che qualche punto vendita resti privo di un gestore pur in presenza di offerte ad esso relative;
c) affidare all’agenzia Sardegna Promozione il compito di selezionare una lista di artigiani che dovranno obbligatoriamente essere commercializzati dai soggetti gestori dei punti vendita, lasciando a questi ultimi la facoltà di commercializzare i prodotti di altri artigiani, purché attivi nel campo dell’artigianato tradizionale ed artistico;
d) individuare la base d’asta per ciascun punto vendita in modo più preciso e semplice, indicando un diverso canone minimo di locazione per ciascuno dei punti vendita esistenti e una provvigione minima per ciascuno di quelli da costituire;
e) imporre quale condizione, relativamente ai presentatori di offerte per i punti vendita di Roma e Milano, la capacità di acquisire una sede adatta successivamente all’aggiudicazione dell’appalto, in tempo utile per l’apertura prevista per i punti vendita (otto mesi dall’aggiudicazione) dallo stesso capitolato, indicando l’incapacità di individuare la sede quale clausola di decadenza del contratto con oneri a carico dell’aggiudicatario;
f) posticipare la scadenza della gara al giorno 31 ottobre p.v.
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