giovedì, agosto 27, 2009

Riforma sanitaria, non ci saranno accorpamenti o soppressioni di Asl

Le notizie che appaiono in questi giorni sulla stampa, che mettono in evidenza la preoccupazione di alcune zone della Sardegna verso la riforma della sanità regionale che il centrodestra ha avviato con l’approvazione del cosiddetto ‘maxi-collegato’ alla manovra di bilancio, rendono necessario intervenire per chiarire alcuni aspetti della norma approvata qualche settimana fa dal Consiglio regionale, evidentemente non ancora ben compresa o oggetto di interpretazioni errate”, dichiarano il capogruppo del Popolo Della Libertà in Consiglio regionale, Mario Diana, e i consiglieri Nanni Campus e Giorgio Locci.

“E’ doveroso chiarire una volta per tutte che la riforma non prevede l’accorpamento o la soppressione di alcuna Azienda sanitaria locale”, sottolineano Diana, Campus e Locci. “Ci sembra che si stia facendo una gran confusione in seguito all’istituzione delle macro-aree, che non soppianteranno le Asl ma che saranno uno strumento aggiuntivo, agile ed economico, per gestire nel modo più razionale quegli aspetti del servizio che non sono direttamente connessi alla fornitura di servizi sanitari ai cittadini, come le gare di appalto e i concorsi. Relativamente a questi aspetti, così come per la gestione del personale e delle forniture, ridurre il numero dei centri decisionali e snellirne il funzionamento porterà risparmio ed efficienza, come accade nelle altre regioni italiane che hanno adottato questo sistema. Allo stesso modo, lo scorporo dalle Asl degli ospedali che rispondono ai criteri previsti dalla legge non penalizzerà i territori, perché consentirà una gestione più diretta e funzionale delle strutture mentre le Asl potranno concentrare tutta la loro azione nei servizi sul territorio”.

“La riforma non cambierà nulla nel funzionamento dei servizi sanitari offerti ai cittadini, se non in meglio”, concludono i tre consiglieri del Pdl. “L’auspicio è che l’attuazione della prima parte, quella disegnata con il ‘maxi-collegato’, e la definizione della riforma complessiva siano rapide e che, nel frattempo, i rappresentanti delle istituzioni, locali e non solo, si impegnino a capirne i meccanismi, a confrontarsi con la Regione e a spiegare con esattezza ai cittadini cosa accadrà. Per quanto ci riguarda, metteremo tutto l’impegno necessario per comunicare i contenuti della riforma, affinché i cittadini non siano sottoposti a preoccupazioni immotivate”.

1 commento:

Antonio ha detto...

La cittadinanza di Ittiri, provincia di Sassari, è preoccupata per la sorte che toccherà il proprio ospedale. Vista l' inconcludente azione della attuale giunta comunale, in sintonia con la politica sfascista di Renato Soru e Dirindin per quel che riguarda il ridimensionamento del notro ospedale, Lei ed il PDL sardo, cosa intende fare nel prossimo futuro ?
Si potrà studiare un nuovo ruolo nella sanità provinciale della struttura ittirese?
Grazie