“Le proteste che si stanno levando in questi giorni dagli ambienti universitari nei confronti della Regione sono pienamente sensate e condivisibili: nella ripartizione del fondo per le sedi universitarie decentrate, infatti, l’Amministrazione regionale ha praticato un taglio di quasi un milione di euro rispetto allo scorso anno”, denuncia il consigliere regionale di Alleanza Nazionale, Mario Diana.
“Nel 2007, su 8 milioni di euro stanziati in finanziaria, 6.130.000 sono andati a finanziare i corsi delle sedi universitarie decentrate”, spiega Diana. “Nel 2008, invece, su 6 milioni stanziati, per i corsi di laurea di Oristano, Nuoro, Olbia e Iglesias ci sono appena 5.140.000 euro. Il taglio, come si può vedere, è di 990.000 euro, più che sufficienti a motivare le proteste del mondo accademico. Davanti alla riduzione di 2 milioni di euro del fondo per le sedi universitarie decentrate, salvato soltanto grazie alla battaglia svolta in Consiglio regionale dall’opposizione, visto che il governatore Renato Soru voleva azzerarlo, non si capisce come si possa persistere nel sottrarre fondi a realtà accademiche radicate nel territorio per assegnarle all’Associazione per la Libera Università Nuorese e al consorzio Forgea International, dal momento che la prima organizza soltanto master post lauream e che il secondo si occupa della formazione di dirigenti e tecnici provenienti da paesi in via di sviluppo. Si tratta di due realtà che svolgono funzioni importanti e unanimemente riconosciute, ma che nulla hanno a che vedere con le finalità del fondo per le sedi universitarie decentrate. Tra l’altro, mentre esistono disposizioni di legge che impongono di dirottare all’Ailun una parte del fondo, il contributo concesso al Forgea è un’iniziativa della Giunta regionale, della quale non si sentiva certo la mancanza vista la riduzione delle risorse imposta dalla finanziaria”.
“Il fatto che l’esecutivo non abbia mosso un dito per cercare di individuare altre risorse con cui integrare quelle andate perse a favore di Ailun e Forgea dimostra quanto sia scarso l’interesse della giunta Soru nei confronti dell’università diffusa e, più in generale, delle esigenze delle zone interne della Sardegna, che il governatore vorrebbe abbandonate al degrado e allo spopolamento”, conclude il consigliere. “Per questo è necessario dare battaglia, affinché la Giunta si impegni a individuare altre risorse per recuperare il milione di euro tagliato alle sedi universitarie decentrate, già gravate dai tagli patiti negli anni passati e oggi a rischio di chiusura per l’impossibilità a garantire la copertura dei costi di funzionamento e dell’attività didattica”.
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