venerdì, febbraio 05, 2010

Sciopero generale, Bruno strumentalizza le lotte dei sindacati

Ancora una volta il centrosinistra, in questo caso per bocca dell’on. Mario Bruno, non perde occasione per strumentalizzare politicamente un fatto di grande rilevanza per la Sardegna, quale è lo sciopero generale di oggi, ma che non ha nulla a che vedere con lo scontro quotidiano tra gli schieramenti politici, dai quali invece i sardi, in occasioni come questa, si aspettano azioni concrete e un confronto costruttivo, non certo sterili polemiche”, dichiara il capogruppo del Popolo Della Libertà in Consiglio regionale, Mario Diana, in replica al comunicato stampa del capogruppo del Partito Democratico sulla manifestazione indetta da Cgil, Cisl e Uil che si è tenuta stamani a Cagliari.

“Si ricordi, l’on. Bruno, che l’oggi che il presidente Cappellacci sarebbe ‘incapace di governare’ non è altro che il domani che ci ha lasciato in eredità l’ex governatore Soru e che i problemi della Alcoa esistono da molti anni senza che neppure l’attuale segretario nazionale del Pd, Pierluigi Bersani, quando è stato Ministro delle Attività Produttive, abbia fatto nulla per la loro soluzione”, prosegue Diana. “La verità è che le ‘mille anime’ della Sardegna non sono scese in piazza per dire basta a questo o a quel governo, regionale o nazionale che sia, ma per dire basta al sottosviluppo, alla disoccupazione e alla povertà, chiedendo a tutte le loro rappresentanze politiche una risposta ai problemi dell’Isola”.

“Per questo”, conclude l’esponente del Pdl, “ci saremmo aspettati ben altro atteggiamento da parte del capogruppo del più grande partito di opposizione in Consiglio regionale. Purtroppo si è avuta la conferma di quanto si è visto nei giorni scorsi in Aula, dove persino nel dibattito sulla chiusura della Alcoa si è trovato spazio per la strumentalizzazione politica. In questo caso, però, le dichiarazioni dell’on. Bruno risultano offensive non soltanto per il centrodestra ma anche e soprattutto per i sindacati, che certamente non gradiranno vedere le loro sacrosante lotte usate da un singolo esponente politico per cercare di dare visibilità a se stesso e al proprio schieramento”.

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