giovedì, luglio 09, 2009

Porto Torres, Soru spieghi ai sardi le ragioni dei suoi fallimenti

Dispiace vedere il clima di unità che si è riusciti a creare ieri con la riunione straordinaria della Giunta regionale a Roma minacciato dai soliti tentativi di strumentalizzazione di chi non riesce a fare a meno di vivere la propria vita pubblica in un regime da campagna elettorale permanente”, dichiara il capogruppo del Popolo Della Libertà in Consiglio regionale, Mario Diana, in replica alle accuse mosse dall’ex governatore, Renato Soru, agli indirizzi del Presidente della Regione in carica, Ugo Cappellacci, per la chiusura dello stabilimento Enichem di Porto Torres.

“L’impegno che il presidente Cappellacci si è assunto, di mettersi alla guida della vertenza per il salvataggio della chimica in Sardegna con l’appoggio di tutte le parti politiche e sociali e di portare le loro istanze con la massima fermezza nel confronto con il Governo nazionale previsto per il 17 luglio sono dati di fatto indiscutibili”, prosegue Diana. “E’ Soru, semmai, a dovere delle spiegazioni ai sardi, in particolare per quanto riguarda la crisi del comparto chimico e soprattutto la chiusura dello stabilimento di Porto Torres. La strategia di dismissione dell’Eni, infatti, è iniziata con la chiusura della linea fenolo-cumene, quando la Sardegna era governata dal centrosinistra. E’ giunto allora il momento che Soru, all’epoca governatore, spieghi ai sardi com’è possibile che, nonostante l’impegno che sostiene di aver profuso, non sia riuscito neanche minimamente nell’intento di salvare lo stabilimento, limitandosi a scaricare cinicamente il problema, e con esso le responsabilità, su chi è stato chiamato dagli elettori a prendere il suo posto”.

“Non sarebbe male se Soru scegliesse di rendere le sue spiegazioni nel luogo deputato per farlo”, conclude il capogruppo, “cioè in Consiglio regionale. Restiamo pertanto in attesa che l’ex governatore voglia concederci l’onore di partecipare, una volta tanto, ai lavori consiliari per sentire dalla sua viva voce quali sono, secondo lui, le ragioni della crisi industriale che investe la Sardegna e quali le sue proposte per risolverla”.

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