“Se quella testimoniata dal vertice di maggioranza convocato oggi dal governatore Renato Soru è la reale consistenza numerica della coalizione che governa la Regione, allora siamo veramente giunti all’ultimo atto di una legislatura che, se dovesse finire oggi, certo nessuno rimpiangerebbe”: è il commento del consigliere regionale di Alleanza Nazionale, Mario Diana, alla notizia della riunione del centrosinistra sulla legge urbanistica regionale annullata stamani a causa delle numerose assenze.
“Ormai quasi tutto il centrosinistra è passato dalla parte di coloro i quali non hanno problemi ad ammettere pubblicamente che la conclusione anticipata dell’avventura di governo di Soru sarebbe la cosa migliore per la Sardegna e quanto accaduto oggi ne è la prova”, prosegue Diana. “Non fa eccezione il Pd, che si prepara a ricandidare l’attuale governatore per un secondo mandato voltandogli apertamente le spalle ed esponendolo ad una delle più brutte figure della sua avventura politica, un vertice di maggioranza andato deserto come certe incredibili gare d’appalto viste di recente in Regione, dall’affidamento in gestione degli ex negozi Isola all’ennesimo tentativo di dismissione dei siti minerari del Sulcis passando per il giallo dei treni spagnoli”.
“La legislatura iniziata all’insegna dell’armata invincibile che dominava il Consiglio regionale dando via libera a tutte le proposte partorite dalla mente del governatore, comprese quelle più insensate, si è trasformata in una ritirata in disordine, un fuggi fuggi generale in cui quasi nessuno sembra più disposto a dare il minimo appoggio a Soru”, conclude il consigliere. “A questo punto è necessario che anch’egli prenda atto che la legge urbanistica su cui ha scommesso la sua carriera politica è inaccettabile per la maggior parte dei sardi che è chiamato a governare e che la sua scommessa è persa. E’ giunto il momento che Soru si faccia da parte e lasci ad altri il compito di riparare i danni fatti dal 2004 ad oggi”.
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