La Giunta regionale intervenga per sanare le presunte numerose illegittimità commesse dall’Azienda Sanitaria Locale n. 8 di Cagliari nell’istituzione del Dipartimento di Prevenzione e nelle nomine dei dirigenti. Lo chiede il capogruppo del Popolo Della Libertà in Consiglio regionale, Mario Diana, in un’interrogazione all’Assessore regionale alla Sanità, Antonello Liori.
Il Dipartimento è stato istituito nel gennaio del 2007 e la sua direzione è stata affidata a titolo provvisorio alla dott.ssa Silvana Tilocca, nonostante questa non fosse né direttore di una struttura complessa, né referente di una struttura semplice. Nell’agosto del 2008, “con singolare solerzia”, sottolinea Diana nell’interrogazione, la struttura semplice Medicina Legale è stata trasferita dalla struttura complessa Servizio Igiene e Sanità Pubblica, da cui proveniva la dott.ssa Tilocca, al Dipartimento di Prevenzione, mentre non è stato fatto altrettanto per l’altra struttura complessa Servizio Igiene Edilizia, Urbanistica e degli Ambienti Confinati, sebbene l’Atto Aziendale in corso di approvazione prevedesse il trasferimento di entrambe.
Nel maggio del 2008 è stata poi istituita la struttura semplice Salute e Ambiente, di cui è stata nominata referente la dott.ssa Maria Grazia Serra (che però proveniva da una diversa linea di attività, vale a dire il Servizio Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro della Asl n. 3 di Nuoro). Nonostante l’istituzione della nuova struttura, non si è proceduto con il trasferimento del Servizio Igiene Edilizia, che sarebbe dovuto passare al Servizio Igiene Pubblica con alcune funzioni trasferite alla struttura Salute e Ambiente.
Con l’approvazione dell’Atto Aziendale, avvenuta nel dicembre del 2008, all’interno del Dipartimento di Prevenzione è stata istituita la struttura complessa Promozione della Salute (“con pochi precedenti nazionali, tra cui la Provincia di Udine da cui proveniva il prestigiosissimo allora direttore generale della Asl”, Gino Gumirato). Al concorso per la direzione della struttura complessa hanno partecipato in due: la dott.ssa Tilocca e la dott.ssa Teresa Gorgoni, sua subalterna nel Dipartimento. La commissione esaminatrice era composta dal dott. Giorgio Sorrentino che, in qualità di direttore sanitario dell’Azienda, ha partecipato all’approvazione della delibera con cui è stata affidata alla dott.ssa Tilocca la direzione del Dipartimento, dal dott. Salvatore Sarritzu, direttore del Servizio Igiene Edilizia e dunque sottoposto alla dott.ssa Tilocca, e dal dott. Antonello Frailis, in forze alla Asl n. 6 di Sanluri e sottoposto a controlli di valutazione da parte di una commissione di cui faceva parte la stessa dott.ssa Tilocca.
Vincendo il concorso per la direzione della struttura complessa Promozione della Salute, la dott.ssa Tilocca ha automaticamente acquisito i titoli necessari per la nomina a direttore del Dipartimento. A cose fatte, nello scorso luglio, è stato completato il trasferimento del Servizio Igiene Edilizia, il cui direttore è stato ricollocato alla direzione dell’ospedale San Marcellino di Muravera con un extra che “non trova riscontro per nessun altro dirigente medico”: un rimborso per le spese di viaggio di 5 mila euro all’anno.
Per il capogruppo, la creazione delle nuove linee di attività “rappresenta un’indebita duplicazione con ingiustificato aggravio di spesa” e crea sovrapposizioni e confusione che minano il funzionamento del Dipartimento. L’operato di quest’ultimo finora si è caratterizzato per “il rigetto dei casi più ‘spinosi’”, come quelli del polo industriale di Sarroch e l’emergenza intossicazioni da mitili. Anche il coinvolgimento della Asl nel caso Ocean Med Fish dimostrerebbe “una condotta quantomeno distratta” da parte del Dipartimento. “Le innumerevoli circostanze elencate”, argomenta Diana, “non possono che trovare un’unica e coerente spiegazione nell’evidenza di un maldestro progetto articolato a tappe in cui ciascun passaggio risulta fondamentale per sanare a posteriori l’illegittimità di quello precedente”.
Diana chiede dunque all’assessore Liori se ritiene che le procedure che hanno accompagnato l’istituzione del Dipartimento di Prevenzione, della struttura complessa Promozione della Salute e della struttura semplice Salute e Ambiente sono avvenute in piena legittimità e trasparenza. Inoltre, il capogruppo chiede che la Giunta intervenga per sanare i problemi che si sono creati con la duplicazione di strutture con funzioni analoghe e con le nomine dei rispettivi dirigenti e che valuti l’opportunità di segnalare i fatti alle autorità competenti, in particolare per gli aspetti di natura contabile.
