Come è possibile che la Giunta regionale abbia potuto applicare delle “rettifiche contabili” nel rendiconto 2006 quando è al Consiglio regionale che spetta il compito di approvare e modificare le leggi di bilancio? Lo chiedono i consiglieri regionali del gruppo di Alleanza Nazionale in un’interpellanza, di cui è primo firmatario Mario Diana, al Presidente della Regione, Renato Soru, e all’Assessore regionale al Bilancio, Eliseo Secci. I consiglieri chiedono inoltre che la Giunta richieda un parere pro veritate sul rendiconto ad uno o più esperti in materia. Il gruppo solleciterà che l’interpellanza sia discussa in Consiglio con la massima urgenza.
L’interpellanza è stata presentata nello stesso giorno in cui la Corte dei Conti della Sardegna ha deciso di rinviare di un mese, per la precisione all’11 dicembre, l’udienza per la parificazione del rendiconto 2006 prevista per domani, “ritenendo”, si legge nell’ordinanza della Corte, “il tempo a disposizione non sufficiente per l’esame della documentazione presentata”. Il rendiconto 2006 è quello su cui grava il pronunciamento negativo della Corte Costituzionale, che “ha riconosciuto”, ricordano Diana e gli altri firmatari nell’interpellanza, “la non legittimità dell’anticipazione nel bilancio della Regione delle entrate fiscali preventivate per le annualità future”. Dopo il pronunciamento della Consulta, la Corte dei Conti ha assegnato al governatore il termine del 31 ottobre affinché la Regione provvedesse alle rettifiche contabili necessarie a superare il vizio di legittimità sollevato dai giudici. Il 29 ottobre, la Regione ha trasmesso alla Corte dei Conti il rendiconto rettificato.
“A giudicare dalla decisione della Corte dei Conti di rinviare di un mese la prevista udienza di parificazione”, prosegue l’interpellanza, “la rettifica contabile apportata dalla Giunta regionale potrebbe essersi rivelata non esaustiva ai fini dell’adeguamento del rendiconto”. Inoltre, fanno notare i consiglieri della destra, la titolarità dell’approvazione del bilancio di previsione e del rendiconto generale spetta unicamente al Consiglio regionale, il quale “non ha apportato alcuna modifica nel rendiconto 2006 a seguito del pronunciamento della Corte Costituzionale”. Il nodo, perciò, deve ancora essere affrontato, anche alla luce del fatto che “la Corte dei Conti deve ancora esprimere il giudizio di parificazione sui rendiconti 2007 e 2008, relativi a bilanci di previsione nei quali è stata ripetuta l’operazione di anticipazione delle entrate fiscali preventivate per le future annualità di bilancio, e che il Consiglio regionale si appresta ad esaminare il bilancio di previsione per il 2009, nel quale potrebbe figurare ancora una volta tale operazione contabile”.
Il gruppo di Alleanza Nazionale chiede pertanto a Soru e Secci “come si è provveduto alla rettifica contabile” e “se ritengono che tale rettifica sia stata apportata nel pieno rispetto di tutte le norme di legge vigenti”. Inoltre, nell’interpellanza si chiede, “ai fini di provvedere alla rettifica del rendiconto 2006, di adottare le correzioni che si rendessero eventualmente necessarie nel rendiconto 2007 e di evitare la possibilità di incorrere in vizi di legittimità costituzionale nella redazione del rendiconto 2008 e del bilancio di previsione 2009”, che la Giunta richieda “un parere pro veritate sul rendiconto 2006, alla luce dell’avvenuto pronunciamento della Corte Costituzionale al riguardo, ad uno o più professionisti di comprovata esperienza in materia”.
INTERPELLANZA DIANA – ARTIZZU – LIORI – MORO – SANNA Matteo sul rinvio del giudizio di parificazione del rendiconto 2006 da parte della Corte dei Conti
I sottoscritti,
PREMESSO che, in data odierna, le Sezioni Riunite per la Regione Sardegna della Corte dei Conti hanno rinviato il giudizio di parificazione sul rendiconto generale della Regione per l’esercizio 2006, precedentemente fissato per il 13 novembre p.v., all’udienza dell’11 dicembre p.v., ritenendo il tempo a disposizione non sufficiente per l’esame della documentazione presentata;
CONSIDERATO che, in seguito al parere con cui la Corte Costituzionale ha riconosciuto la non legittimità dell’anticipazione nel bilancio della Regione delle entrate fiscali preventivate per le annualità future, la Corte dei Conti ha assegnato al Presidente della Regione il termine del 31 ottobre u.s. affinché la Regione provvedesse alle rettifiche contabili necessarie ad adeguare il rendiconto 2006 al parere espresso dalla Corte Costituzionale;
VERIFICATO che, con nota del 29 ottobre u.s., la Regione ha riproposto alla Corte dei Conti gli elaborati del rendiconto 2006, avendo “provveduto alla rettifica contabile” resasi necessaria dopo il pronunciamento della Corte Costituzionale;
RITENUTO che, a giudicare dalla decisione della Corte dei Conti di rinviare di un mese la prevista udienza di parificazione, la rettifica contabile apportata dalla Giunta regionale potrebbe essersi rivelata non esaustiva ai fini dell’adeguamento del rendiconto 2006 al pronunciamento della Corte Costituzionale;
SOTTOLINEATO che la Corte dei Conti deve ancora esprimere il giudizio di parificazione sui rendiconti 2007 e 2008, relativi a bilanci di previsione nei quali è stata ripetuta l’operazione di anticipazione delle entrate fiscali preventivate per le future annualità di bilancio, e che il Consiglio regionale si appresta ad esaminare il bilancio di previsione per il 2009, nel quale potrebbe figurare ancora una volta l’operazione contabile di cui sopra;
RAMMENTATO che, essendo il bilancio di previsione ed il rendiconto generale leggi regionali, la titolarità della loro approvazione e modifica spetta unicamente al Consiglio regionale;
VALUTATO che il Consiglio regionale non ha apportato alcuna modifica nel rendiconto 2006 a seguito del pronunciamento della Corte Costituzionale;
CHIEDONO DI INTERPELLARE
il Presidente della Regione e l’Assessore regionale al Bilancio
affinché riferiscano
Come si è provveduto alla rettifica contabile che la Giunta regionale afferma di aver apportato nel rendiconto 2006 nella nota con cui ne trasmette gli elaborati alla Corte dei Conti;
Se ritengono che tale rettifica sia stata apportata nel pieno rispetto di tutte le norme di legge vigenti;
Ai fini di provvedere alla rettifica del rendiconto 2006, di adottare le correzioni che si rendessero eventualmente necessarie nel rendiconto 2007 e di evitare la possibilità di incorrere in vizi di legittimità costituzionale nella redazione del rendiconto 2008 e del bilancio di previsione 2009, quali misure la Giunta regionale intende adottare affinché sia richiesto un parere pro veritate sul rendiconto 2006, alla luce dell’avvenuto pronunciamento della Corte Costituzionale al riguardo, ad uno o più professionisti di comprovata esperienza in materia.