giovedì, ottobre 02, 2008

Archeologia Subacquea, che fine hanno fatto i 6 milioni della finanziaria?

Utilizzare una parte dei 6 milioni di euro stanziati dalla finanziaria regionale a favore delle sedi universitarie decentrate per mantenere in funzione e potenziare il corso di laurea in Archeologia Subacquea dell’Università di Sassari, che si tiene nella sede gemmata di Oristano. E’ la proposta del consigliere regionale di Alleanza Nazionale, Mario Diana, il quale, in seguito alle preoccupazioni espresse dal preside di Lettere e Filosofia dell’ateneo turritano sul rischio che non ci siano risorse sufficienti per mantenere in vita il corso, ha presentato un’interrogazione all’Assessore regionale alla Pubblica Istruzione, Maria Antonietta Mongiu.

Diana ricorda lo stanziamento previsto nella finanziaria 2008, che la Giunta, secondo quanto prevede la norma, avrebbe dovuto ripartire in modo da assicurare la continuità dei corsi già avviati. L’esecutivo, inoltre, avrebbe dovuto sottoscrivere entro novanta giorni dall’approvazione un’intesa con le Università di Cagliari e Sassari per la razionalizzazione dell’offerta formativa. Nulla di tutto ciò è stato fatto. Nei giorni scorsi, il preside della facoltà cui fa capo il corso di Archeologia Subacquea ha espresso sugli organi di stampa la sua preoccupazione per il destino dell’unico corso del genere in Italia, che attrae studenti da tutta la Sardegna e dal continente, come dimostrano le pressanti richieste di riapertura delle immatricolazioni, sospese fino all’anno accademico 2010-2011. Inoltre, per il corso è stato attivato un processo autovalutazione e di valutazione da parte della Conferenza dei Rettori delle Università Italiane, che si concluderà questo mese.

Nell’interrogazione, il consigliere ricorda che il corso di Archeologia Subacquea è fortemente integrato con le Forze dell’Ordine, con il Corpo Forestale e con le Capitanerie di Porto per la sua funzione di formazione nella difesa del patrimonio culturale sommerso. Il corso risponde ai criteri relativi ai parchi sommersi, sull’esempio dei percorsi archeologici subacquei istituiti in Sicilia dalla Soprintendenza Archeologica del Mare, la quale ha espresso interesse a stabilire un rapporto strutturale con il corso di Archeologia Subacquea. Inoltre, il corso di laurea è fortemente integrato con l’imprenditoria privata del settore (diving, escursionismo costiero e subacqueo, ecc.). Il bilancio del corso è estremamente positivo anche nel campo della ricerca, come dimostrano i convegni nazionali ed internazionali che si sono tenuti ad Oristano, la partecipazione dei docenti a congressi nazionali ed internazionali e la pubblicazione, per le Edizioni Carocci di Roma, della collana di studi Tharros Felix, diffusa a livello nazionale ed internazionale. Infine, gli studenti del corso sono stati protagonisti di attività didattiche e di ricerca nell’area dell’antico porto di Tharros, individuato nel bacino lagunare di Mistras nel territorio del Comune di Cabras, il quale ha avuto grande risalto grazie ai servizi andati in onda sui telegiornali delle reti Rai nazionali e su Rai International.

Diana chiede dunque all’assessore Mongiu “per quali ragioni la Giunta regionale non ha ancora provveduto alla ripartizione del fondo per le sedi universitarie decentrate”, “per quali ragioni la Giunta regionale non ha ancora conseguito l’intesa con le Università di Cagliari e Sassari per la razionalizzazione dell’offerta universitaria” e cosa la Giunta intende fare per “mantenere e potenziare il corso di laurea in Archeologia Subacquea”.



INTERROGAZIONE DIANA, con richiesta di risposta scritta, sulla necessità di un intervento della Regione per il mantenimento ed il potenziamento del corso di laurea in Archeologia Subacquea dell’Università di Sassari, con sede ad Oristano


Il sottoscritto,

PREMESSO che

  • L’art. 4, comma 1, lettera c) della L.R. 5 marzo 2008, n. 3 (Legge finanziaria regionale per il 2008), ha fissato in Euro 6.000.000 la dotazione finanziaria del fondo a favore delle sedi universitarie decentrate;

  • Alla ripartizione di tale fondo avrebbe dovuto provvedere la Giunta regionale, su proposta dell’Assessore alla Pubblica Istruzione, “in modo da assicurare la prosecuzione e il completamento dei corsi già avviati”;

