«La Provincia Olbia-Tempio risulta essere indenne dalla presenza del virus della Blue Tongue (BTV 8), per questo motivo è necessario rivedere la politica di vaccinazione e collegarla alla movimentazione degli animali da allevamento».
A chiederlo, con una interrogazione all’assessore Antonello Liori, sono i consiglieri regionali del PdL Renato Lai e Mario Diana.
«Dall’analisi epidemiologica - sostengono Lai e Diana - risulta che la provincia di Olbia-Tempio è assimilabile alle zone indenni in quanto, pur essendo state riscontrate sporadiche sieroconversioni per il BTV 8, non è stata mai evidenziata la presenza del virus, né sono stati identificati focolai di malattia».
«Per questo motivo occorre rivedere la politica di vaccinazione per il comparto bovino - proseguono i consiglieri del PdL - ridefinendo quanto previsto dal decreto assessoriale del 17 febbraio scorso che dispone la vaccinazione obbligatoria contro la BTV 8 per tutti gli animali della specie ovina e bovina allevati nella Provincia di Olbia-Tempio».
«Infatti - proseguono - gli allevatori hanno accolto con disagio e scarso spirito di collaborazione l’estensione, indistinta, della vaccinazione a tutti i capi bovini, dichiarandosi favorevoli e disponibili alla vaccinazione dei capi in compravendita».
«Per questo motivo, occorre tener conto anche della circolare del ministero della Salute n. 10317 del primo giugno scorso il quale dispone - concludono Lai e Diana - che la movimentazione sia libera in tutto il territorio nazionale per gli animali provenienti da zone indenni, che il periodo di restrizione postvaccinale sia ridotto da 60 a 30 giorni e che l’ambito territoriale per l’esecuzione dei controlli clinici e sierologici sia limitato alle aziende ubicate entro i 4 chilometri intorno all’azienda coinvolta».
I due esponenti politici, chiedono che l’assessorato regionale della Sanità avvii interventi di indagine epidemiologica e di laboratorio per ridefinire la situazione della circolazione virale BTV 8 per la Provincia di Olbia Tempio, al fine di attestarne la qualifica sanitaria di zona indenne; che la Regione elabori adeguati accordi interregionali che consentano la movimentazione dei bovini da ristallo destinati agli allevamenti da ingrasso della penisola con procedure agevoli e non onerose e limitare l’obbligo di vaccinazione ai soli capi destinati alla movimentazione.
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