E’ stato presentato stamani, nel corso di una conferenza stampa che
si è tenuta al termine della seduta del Consiglio regionale in cui
si sarebbero dovute discutere le due mozioni dell’opposizione sulle
nomine ai vertici della Carbosulcis, il nuovo gruppo consiliare
Sardegna Domani, di cui fanno parte la Presidente dell’Assemblea,
Claudia Lombardo, Mario Diana, che ha annunciato in Aula le
dimissioni dalla carica di capogruppo del Popolo della Libertà,
Nanni Campus, Roberto Capelli e Massimo Mulas.
“Il gruppo nasce con una composizione variegata”, ha spiegato
Diana, riferendosi alla diversa estrazione politica dei cinque
aderenti, “e si propone un’opposizione non di maniera ma, nei
limiti del possibile, costruttiva. Il nostro ruolo sarà quello di
non condividere ciò che sta accadendo in Sardegna ma di proporre
soluzioni alternative, di avvicinare la gente, di incontrare le
amministrazioni locali, di fare tutte quelle cose cose che nessun
partito in questo momento sta facendo”. “Non lascio, per il
momento, il Pdl”, ha poi precisato. “Sarà una scelta,
eventualmente, successiva, anche alla luce di quanto sta accadendo a
tutti i livelli, anche nazionali”.
“Sul piano politico è importante far notare che figure eminenti
del Pdl, che hanno sostenuto il partito nella campagna elettorale per
le regionali del 2009, abbiano dovuto arrendersi e prendere atto che
così non si poteva continuare”, ha commentato Campus, che si è
detto “sconcertato” per il comunicato stampa in cui il Presidente
della Regione, Ugo Cappellacci, ha parlato del Consiglio come di “un
pollaio”. “Siamo disponibilissimi a riaffrontare il confronto con
la Sardegna: non si può aggiungere danno a danno”, ha aggiunto,
riferendosi all’eventualità di elezioni anticipate.
“Quella di Sardegna Domani è una scelta che mi ha appassionato da
subito”, ha raccontato Mulas, “perché vi ritrovo ciò che manca
in questo momento alla politica sarda: il coraggio, il pudore e la
passione. Io non ho niente contro Cappellacci ma ho tanto contro la
guida della Regione, perché non sta dimostrando né coraggio, né
rispetto per le istituzioni”.
“Questo gruppo è la dimostrazione che l’indignazione c’è
anche dentro il Palazzo, non soltanto fuori”, ha sottolineato
Capelli. “Abbiamo scelto una linea politica trasparente, sobria.
Vogliamo essere parte attiva nelle riforme, anziché cercare posti di
governo”. In merito alla possibilità di nuovi ingressi nel gruppo,
Capelli ha aggiunto: “Credo che noi possiamo essere un’avanguardia,
penso che potremo contare su altri che non hanno avuto il coraggio
per fare questo passo in un primo momento”.
Entrando nel merito delle scelte di governo, Diana ha attaccato: “La
pastorizia e l’agricoltura sono abbandonate dalla Giunta regionale.
Non è possibile che le misure del Por siano parcheggiate, che i
pagamenti avvengano con otto mesi di ritardo. Ci sono centinaia di
milioni di euro che rischiano di essere persi”. “Quello relativo
alla pubblicità istituzionale è l’unico capitolo di bilancio
totalmente impegnato, 42 milioni di euro gestiti discrezionalmente
dalla Presidenza della Regione”, gli ha fatto eco Capelli.
I consiglieri di Sardegna Domani hanno indicato Diana come
capogruppo, in attesa di completare la definizione dell’organigramma
della nuova compagine consiliare.
6 commenti:
Finalmente Mario! Era ora che qualcuno tirasse le orecchie a quel despota.
Solo gente con le palle può andare "contro corrente" ... Grazie super Mario
Bravo Mario!Siamo tutti con te...
Finalmente chi mette davanti a tutto l'interesse dei sardi!Grande Mario
Adesso l'avrà capito che la festa è finita. Basta con questo pseudo presidente. Avanti così Mario. Un caro saluto da Arbus
forza presidente siamo con lei sempre avanti a testa alta
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