venerdì, settembre 24, 2010

Commissariamento consorzi industriali, Lai difende compagni ‘trombati’

Non si comprendono le preoccupazioni, i timori e soprattutto il furore che animano le dichiarazioni con cui il segretario regionale del Partito Democratico, Silvio Lai, ha commentato l’avvio della riforma dei consorzi industriali da parte della Giunta regionale di centrodestra”, dichiara il capogruppo del Popolo Della Libertà, Mario Diana, replicando alle frasi del segretario del Pd apparse oggi sui quotidiani.

“Le dichiarazioni lette stamani sono del tutto fuori luogo”, argomenta Diana. “La Giunta sta agendo nel pieno delle sue prerogative, affrontando il problema di una pseudoriforma, quella varata nella scorsa legislatura, che si è rivelata un fallimento pressoché totale, come dimostra il fatto che diversi consorzi si trovano da allora nell’impossibilità di operare, come quello di Portovesme, o in situazioni finanziarie disastrose, come quello di Tortolì-Arbatax. Le dichiarazioni di Lai, in realtà, sembrano dettate soprattutto dalla volontà di salvaguardare le rendite di posizione di alcuni esponenti del suo partito, ‘trombati’ più o meno eccellenti che nei consorzi industriali hanno trovato il modo di riciclarsi in attesa di migliori fortune in campo politico”.

“Ad ogni modo, Lai può stare tranquillo”, conclude il capogruppo. “I suoi compagni Emanuele Sanna e Franco Borghetto, nei consorzi di Cagliari e Porto Torres, hanno già avuto tempo a sufficienza per concedere tutto il concedibile, sia per quanto riguarda gli impianti eolici che per quelli fotovoltaici. Ivi comprese le pale eoliche concesse da Sanna alla Tiscali S.p.A. di Renato Soru, oggi consigliere regionale del Pd, che da governatore azzerò i consorzi per poi autorizzare la realizzazione, nelle aree industriali di Cagliari, Villacidro e Marrubiu, di installazioni fotovoltaiche di una società riconducibile a Carlo De Benedetti, già socio di Tiscali. Evidentemente, quando la sinistra agita certi timori relativamente ai consorzi industriali, lo fa con cognizione di causa: si tratta proprio di ciò che ha fatto essa stessa quando si è trovata al potere”.

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