venerdì, dicembre 05, 2008

Crisi, il governo vigili sulle procedure e se necessario commissari la Regione

Il governo nazionale deve vigilare sulla gestione della crisi politica in atto e tenersi pronto a commissariare la Regione Sardegna”, dichiara il consigliere regionale di Alleanza Nazionale, Mario Diana. “La mancata nomina del vicepresidente della Regione e l’ostinazione con cui il governatore dimissionario, Renato Soru, continua a presiedere la Giunta regionale nell’adozione di atti che niente hanno dell’ordinaria amministrazione rendono necessario, in caso di conferma delle dimissioni, il commissariamento della Regione per la gestione della fase di transizione verso la prossima legislatura”.

“A tutt’oggi, Soru è fuori tempo massimo per la nomina del vicepresidente”, spiega Diana. “Un governatore già dimissionario, che sta sfruttando il periodo di trenta giorni che precede la conferma delle dimissioni per adottare gli atti che fanno più comodo a lui ed al suo schieramento politico senza doversi confrontare con un Consiglio regionale di fatto paralizzato dalla crisi, non può procedere con una nomina che non può certo essere considerata un atto di ordinaria amministrazione. Soru ha avuto quattro anni e mezzo di tempo per nominare il suo vice; se tale nomina non è avvenuta prima delle dimissioni, non si vede alcuna ragione per cui debba avvenire dopo, per mano di un governatore che non è sorretto da una maggioranza politica e che dunque non ha più il sostegno necessario per continuare a guidare la Regione e che per giunta non potrà ricandidarsi per un secondo mandato. La legge statutaria in vigore, infatti, non consente al proprietario di un quotidiano nazionale come L’Unità, che Soru non ha mai ceduto alla fondazione che aveva promesso di costituire e che ancora oggi nessuno ha mai visto, di candidarsi alle elezioni regionali, né alla carica di consigliere, né tanto meno a quella di governatore”.

“Pertanto”, conclude il consigliere, “in assenza di un vicepresidente della Regione e con un governatore dimissionario impossibilitato a nominarne uno, il commissariamento diventa l’unica strada possibile per garantire che lo svolgimento delle elezioni avvenga nel pieno rispetto dei diritti civili del popolo sardo. Il governo deve vigilare affinché i passaggi istituzionali della crisi avvengano nel pieno rispetto delle leggi, in particolare di quella legge statutaria che lo stesso Soru ha voluto e che oggi sta apertamente violando”.

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