La Casa di Cura ‘Città di Quartu’ eroga prestazioni sanitarie non accreditate senza che la Regione intervenga per impedirlo. E’ quanto è emerso dall’esame degli atti dell’Assessorato regionale alla Sanità effettuato dai consiglieri regionali di Alleanza Nazionale, Antonello Liori e Mario Diana, che sull’argomento hanno presentato un’interrogazione all’Assessore regionale alla Sanità, Nerina Dirindin. I due consiglieri fanno riferimento alla disciplina di Oculistica, per la quale la clinica non risulta in possesso dell’accreditamento provvisorio. Ciononostante, si legge nell’interrogazione, “la Casa di Cura ‘Città di Quartu’ ha erogato, nel corso dell’anno 2007, prestazioni di Oculistica quali interventi chirurgici per cataratta”.
Liori e Diana chiedono all’Assessore “se è a conoscenza del fatto che la Casa di Cura ‘Città di Quartu’ ha erogato prestazioni sanitarie in assenza del necessario accreditamento”, “in conseguenza di quale provvedimento” la clinica ha potuto erogare le prestazioni e perché l’Assessorato non ha diffidato la clinica affinché interrompesse l’erogazione delle prestazioni non autorizzate. Inoltre, i due consiglieri chiedono alla Dirindin “in capo a chi è posta la funzione di controllo e vigilanza sull’erogazione delle prestazioni sanitarie in regime di accreditamento e quali provvedimenti intende adottare nei confronti di tale soggetto per l’omissione di cui si è reso responsabile”. Infine, si chiede “quanti interventi di Oculistica sono stati effettuati presso la Casa di Cura ‘Città di Quartu’ nell’anno 2007”, “a quanto ammonta il rimborso erogato dall’Azienda sanitaria locale n. 8 alla struttura per ciascun intervento” e cosa la Giunta regionale intende fare “al fine di ottenere il rimborso delle somme indebitamente erogate dall’Asl n. 8 a favore della Casa di Cura ‘Città di Quartu’, nonché al fine di segnalare l’accaduto alla magistratura competente per gli illeciti di natura amministrativa, contabile e penale che fossero stati eventualmente commessi”.
INTERROGAZIONE LIORI – DIANA, con richiesta di risposta scritta, sull’erogazione di prestazioni sanitarie non accreditate da parte della Casa di Cura ‘Città di Quartu’
I sottoscritti,
PREMESSO che, a seguito di una richiesta di accesso agli atti dell’Assessorato regionale alla Sanità formulata dagli interroganti, è emerso che la Casa di Cura ‘Città di Quartu’ non è in possesso dell’accreditamento transitorio per la disciplina di Oculistica;
CONSIDERATO che, pur in carenza dei necessari atti giuridici, la Casa di Cura ‘Città di Quartu’ ha erogato, nel corso dell’anno 2007, prestazioni di Oculistica quali interventi chirurgici per cataratta;
CHIEDONO DI INTERROGARE
l’Assessore regionale alla Sanità
affinché riferisca
Se è a conoscenza del fatto che la Casa di Cura ‘Città di Quartu’ ha erogato prestazioni sanitarie in assenza del necessario accreditamento;
In caso affermativo, in conseguenza di quale provvedimento autorizzativo la Casa di Cura ‘Città di Quartu’ ha potuto erogare prestazioni per le quali non esistono né autorizzazione sanitaria, né accreditamento;
Qualora non risultasse alcun provvedimento autorizzativo, per quali ragioni l’Assessorato non ha provveduto a inviare prontamente alla Casa di Cura ‘Città di Quartu’ una diffida al fine di interrompere l’erogazione di prestazioni non autorizzate;
In capo a chi è posta la funzione di controllo e vigilanza sull’erogazione delle prestazioni sanitarie in regime di accreditamento e quali provvedimenti intende adottare nei confronti di tale soggetto per l’omissione di cui si è reso responsabile;
Quanti interventi di Oculistica sono stati effettuati presso la Casa di Cura ‘Città di Quartu’ nell’anno 2007 e a quanto ammonta il rimborso erogato dall’Azienda sanitaria locale n. 8 alla struttura per ciascun intervento;
Quali misure la Giunta regionale intende adottare al fine di ottenere il rimborso delle somme indebitamente erogate dall’Asl n. 8 a favore della Casa di Cura ‘Città di Quartu’, nonché al fine di segnalare l’accaduto alla magistratura competente per gli illeciti di natura amministrativa, contabile e penale che fossero stati eventualmente commessi.
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