“Siamo a dir poco sorpresi dalle affermazioni rese dall’Assessore regionale al Bilancio, Eliseo Secci, nel comunicato stampa con cui ha voluto controbattere alla nostra interpellanza sul procedimento per la parificazione del bilancio regionale 2006”, dichiara il consigliere regionale Mario Diana, primo firmatario dell’interpellanza del gruppo consiliare di Alleanza Nazionale sul rinvio dell’udienza della Corte dei Conti per la parificazione del rendiconto 2006. “In particolare ci stupisce, oltre al linguaggio totalmente fuori luogo adottato dall’Assessore, ben diverso dal tono del nostro documento, la preoccupazione in merito alla serenità di giudizio della Corte, sulla quale non nutriamo il benché minimo dubbio”.
“Da parte nostra”, rimarca Diana, “non c’è stato alcun tentativo di condizionare i magistrati, tanto è vero che l’interpellanza si rivolge direttamente al Presidente della Regione, al quale chiediamo risposte precise e circostanziate sul modo in cui la Giunta regionale sta affrontando il processo di parificazione. Consideriamo il nostro atteggiamento un atto di responsabilità in qualità di consiglieri regionali, vale a dire di membri dell’organo istituzionale cui spetta il compito di approvare ed eventualmente modificare il bilancio della Regione. Se questo è ciò che Secci definisce ‘gettare fango sulle istituzioni’, allora sarebbe il caso che l’Assessore spiegasse quale atteggiamento dovrebbe tenere, a suo avviso, il Consiglio regionale nei confronti di un bilancio che ha approvato, del quale è responsabile e su cui pendono un pronunciamento negativo della Corte Costituzionale e un processo di parificazione che scopriamo ogni giorno più incerto. Se davvero la Giunta ha modificato di propria iniziativa, con un atto amministrativo, una legge regionale, non sarebbe forse questo ‘gettare fango sulle istituzioni’, dal momento che l’esecutivo si sarebbe attribuito, in dispregio a qualsiasi regola democratica, un ruolo che non gli compete? E non è forse ‘gettare fango sulle istituzioni’ indirizzare determinati epiteti a dei consiglieri regionali che stanno cercando di svolgere i loro compiti istituzionali?”
“Infine, per quanto riguarda il presunto tentativo di ‘indebolire la Giunta e il suo presidente’, siamo del parere che tutto il nostro impegno non potrà mai bastare a fare all’esecutivo e al governatore gli stessi danni che vengono quotidianamente fatti loro dal partito di cui l’assessore Secci è espressione e che, in ogni caso, né la Giunta, né il presidente possano essere resi più deboli di quanto lo siano oggi, non riuscendo neppure ad immaginare un grado di debolezza maggiore”, conclude il consigliere. “Per quanto ci riguarda, attendiamo fiduciosi che la discussione in Aula della nostra interpellanza con i requisiti di urgenza che le sono evidentemente propri possa finalmente farci avere quelle risposte che, con il suo comunicato, Secci si è ben guardato dal darci. Nel frattempo, invitiamo l’Assessore a non lanciarsi in polemiche politiche strumentali, a meno che non voglia dare l’impressione di essere proprio lui, o l’istituzione che rappresenta, a sentire il bisogno di minare la serenità di giudizio della Corte dei Conti”.
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