mercoledì, gennaio 28, 2009

Energia, le bugie dell’inquinatore Soru

Sono solo bugie quelle dette dall’ex governatore Renato Soru nella conferenza stampa di ieri pomeriggio: non soltanto la sua Giunta ha fatto tutto il possibile per impedire lo sviluppo delle energie rinnovabili in Sardegna, ma ha addirittura perso alcune cause amministrative per colpa delle sue politiche energetiche che non rispettano i dettami del Protocollo di Kyoto”, dichiara il consigliere regionale di Alleanza Nazionale, Mario Diana. “Se Soru si è dimenticato le eclatanti azioni dimostrative con cui i militanti di Greenpeace hanno denunciato le politiche energetiche del suo esecutivo, tutte orientate sul carbone e sul rifiuto dell’energia eolica, c’è chi non dimentica affatto le sentenze che hanno affossato i tentativi di ostacolare la produzione di energia eolica e fotovoltaica nell’Isola per favorire la nascita di monopoli più o meno occulti”.

“Tra l’agosto e il novembre del 2008, infatti”, ricorda Diana, “due diverse sentenze dei Tar del Lazio e della Sardegna hanno bocciato le politiche della giunta Soru in materia di energia eolica e fotovoltaica. La prima ha riconosciuto l’illegittimità dell’accordo stipulato tra la Regione e l’Enel, cui l’ex governatore ha tentato di affidare in esclusiva l’ampliamento della produzione di energia eolica in Sardegna. La seconda ha invece cassato le linee guida per l’installazione degli impianti fotovoltaici, nella parte in cui venivano poste pesanti limitazioni nei confronti delle aziende agricole che intendono dotarsi dei pannelli per la produzione di energia elettrica, una norma che aveva l’intento evidente di impedire ogni forma di concorrenza a Sorgenia, la società dell’amico Carlo De Benedetti che Soru vorrebbe lasciar agire indisturbata in Sardegna. Le due sentenze hanno in comune una motivazione: entrambi gli atti impugnati sono in contrasto con i principi sanciti dal Protocollo di Kyoto per la riduzione delle emissioni inquinanti”.

“Questa è la verità che emerge dagli atti giudiziari: il centrosinistra è stato il principale nemico dello sviluppo delle energie rinnovabili nell’Isola”, conclude il consigliere. “Per questo, nella prossima legislatura, il centrodestra si farà carico di portare avanti una seria politica di riconversione energetica che consenta di sfruttare le risorse naturali della Sardegna per produrre energia pulita e a basso costo, nell’interesse dei cittadini e delle imprese”.

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