mercoledì, dicembre 03, 2008

Aiuti per acquisto caseifici dismessi, procedura da rifare

Una strana procedura priva di evidenza pubblica per un provvedimento che rischia di essere considerato aiuto di Stato e di non superare le forche caudine della Commissione Europea: è ciò che sta accadendo con gli aiuti agli enti locali per l’acquisto di stabilimenti agroalimentari dismessi, principalmente caseifici e cantine, per i quali la finanziaria regionale ha stanziato la somma di 5 milioni di euro. Lo denuncia il consigliere regionale di Alleanza Nazionale, Mario Diana, in un’interrogazione all’Assessore regionale all’Agricoltura, Francesco Foddis.

La finanziaria ha stanziato i 5 milioni “per la concessione di contributi a favore degli enti locali per l’acquisizione e riconversione a fini istituzionali o, comunque di pubblica utilità, di aree, stabilimenti e impianti di lavorazione, trasformazione e commercializzazione di prodotti agro-alimentari dismessi”, stabilendo che “il relativo programma d’intervento è approvato dalla Giunta regionale, su proposta dell’Assessore dell’agricoltura e riforma agro-pastorale previo parere della competente Commissione consiliare che deve essere espresso entro quindici giorni decorsi i quali il parere si intende acquisito”.

Con una delibera del 14 novembre scorso, la Giunta ha approvato la ripartizione della somma sulla base delle richieste presentate all’Assessorato all’Agricoltura dagli enti locali interessati all’acquisto. La procedura sembra rientrare nella tipologia prevista dalla legge regionale 40 del 1990, la quale prevede che l’esecutivo adotti in prima battuta i criteri e le modalità di concessione degli aiuti e ne dia poi notizia tramite il Buras, consentendo così la partecipazione a tutti i soggetti interessati, e che solo in un secondo momento si proceda all’effettiva ripartizione con criteri trasparenti e verificabili. L’interrogazione ricorda inoltre che l’“acquisizione di un bene immobile al patrimonio di un Comune o di una Provincia prevede una deliberazione da parte del consiglio comunale o, rispettivamente, provinciale”.

Diana chiede a Foddis se nella procedura di ripartizione degli aiuti è stato rispettato il dettato della legge 40, per mezzo di quale atto la Giunta ha adottato i criteri e le modalità di ripartizione degli aiuti ed in quale data l’atto è stato pubblicato sul Buras. Inoltre, chiede quante sono state le manifestazioni di interesse, come sono stati selezionati gli enti locali beneficiari degli aiuti, da quale soggetto e sulla base di quali criteri gli immobili oggetto degli aiuti sono stati classificati come dismessi e se esiste un elenco regionale degli stabilimenti agroalimentari dismessi. Il consigliere chiede poi se i consigli comunali e provinciali degli enti beneficiari degli aiuti hanno deliberato l’acquisizione degli immobili, se l’Assessore ritiene che la sovvenzione possa costituire aiuto di Stato nei confronti dei titolari degli immobili che vengono dismessi e, in caso affermativo, cosa l’esecutivo intende fare per richiedere le necessarie autorizzazioni alla Commissione Europea. Infine, Diana chiede l’annullamento della delibera ed una nuova procedura da attuarsi ai sensi della legge 40.



INTERROGAZIONE DIANA, con richiesta di risposta scritta, sugli aiuti agli enti locali per l’acquisizione di stabilimenti agroalimentari dismessi


Il sottoscritto,

PREMESSO che l’art. 7, comma 5, della L.R. 5 marzo 2008, n. 3 (Legge regionale finanziaria per il 2008), stanzia la somma di Euro 5.000.000 “per la concessione di contributi a favore degli enti locali per l’acquisizione e riconversione a fini istituzionali o, comunque di pubblica utilità, di aree, stabilimenti e impianti di lavorazione, trasformazione e commercializzazione di prodotti agro-alimentari dismessi” e che, ai sensi del medesimo comma, “il relativo programma d’intervento è approvato dalla Giunta regionale, su proposta dell’Assessore dell’agricoltura e riforma agro-pastorale previo parere della competente Commissione consiliare che deve essere espresso entro quindici giorni decorsi i quali il parere si intende acquisito”;

CONSIDERATO che, con Del. n. 62/16 del 14 novembre 2008, la Giunta regionale ha provveduto ad approvare in via preliminare, nell’attesa di acquisire il parere della Commissione consiliare competente, la ripartizione della somma di cui sopra, sulla base delle richieste pervenute all’Assessorato all’Agricoltura da parte degli enti locali interessati;

SOTTOLINEATO che l’art. 19, comma 1, della L.R. 22 agosto 1990, n. 40, recita quanto segue: “La concessione di sovvenzioni, contributi, sussidi ed ausili finanziari e l’attribuzione di vantaggi economici di qualunque genere a persone ed enti di qualsiasi natura, sono subordinate alla predeterminazione ed alla pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione, da parte dell’amministrazione procedente, dei criteri e delle modalità cui l’amministrazione stessa dovrà attenersi. Per l’Amministrazione regionale criteri e modalità sono deliberati dalla Giunta regionale su proposta dell’Assessore regionale competente”;

VERIFICATO che la procedura di acquisizione di un bene immobile al patrimonio di un Comune o di una Provincia prevede una deliberazione da parte del consiglio comunale o, rispettivamente, provinciale;


CHIEDE DI INTERROGARE

l’Assessore regionale all’Agricoltura

affinché riferisca

  • Se nella procedura di assegnazione degli aiuti di cui alla premessa è stato rispettato il dettato dell’art. 19, comma 1, della L.R. n. 40/1990;

  • Per mezzo di quale atto la Giunta regionale ha adottato i criteri e le modalità di ripartizione degli aiuti ed in quale data tale atto è stato pubblicato sul Buras;

  • Quante sono le manifestazioni di interesse recapitate all’Assessorato all’Agricoltura a seguito dell’avviso pubblico di cui sopra e come si è pervenuti alla selezione degli enti locali riconosciuti beneficiari degli aiuti;

  • Da quale soggetto e sulla base di quali criteri i beni immobili la cui acquisizione è oggetto degli aiuti sono stati classificati come dismessi;

  • Se esiste un elenco dei beni immobili dismessi rientranti nelle tipologie oggetto degli aiuti sull’intero territorio regionale;

  • Se risulta che i consigli comunali e provinciali dei Comuni e delle Province riconosciuti beneficiari degli aiuti abbiano deliberato l’acquisizione al patrimonio dei beni immobili oggetto degli aiuti stessi;

  • Se non ritiene che gli aiuti possano costituire aiuto di Stato nei confronti dei soggetti titolari dei beni immobili oggetto dell’alienazione e, in caso affermativo, quali misure la Giunta regionale intende adottare al fine di richiedere le necessarie autorizzazioni alla Commissione Europea;

  • Quali misure la Giunta regionale intende adottare al fine di annullare la Del. n. 62/16 del 2008 e di procedere all’approvazione del programma di intervento di cui all’art. 7, comma 5, della L.R. n. 3/2008 con i relativi criteri e modalità per la concessione degli aiuti, cui dare rilevanza pubblica ai sensi dell’art. 19, comma 1, della L.R. n. 40/1990 al fine di raccogliere le manifestazioni di interesse degli enti locali intenzionati a procedere con le acquisizioni.

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