“L’articolo aggiuntivo introdotto dalla maggioranza nella finanziaria regionale, contenente interventi finalizzati ‘all’occupazione, alle politiche attive per il lavoro e di contrasto alla povertà’, è l’anticamera dell’ennesimo fallimento del centrosinistra”: la denuncia è dei consiglieri regionali di Alleanza Nazionale, Mario Diana (vicepresidente della Commissione Bilancio) e Antonello Liori.
“E’ per ben poca cosa che la maggioranza ha tenuto bloccati per 48 ore i lavori della Commissione e che il governatore Renato Soru ha inscenato la farsa delle finte dimissioni”, proseguono Diana e Liori. “L’emendamento approvato oggi non fa altro che stanziare nuovamente 170 milioni di Euro già stanziati con la precedente finanziaria, che la Giunta non è stata capace di spendere. Per quale motivo quest’anno le cose dovrebbero andare diversamente? Tra l’altro, la striminzita proposta della maggioranza non contiene alcuna indicazione su come i soldi debbano essere spesi ma lascia carta bianca al governo regionale; ancora una volta, il centrosinistra chiede al Consiglio di abdicare il suo compito di programmazione e di mettersi nella mani di un uomo della provvidenza che finora di provvidenziale non ha mostrato proprio nulla”.
“I 170 milioni sbandierati”, concludono i due consiglieri, “andranno ancora una volta a incrementare lo spaventoso monte residui accumulato grazie all’immobilismo e all’incapacità dell’esecutivo e saranno magari riprogrammati per l’ennesima volta il prossimo anno, ma non entreranno mai nel tessuto sociale e produttivo isolano. Il piano rivoluzionario che ha fatto tremare – ma solo per finta – la Giunta non è che uno slogan, una soluzione di facciata studiata a bella posta per tirare a campare ancora per qualche mese, mettendo d’accordo tutti gli alleati e magari anche le parti sociali. Noi, però, speriamo che almeno queste ultime non si lascino prendere per il naso e che si rendano conto che nel tanto decantato articolo 32 bis non c’è proprio nulla di nuovo rispetto a quanto si è già dimostrato fallimentare nel recente passato”.
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