  • Inoltre, entro novanta giorni dall’approvazione della legge di cui sopra, la Giunta regionale, sentita la Commissione consiliare competente e previa convocazione di una conferenza di servizi, avrebbe dovuto sottoscrivere un’intesa con le Università di Cagliari e Sassari diretta alla razionalizzazione dell’offerta formativa del sistema universitario della Sardegna, ivi compreso quello dei corsi decentrati;


CONSIDERATO che

  • La Giunta regionale non ha ancora provveduto alla ripartizione del fondo per le sedi universitarie decentrate, pur essendo ormai giunti all’ultimo trimestre dell’anno 2008;

  • Non soltanto la Giunta regionale non ha sottoscritto l’intesa con le Università di Cagliari e Sassari diretta alla razionalizzazione dell’offerta formativa entro novanta giorni dall’approvazione della legge finanziaria, vale a dire entro il 3 giugno u.s., ma ha lasciato trascorrere oltre duecento giorni dall’entrata in vigore della legge senza giungere a tale intesa;


APPRESO che

  • Il preside della facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Sassari ha espresso attraverso gli organi di informazione viva preoccupazione per le sorti dell’unico corso di laurea in Archeologia Subacquea esistente in Italia, istituito dalla stessa facoltà presso la sede gemmata di Oristano;

  • Tale corso ha attratto studenti non soltanto dalla Sardegna ma anche dal continente e continua ad essere richiesta la riapertura delle immatricolazioni, sospese fino all’anno accademico 2010-2011;

  • Per il corso di laurea in Archeologia Subacquea è stato attivato un processo di autovalutazione e di valutazione da parte di docenti universitari nominati dalla Conferenza dei Rettori delle Università Italiane, che si concluderà nel mese corrente;


SOTTOLINEATO che

  • Il corso di laurea in Archeologia Subacquea è fortemente integrato con le Forze dell’Ordine statali, con il Corpo Forestale e di Vigilanza Ambientale della Regione e con le Capitanerie di Porto, assicurando alti livelli di formazione nella difesa del patrimonio culturale sommerso;

  • Il corso di laurea in Archeologia Subacquea è fortemente integrato con l’imprenditoria privata di settore (diving, escursionismo costiero e subacqueo, ecc.) ed appare coerente con gli obiettivi relativi ai parchi sommersi, con particolare riferimento alle aree marine protette ed ai parchi nazionali, sull’esempio dei percorsi archeologici subacquei istituiti in Sicilia dalla Soprintendenza Archeologica del Mare, il cui responsabile, in un incontro tenutosi di recente ad Oristano, ha espresso interesse a stabilire un rapporto strutturale con il corso di laurea in Archeologia Subacquea;

  • Il corso di laurea in Archeologia Subacquea presenta un bilancio estremamente positivo anche nel campo della ricerca scientifica, come dimostrano l’organizzazione ad Oristano di convegni internazionali sull’argomento, la partecipazione dei docenti a congressi nazionali ed internazionali e la pubblicazione di una collana di studi di archeologia subacquea, dal titolo Tharros Felix, giunta al terzo volume, per le Edizioni Carocci di Roma, che ne curano la diffusione nazionale ed internazionale;

  • Gli allievi del corso di laurea in Archeologia Subacquea sono stati protagonisti di attività didattiche e di ricerca scientifica, in collaborazione con la Soprintendenza per i Beni Archeologici della Sardegna e in sintonia con le ricerche condotte dall’Università di Cagliari, nell’area dell’antico porto di Tharros, individuato nel bacino lagunare di Mistras nel territorio del Comune di Cabras, il quale ha riscosso l’interesse dei mezzi di informazione nazionali, come dimostra il servizio sulla scoperta del porto trasmesso dalle reti Rai nazionali nei loro telegiornali e da Rai International;


CHIEDE DI INTERROGARE
l’Assessore regionale alla Pubblica Istruzione
affinché riferisca

  • Per quali ragioni la Giunta regionale non ha ancora provveduto alla ripartizione del fondo per le sedi universitarie decentrate;

  • Per quali ragioni la Giunta regionale non ha ancora conseguito l’intesa con le Università di Cagliari e Sassari per la razionalizzazione dell’offerta universitaria;

  • Quali misure la Giunta regionale intende adottare al fine di mantenere e potenziare il corso di laurea in Archeologia Subacquea dell’Università di Sassari, presso la sede gemmata di Oristano.

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