INTERROGAZIONE DIANA Mario, con richiesta di risposta scritta, sull’istituzione da parte della Asl n. 8 di Cagliari del Dipartimento di Prevenzione, sulla sua organizzazione e sulle relative nomine di direzione e referenza
Il sottoscritto,
PREMESSO che
Con deliberazione n. 9 del 10 gennaio 2007, in ottemperanza del Piano Regionale dei Servizi Sanitari, il direttore generale dell’Azienda Sanitaria Locale n. 8 di Cagliari ha istituito il Dipartimento di Prevenzione, non affidandone la direzione, come previsto dalle norme vigenti, ad uno dei direttori delle strutture complesse ad esso afferenti (tali in quanto vincitori di concorso pubblico), bensì, con una nomina a carattere provvisorio, alla dott.ssa Silvana Tilocca, la quale non risultava avere un incarico di direzione di struttura complessa, né di referente di una struttura semplice all’interno del Servizio Igiene e Sanità Pubblica (di seguito Sisp) cui era in carico all’epoca;
L’8 agosto 2008, con singolare solerzia, la struttura semplice Medicina Legale è stata trasferita dalla struttura complessa Sisp al Dipartimento di Prevenzione, mentre non è stato fatto altrettanto per la struttura complessa dipartimentale Servizio Igiene Edilizia, Urbanistica e degli Ambienti Confinati (di seguito Sieuac), per la quale l’Atto Aziendale in corso di approvazione prevedeva il passaggio alla struttura complessa Sisp;
Con deliberazione n. 583 del 13 maggio 2008 è stata istituita la struttura semplice Salute e Ambiente, posta direttamente in capo al Dipartimento di Prevenzione, e ne è stata nominata referente la dott.ssa Maria Grazia Serra, appartenente però ad una diversa linea di attività essendo proveniente dal Servizio Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro (di seguito Spresal) della Asl n. 3 di Nuoro, più precisamente dalla sede di Isili cui era stata appena trasferita da quella del capoluogo, ma non essendo stata assegnata, come dovuto, allo Spresal della Asl n. 8;
Alla struttura semplice Salute e Ambiente non sono state trasferite, come invece prevedeva l’Atto Aziendale, alcune linee di attività in carico al Sieuac, il quale ha continuato a restare operativo non venendo attuato il suo passaggio alla struttura complessa Sisp;
Con l’approvazione dell’Atto Aziendale, avvenuta con deliberazione n. 1672 del 12 dicembre 2008, è stata istituita all’interno del Dipartimento di Prevenzione la nuova struttura complessa Promozione della Salute (con pochi precedenti nazionali, tra cui la Provincia di Udine da cui proveniva il prestigiosissimo allora direttore generale della Asl n. 8), per la cui direzione è stato bandito il concorso pubblico ma senza pubblicità sul Buras e attraverso gli usuali canali informativi;
Se, nel frattempo, si fosse proceduto al trasferimento delle attività del Sieuac, il suo direttore, dott. Salvatore Sarritzu, sarebbe rimasto privo di incarico, il che avrebbe potuto e dovuto consentire l’attribuzione a quest’ultimo della direzione della nuova struttura complessa in assenza di concorso;
Al concorso per la direzione della struttura complessa Promozione della Salute, nel quale era previsto quale titolo preferenziale l’attività ambulatoriale rivolta agli immigrati (istituita nel frattempo dal Dipartimento di Prevenzione ed affidata dalla dott.ssa Tilocca a se medesima), hanno partecipato due candidati: uno era la stessa dott.ssa Tilocca, l’altro era la dott.ssa Teresa Gorgoni, sua subalterna nel Dipartimento; suggestiva la composizione della commissione esaminatrice, di cui facevano parte:
a) dott. Giorgio Sorrentino, direttore sanitario della Asl n. 8, corresponsabile dell’assegnazione dell’incarico di direzione del Dipartimento di Prevenzione ad un soggetto privo dei titoli necessari, del mancato passaggio del Sieuac al Sisp e di tutti gli altri atti e procedimenti citati, compreso quello concorsuale;
b) dott. Salvatore Sarritzu, direttore del Sieuac, ancora operante per la perdurante inapplicazione dell’Atto Aziendale e pertanto funzionalmente sottoposto alla dott.ssa Tilocca, candidata al concorso;
c) dott. Antonello Frailis, direttore del Sisp della Asl n. 6 di Sanluri, soggetto a valutazioni di merito per i rinnovi di incarico da parte di una commissione avente tra i suoi componenti la stessa dott.ssa Tilocca (si aggiunge incidentalmente che, con deliberazione n. 1776 del 23 dicembre 2008, alla moglie del dott. Frailis è stato conferito l’incarico di responsabile di struttura semplice presso il Servizio Farmaceutico della Asl n. 8);
