“L’ex maggioranza di centrosinistra ha poco da esultare per il via libera alla parificazione del rendiconto 2006 da parte della Corte dei Conti”, dichiara il consigliere regionale di Alleanza Nazionale, Mario Diana, vicepresidente della Commissione Bilancio. “Al di là del dato tecnico rilevato dai magistrati contabili, restano irrisolti i problemi politici sollevati dal ricorso alla finanza creativa voluto dal governatore Renato Soru”.
“Il fatto che una parte del centrosinistra si sia schierata apertamente contro l’anticipazione delle entrate fiscali future, ripetute nei bilanci degli anni seguenti, e che proprio le divergenze su tale decisione siano tra le ragioni che hanno portato alle dimissioni dell’allora Assessore regionale alla Programmazione, Francesco Pigliaru, dimostra che la vicenda non si può dichiarare chiusa con un sospiro di sollievo una volta incassato il giudizio positivo della Corte dei Conti”, prosegue Diana. “Non si può infatti negare che la pratica dell’anticipazione, impegnando risorse delle annualità a venire, lasci agli esecutivi che governeranno la Regione nei prossimi anni una sorta di ‘sovranità limitata’ sul bilancio, su cui i debiti già maturati continueranno a gravare finché le anticipazioni non diventeranno moneta sonante. Il deficit regionale non viene affatto risanato, dal momento che i debiti che l’Amministrazione soffre oggi non possono essere materialmente pagati con risorse che arriveranno nel futuro. Pareggiare i numeri nella partita doppia della contabilità non comporta l’automatica soluzione del problema, che anzi così viene solamente occultato lasciando a chi verrà dopo l’attuale governatore il gravoso compito di risanare per davvero le casse della Regione, pagando i debiti con soldi veri anziché con entrate virtuali”.
“Infine”, conclude il consigliere, “resta il problema di capire come la Giunta ha effettuato le correzioni nel bilancio 2006 e se aveva il potere per farlo, essendo il bilancio una legge regionale e pertanto competenza esclusiva dell’organo legislativo, vale a dire il Consiglio regionale. Questo non è certo un aspetto che possa essere chiarito dai magistrati contabili, dal momento che non ricade nelle loro competenze, ma è necessario che si faccia piena luce sul perché sono state scavalcate le prerogative dell’Assemblea. Incassato il giudizio positivo di parificazione resta da dimostrare che le modifiche sono state apportate in modo legittimo: la partita del rendiconto 2006 è ancora tutta da giocare e non è detto che Soru oggi abbia davvero incassato una vittoria”.
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