sabato, settembre 12, 2009

Asl commissariate per colpa della lottizzazione del centrosinistra

Prima di lanciare accuse di lottizzazione e di ritorno alla più becera partitocrazia, l’on. Bruno farebbe bene a rileggere gli articoli che uscivano sui quotidiani sardi nella passata legislatura, ogni qual volta la Giunta regionale presieduta da Renato Soru nominava il direttore generale di qualche Azienda sanitaria locale”, dichiara il capogruppo del Popolo Della Libertà in Consiglio regionale, Mario Diana, in replica al comunicato stampa del capogruppo del Partito Democratico, Mario Bruno, sul commissariamento delle Asl.

“Chi segue costantemente le vicende della politica isolana ricorda benissimo i lunghi tira e molla tra le correnti del Pd e tra quest’ultimo e gli alleati, e i malumori di chi, di volta in volta, restava a bocca asciutta”, sottolinea Diana. “La differenza è che allora si trattava di nominare dei direttori generali, per i quali la legge prevede una comparazione tra curricula da effettuarsi secondo criteri di obiettività e trasparenza per individuare i candidati con i migliori requisiti professionali, cosa che nella scorsa legislatura non si è mai fatta. Questa volta si stanno nominando dei commissari, che in quanto tali sono delegati della Giunta regionale con l’incarico politico di risanare il disastro finanziario lasciato dai manager del centrosinistra e garantire ai cittadini un’assistenza decente, cosa che evidentemente i direttori generali uscenti non sono stati capaci di fare”.

“Anche per quanto riguarda gli ‘appetiti di amici e sodali’, l’on. Bruno parla di un film già visto: come non ricordare la pletora di consulenti e presunti esperti a vario titolo, in massima parte continentali con interessi economici legati a quelli dell’allora Assessore alla Sanità, Nerina Dirindin, abbondantemente remunerata dai direttori generali del centrosinistra?”, conclude il capogruppo. “Insomma, chi, come l’on. Bruno, ha svolto un ruolo di primo piano nel sistema di spartizione del potere che ha caratterizzato l’era Soru non può certo permettersi di dare delle lezioni a noi che stiamo cercando di rimediare ai danni che quel sistema ha causato alla sanità sarda”.

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