“Il pronunciamento dell’avvocatura della Corte di Giustizia europea rappresenta l’ennesimo successo per la giunta Cappellacci e per la maggioranza di centrodestra”, dichiara il capogruppo del Popolo Della Libertà in Consiglio regionale, Mario Diana, commentando il parere reso dai magistrati comunitari alla Corte Costituzionale, che ha chiesto il loro pronunciamento nell’esame del ricorso del Governo per la presunta incostituzionalità dell’imposta regionale su yacht e aerei privati.
“La decisione di abrogare le tasse con la legge finanziaria per il 2009”, prosegue Diana, “ha anticipato la cassazione da parte della Consulta, che appare ormai pressoché scontata, dell’ultima rimasta in piedi dopo la sentenza dello scorso anno. A differenza di quanto accaduto con le imposte sulle seconde case e sulle plusvalenze immobiliari, per cui si è dovuto attendere l’esito dei ricorsi prima che la Regione intervenisse, in questo caso il centrodestra ha ottemperato di propria iniziativa, cosciente che l’imposizione dei nuovi tributi era chiaramente illegittima, oltre che dannosa per l’immagine e per l’economia della Sardegna”.
“Il parere dell’avvocatura europea dimostra quanto abbiamo sempre sostenuto”, conclude il capogruppo, “cioè che la decisione della giunta Soru e della sua maggioranza di centrosinistra di imporre le tasse sul lusso era temeraria e strumentale, votata unicamente alla ricerca di un facile ritorno di immagine in una fetta ben precisa dell’elettorato. Ciò non ha nulla a che vedere con gli interessi della totalità dei sardi, che per fortuna sono debitamente tutelati dalla magistratura e da chi, al governo dell’Isola, predilige le decisioni responsabili alle trovate istrioniche da campagna elettorale permanente”.
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