“Il pronunciamento con cui il Tar del Lazio ha sospeso l’ampliamento del parco eolico di Littigheddu spazza via le politiche contro l’energia eolica promosse finora dal governatore Renato Soru, rende carta straccia l’accordo sottoscritto tra la Regione e l’Enel, sul quale è mancata ogni minima forma di trasparenza, e apre la strada alla liberalizzazione degli impianti eolici in Sardegna, pur nel rispetto delle norme per la tutela dell’ambiente e del paesaggio”: è il commento del consigliere regionale di Alleanza Nazionale, Mario Diana, alla notizia della sospensione cautelativa dei lavori di ampliamento del parco di Littigheddu decisa dal tribunale amministrativo del Lazio.
“I giudici amministrativi dimostrano ancora una volta un concetto che l’opposizione va ripetendo da tempo, vale a dire che l’integralismo ambientalista di Soru non è altro che un paravento dietro cui si celano interessi oscuri e che ben poco hanno a che vedere con il bene dei sardi”, prosegue Diana. “Non solo, perché al danno si aggiunge la beffa: una volta di più, i magistrati hanno dato torto alla Regione perché non si è dimostrata sufficientemente attenta alla difesa dell’ambiente”.
“Nel rigettare un accordo che affidava all’Enel l’esclusiva per la creazione e l’ampliamento dei parchi eolici in Sardegna in cambio della dismissione di pezzi pregiati del patrimonio immobiliare della società nell’Isola – un’operazione i cui contorni sono apparsi sin da subito assai poco chiari”, conclude Diana, “il Tar ha posto le basi per la ripresa dello sviluppo della produzione di energia eolica in Sardegna, vale a dire quello che i veri ambientalisti vanno chiedendo già da qualche anno e che Soru ha sempre voluto impedire”.
Nessun commento:
Posta un commento