“Prima di criticare i risultati che il centrodestra sta ottenendo in materia di riforme istituzionali, l’on. Bruno farebbe meglio a sottoporsi ad un approfondito esame di coscienza e ad ammettere che l’unica riforma che il centrosinistra è stato in grado di produrre in quattro anni e mezzo di governo della Regione è stata una legge regionale statutaria approvata in Consiglio regionale a colpi di maggioranza e poi rigettata dagli elettori con il referendum confermativo”, dichiara il capogruppo del Popolo della Libertà in Consiglio regionale, Mario Diana, in replica al comunicato stampa odierno del pari grado del Partito Democratico, Mario Bruno.
“Non v’è dubbio sul fatto che, in materia di riforme, il centrosinistra non sia in grado di dare lezioni a nessuno”, prosegue Diana. “Noi non vogliamo ripetere gli errori fatti nel recente passato, quando si è pensato di usare le riforme con lo scopo di rafforzare, o peggio ancora perpetuare, il potere di un singolo schieramento politico o addirittura di un singolo individuo. Abbiamo scelto la via del dialogo e della condivisione, per questo siamo disponibili a confrontarci con l’opposizione in qualsiasi momento nella sede deputata, vale a dire la Prima Commissione consiliare, per scrivere insieme le migliori riforme possibili nell’unico interesse dei Sardi”.
“Semmai, appare a dir poco curioso che il Pd sposi le posizioni della Cisl, che continua a portare avanti la sua legittima battaglia in favore dell’assemblea costituente, quando il principale partito dello schieramento di minoranza ha contribuito all’approvazione di un ordine del giorno unitario del Consiglio regionale in cui si è scelto di portare avanti un percorso ben diverso”, conclude il capogruppo. “Appare evidente come, ancora una volta, le posizioni dell’on. Bruno siano del tutto strumentali e abbiano quale unico scopo la ricerca di visibilità attraverso la polemica politica fine a se stessa”.
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