“Con la firma del decreto di Valutazione di Impatto Ambientale da parte del Ministro dell’Ambiente, Stefania Prestigiacomo, che sblocca la riconversione dei gruppi a olio combustibile della centrale elettrica di Fiume Santo, si apre la possibilità di posizionare un tassello di fondamentale importanza per il rilancio dello sviluppo industriale della Sardegna”, dichiara il capogruppo del Popolo Della Libertà in Consiglio regionale, Mario Diana.
“Il via libera alla realizzazione della centrale a carbone consentirà di far ripartire l’occupazione in un territorio fortemente gravato dalla crisi industriale che investe l’Isola”, prosegue Diana, “dapprima nella costruzione del nuovo impianto e successivamente con la sua attivazione. Non solo, perché si rafforzerà la produzione energetica a vantaggio degli stabilimenti industriali sardi ed in particolare delle cosiddette ‘industrie energivore’ e sarà garantita una maggiore tutela dell’ambiente rispetto a quanto avviene oggi con la centrale a olio combustibile”.
“L’impegno del ministro Prestigiacomo per lo sblocco della Valutazione di Impatto Ambientale si aggiunge all’accordo per il salvataggio dello stabilimento petrolchimico di Porto Torres”, conclude Diana, “nella strategia più generale dei governi nazionale e regionale di centrodestra per il rilancio dell’industria in Sardegna ed in particolare nel polo turritano. Sono certo che le energie che stiamo profondendo nell’affrontare questi problemi avranno ricadute significative sull’economia isolana, contribuendo alla ripresa occupazionale e al rilancio dei settori produttivi”.
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