Vincendo il concorso per la direzione della struttura complessa Prevenzione della Salute ed acquisendo così il titolo di direttore di struttura complessa, attribuitole con deliberazione n. 1672 del 12 dicembre 2008, la dott.ssa Tilocca ha ottenuto anche la legittimazione per la nomina a direttore del Dipartimento di Prevenzione, come già segnalato dall’interrogante in una precedente interrogazione presentata il 18 aprile 2007;
Il 17 luglio 2009 si è completato il trasferimento del Sieuac al Sisp, con un incoerente ritardo di un anno rispetto al distacco della struttura semplice Medicina Legale;
Con il passaggio del Sieuac al Sisp ha avuto luogo anche il trasferimento di alcune linee di attività del Sieuac alla struttura semplice Salute e Ambiente;
Al direttore dell’ex Sieuac, dott. Sarritzu, è stata assegnata la direzione dell’ospedale San Marcellino di Muravera, con una particolarità che non trova riscontro per nessun altro dirigente medico: un surplus in busta paga di Euro 5.000 annui, a titolo di rimborso spese per il raggiungimento, due volte alla settimana, della nuova sede di lavoro;
CONSIDERATO che
La creazione delle due nuove linee di attività, la struttura complessa Promozione della Salute e la struttura semplice Salute e Ambiente, direttamente in carico al Dipartimento di Prevenzione, rappresenta un’indebita duplicazione con ingiustificato aggravio di spesa, poiché tali competenze erano previste per i servizi dipartimentali già esistenti e poiché la stessa istituzione del Dipartimento era finalizzata a programmare e coordinare l’attività degli stessi servizi e a sanare gli eventuali vuoti operativi che necessitavano di un approccio multidisciplinare;
Quanto sopra è dimostrato anche dal fatto che gli operatori assegnati alle due nuove linee di attività dipartimentali non sono nuove professionalità provenienti da altri ambiti operativi ma operatori degli stessi servizi dipartimentali;
Gli imprecisati ambiti di competenza delle due nuove strutture determinano sovrapposizioni e conseguente confusione con gli altri servizi dipartimentali, con i quali non si è mai avuta una chiara ed efficace interazione;
CONSIDERATO INOLTRE che
L’azione del Dipartimento nell’affrontare le problematiche a valenza multidisciplinare di sua competenza si sta caratterizzando per la presa in carico di quanto evidentemente gradito ed il rigetto dei casi più ‘spinosi’ quali le problematiche legate alle sedi industriali ad alto impatto ambientale come il polo di Sarroch e quelle legate all’amianto e al relativo registro dei lavoratori ex esposti o l’emergenza intossicazione da mitili;
E’ da attribuire al Dipartimento di Prevenzione anche l’assenza di supervisione e vigilanza sui servizi, come nel cosiddetto ‘caso Ocean Med Fish’, vicenda nella quale l’assenza di replica alle motivazioni quantomeno suggestive addotte dal Servizio Veterinario attestano con imbarazzo una condotta quantomeno distratta da parte del Dipartimento;
VALUTATO che
Le innumerevoli circostanze testé elencate non possono che trovare un’unica e coerente spiegazione nell’evidenza di un maldestro progetto articolato a tappe in cui ciascun passaggio risulta fondamentale per sanare a posteriori l’illegittimità di quello precedente;
CHIEDE DI INTERROGARE
l’Assessore regionale alla sanità
affinché riferisca
Se ritiene che le procedure di nomina che hanno accompagnato l’istituzione del Dipartimento di Prevenzione, della struttura complessa Promozione della Salute e della struttura semplice Salute e Ambiente da parte della Asl n. 8 siano caratterizzate dai requisiti di legittimità e trasparenza richiesti per le nomine all’interno di un ente pubblico istituzionale;
Quali misure la Giunta regionale intende adottare al fine di sanare l’equivoco operativo creatosi con l’attivazione delle due nuove linee di attività, la struttura complessa Promozione della Salute e la struttura semplice Salute e Ambiente, e di annullare le nomine rispettivamente del direttore e del referente, ricollocando gli stessi nelle originarie linee di attività con le originarie qualifiche;
Quali misure la Giunta regionale intende adottare al fine di valutare l’opportunità di segnalare quanto accaduto alle autorità competenti, in particolare per quanto riguarda gli aspetti di natura contabile.
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