“Le allarmanti notizie di stampa di questi giorni relative all’emergenza siccità, che rischia di ridurre sul lastrico l’agricoltura sarda, sembrano cogliere di sorpresa soltanto la Giunta regionale, che difatti non ha ancora mosso un dito per ottenere il riconoscimento dello stato di calamità naturale nonostante il mandato conferitole dal Consiglio regionale nell’ottobre dello scorso anno”, dichiara il consigliere regionale di Alleanza Nazionale, Mario Diana, facendo riferimento all’ordine del giorno approvato all’unanimità dall’Assemblea di via Roma lo scorso 25 ottobre, in seguito alla discussione di una mozione dei gruppi di opposizione di cui lo stesso Diana era il primo firmatario.
“Da allora si sarebbe potuto fare molto”, prosegue il consigliere, “ma la giunta Soru ha preferito venir meno al mandato politico attribuitole dal Consiglio e continuare ad ignorare i problemi di un’agricoltura sarda sempre più abbandonata a se stessa. Intanto sono passati dieci mesi e la situazione si è andata ulteriormente aggravando. Oggi i campi sono all’asciutto e le responsabilità sono sotto gli occhi di tutti: mentre il Consiglio regionale, opposizione in testa, si è impegnato per affrontare il problema, la Giunta, come sempre accade, ha preferito svolgere il ruolo della palla al piede, frenando le iniziative altrui anziché attivarsi come avrebbe dovuto”.
“Quella di oggi è l’ultima occasione utile”, conclude Diana, “per cercare di salvare il salvabile. Se neanche ora la giunta Soru dovesse attivarsi, il centrosinistra sarà ricordato negli anni a venire per aver distrutto l’agricoltura sarda. Un primato di cui non si può certo andare orgogliosi”.
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