venerdì, maggio 18, 2007

Discussione generale sull’art. 20 della legge finanziaria – Sintesi dell’intervento dell’on. Diana

Non sarò tenero con lei, assessore Foddis. Non posso esserlo dal punto di vista politico perché questo articolo non fa altro che dimostrare l’inconsistente capacità che la Giunta ha avuto fin dall’inizio di mettere mano ai problemi del comparto agricolo. L’articolo non ci dà nessuna possibilità di capire quale attenzione possa avere questa maggioranza nei confronti dell’agricoltura. C’è un’attenzione particolare ed è quella nei confronti della cooperazione. Certo l’Assessore risente della sua appartenenza a un comparto che lo ha visto a lungo protagonista, ma si è dimenticato che le sue origini sono nel mondo dell’impresa.

L’articolo è infarcito di interventi che non risolvono i problemi atavici dell’agricoltura ma cercano solo di dare sollievo al mondo della cooperazione, per giunta peggiorando la situazione. Lei, Assessore, è stato bravissimo a guidare una delle più grandi cooperative del Mediterraneo, ma oggi risente ancora di questo. La 3A di Arborea è una grande realtà, la più grande nelle filiere agroalimentari della Sardegna, e rischia di scomparire se non si mette mano all’intero comparto. La 3A si è appropriata in esclusiva del comparto del latte bovino, mettendo in difficoltà soprattutto chi già vi operava.

La crisi che attanaglia la 3A è evidente. La superproduzione, l’inquinamento, il prezzo del latte, mettono a rischio quello che era il fiore all’occhiello dell’agricoltura sarda. Ci risulta che la 3A stia vendendo sotto costo milioni di litri di latte. Se fosse vero, sarebbe un danno grossissimo e non troverebbero giustificazione le risorse che la Regione, usando tutti gli strumenti che ha a disposizione, le sta concedendo. La crisi esiste e coinvolge anche il comparto ovicaprino. Gli industriali sono accusati di guadagnare troppo e le cooperative si lamentano perché guadagnano troppo poco. Ci deve essere qualcosa che non va, perché il prodotto è lo stesso. Non si capisce perché ci sia necessità di intervenire con disparità in un comparto piuttosto che in un altro.

Per troppo tempo ci siamo vestiti dei nostri cinquemila anni di storia. Oggi non vediamo uno sbocco per il mondo agricolo. L’agricoltura scende in piazza e in questa finanziaria non si danno risposte. Il Piano di sviluppo rurale è ancora da venire, nel Programma regionale di sviluppo mancano le schede illustrative, quindi non avremo la possibilità di decidere proprio un bel niente. Credo si stia manifestando un grande fallimento.

Ho l’obbligo di dire queste cose, perché sono un consigliere regionale, perché rappresento il mio territorio e perché ho a cuore la realtà di Arborea, che sta andando a carte quarantotto a causa di una pessima gestione del prodotto primario. Assessore, lei sa benissimo che la 3A è in superproduzione, che è costretta a ritirare il latte dal mercato e che c’è anche una quota che, per evitare le multe dell’Unione europea, i produttori non conferiscono alla cooperativa e non si sa quale fine faccia. Molto meglio sarebbe fare una programmazione seria, stabilire delle quote di produzione e un quantitativo massimo di capi che il comparto può sopportare, piuttosto che rischiare il collasso di tutte le aziende agricole di Arborea.

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