“Il centrodestra si è stufato della dose quotidiana di insulti, di attacchi, di accuse senza capo né coda che ci viene propinata dall’aspirante segretario del Partito Democratico sardo, Francesca Barracciu”, dichiara il capogruppo del Popolo Della Libertà in Consiglio regionale, Mario Diana, in replica al comunicato stampa diramato nella serata di ieri dalla consigliera regionale Francesca Barracciu. “Da quando si sono aperti i giochi per la segreteria regionale del Pd, non passa giorno senza che l’on. Barracciu senta il bisogno di esternare su qualsiasi argomento, finendo immancabilmente per dare la proverbiale zappa sui piedi suoi e del suo partito”.
“Gli insulti rivolti al Presidente della Regione, Ugo Cappellacci, li rispediamo al mittente con la considerazione che meritano. Ci limitiamo a ricordare”, sottolinea Diana, “quali grandi risultati hanno portato alla Sardegna l’amicizia del Governo guidato da Romano Prodi ed i grandi moti di protesta di cui si è reso protagonista Soru ad uso e consumo, fortunatamente vani, della propria immagine elettorale. Dei gloriosi risultati citati dall’on. Barracciu non ce ne risulta neppure uno. Al vertice italo-algerino di Alghero, mentre l’allora governatore, auto-invitatosi, faceva tappezzeria, Prodi siglò con il Governo algerino un passaggio intermedio per la realizzazione del gasdotto Galsi, progetto nato grazie al governo regionale di centrodestra della dodicesima legislatura e che sarà portato a termine grazie all’impegno dell’attuale governo regionale, sempre di centrodestra, mentre Soru non ha saputo far altro che osteggiarlo in campagna elettorale e poi cercare di cavalcarlo per prendersene i meriti, senza riuscirci”.
“Sull’industria e l’energia”, prosegue il capogruppo, “verrebbe da stendere un velo pietoso, se solo l’on. Barracciu non avesse passato il segno. Per quanto riguarda la prima, il centrodestra è impegnato a ricostruire il tessuto produttivo sulle macerie lasciate dal centrosinistra che lo ha preceduto al governo della Regione. La giunta Cappellacci sta riuscendo a scongiurare la chiusura degli stabilimenti entrati in crisi durante l’era Soru, ma questo l’on. Barracciu fa finta di non vederlo. Quanto alle politiche energetiche, non ci pare che la norma sul Virtual Power Plant che ridurrà i costi per le industrie energivore sia stata approvata con Soru ancora in carica, o che l’ex governatore abbia avuto un qualche ruolo nella sua approvazione. In tutto questo disastro, l’on. Barracciu era ben presente, in qualità di consigliera regionale che diligentemente alzava e abbassava la mano a richiesta del suo leader, senza discutere e senza pensare. Lo stesso che è riuscita a fare anche da segretaria regionale del Pd, carica che ha già ricoperto e per la quale ancora oggi è ricordata, non soltanto dagli avversari ma anche dai compagni. Per quanto riguarda il Piano Casa, qual è la posizione dell’on. Barracciu, quella del Pd o quella del suo capocorrente Soru, che non ci pare essere in linea con quella del partito?”.
“Anziché sparare a zero sul centrodestra senza rendersi conto che le sue armi sono caricate a salve e non possono nuocere a nessuno, l’on. Barracciu farebbe bene ad incentrare la sua campagna elettorale sul cercare di spiegare ad iscritti ed elettori del Pd perché il centrosinistra ha perso le elezioni regionali e cosa propone per evitare di ripetere nuovamente gli stessi errori”, conclude Diana. “Difficilmente, però, lo farà: rischierebbe di svelare quale ruolo e quanta responsabilità ella stessa ha avuto sul tracollo elettorale del suo partito, cui i sardi hanno voltato le spalle in massa ed il cui consenso non sarà certo riconquistato con esternazioni tanto fastidiose e inconsistenti”.
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