venerdì, aprile 26, 2013

Autonomia, Bonanni conosce solo la Sicilia, meglio che non parli della Sardegna

“E’ noto che il segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni, ha svolto la maggior parte della sua attività sindacale in Sicilia. Deve essere stata certamente l’esperienza avuta nell’altra isola a determinare la sua opinione negativa nei confronti delle Autonomie speciali e una qualche perniciosa forma di ignoranza a convincerlo che tale opinione potesse automaticamente essere estesa alla Sardegna semplicemente in virtù della comune condizione di insularità delle due regioni”, dichiara il capogruppo di Sardegna E’ Già Domani in Consiglio regionale, Mario Diana, replicando alle dichiarazioni fatte oggi dal segretario generale della Cisl sulla necessità, a suo avviso, di abolire l’Autonomia speciale di Sicilia e Sardegna.
“Bonanni, che è nato a Bomba, farebbe meglio a tornarsene a Bomba, in Abruzzo”, prosegue Diana, “e ad astenersi dallo sputare sentenze se proprio non è al corrente del fatto che gran parte della condizione di arretratezza economica della Sardegna è dovuta al mancato rispetto, da parte dello Stato, di norme fondamentali del nostro Statuto autonomistico”.
“La Sardegna non è la Sicilia, non ha lo stesso numero di elettori dell’altra isola, né lo stesso peso sullo scenario politico nazionale”, conclude il capogruppo. “La Sicilia probabilmente potrà anche fare a meno dell’Autonomia speciale, visto quanto è in grado di influire sulle decisioni di Governo e Parlamento, ma, fintanto che la classe dirigente italiana ha nei confronti della Sardegna la stessa sensibilità mostrata oggi da Bonanni, è meglio che noi sardi ci teniamo ben stretto il nostro Statuto e che non ci dimentichiamo che nessuna conquista ci verrà mai regalata se non a costo di durissime battaglie contro lo Stato centrale”.

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