martedì, gennaio 10, 2012

Vertenza Alcoa, sì a mobilitazione unitaria, no a strumentalizzazioni

In un momento drammatico, in cui uno dei territori più svantaggiati della Sardegna, il Sulcis-Iglesiente, rischia di essere investito da una nuova, catastrofica crisi occupazionale, tutto sarebbe lecito aspettarsi tranne dover assistere alle solite strumentalizzazioni politiche, mai così fuori luogo, da parte di qualche esponente del centrosinistra”, dichiara il capogruppo del Popolo della Libertà in Consiglio regionale, Mario Diana, replicando a nome dell’intero gruppo al comunicato stampa del coordinatore regionale di Sinistra, Ecologia e Libertà, Michele Piras, sull’annunciata chiusura dello stabilimento Alcoa di Portovesme.

“E’ bene che Piras e chiunque altro dovesse sentirsi tentato di seguirlo su questa discutibile strada ricordino che già una volta la fermata della Alcoa è stata scongiurata grazie all’enorme impegno profuso dalla Giunta regionale”, sottolinea Diana. “Anche stavolta, il presidente Cappellacci e l’assessore Zedda si stanno muovendo con la massima tempestività, coscienti del fatto che non c’è un minuto da perdere. L’immediata attivazione dell’esecutivo dovrebbe però essere supportata da una mobilitazione unitaria di tutta la Sardegna, dalle parti sociali fino ai partiti politici, affinché possano esserci delle concrete speranze di riuscita”.

“Il piano di ridimensionamento presentato da Alcoa non è un problema solo dell’Isola o dell’Italia ma dell’intera Unione Europea, dal momento che è previsto un sensibile taglio della produzione di alluminio nel Vecchio Continente a vantaggio di stabilimenti già operanti o di prossima entrata in funzione in paesi nostri concorrenti, che magari traggono vantaggio da manodopera ed energia a basso costo a discapito delle condizioni di vita e di sicurezza dei lavoratori e del rispetto dell’ambiente”, conclude il capogruppo. “Al cospetto di un simile scenario, appare evidente come il problema sia di natura strettamente politica e come esso richieda una mobilitazione decisa e unitaria di tutti i Sardi. In questo momento, non si sente proprio il bisogno di qualcuno che remi contro gli interessi dell’Isola”.

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