giovedì, ottobre 26, 2006

Tbc, la Sardegna si ammala e l’assessora Dirindin dorme

Il focolaio di tubercolosi manifestatosi nei giorni scorsi ad Alghero dimostra che le preoccupazioni da noi espresse due mesi fa sulla possibile recrudescenza del morbo in Sardegna erano più che fondate. Peccato che l’interrogazione che presentammo allora non abbia ancora trovato una risposta da parte dell’Assessora alla Sanità, Nerina Dirindin”: è il commento dei consiglieri regionali di Alleanza Nazionale, Antonello Liori e Mario Diana, alla notizia del caso di tubercolosi scoperto tra il personale dell’Ospedale Civile di Alghero.

“L’ultimo episodio si va ad aggiungere a quelli di Sassari, che tanta eco riscontrarono sulla stampa locale, e ai tanti altri che si sono verificati in tutta l’Isola negli ultimi mesi, che invece vengono tenuti sotto rigoroso silenzio”, proseguono i due consiglieri. “Auspichiamo che, almeno ora, l’assessora Dirindin si dia una mossa e faccia qualcosa per cercare di arginare il fenomeno. Noi, per quanto ci riguarda, ribadiamo la nostra richiesta: perché non vengono riattivate le strutture di profilassi funzionanti sino a non molti anni fa e non si pianifica un intervento di screening su vasta scala, in particolare tra le fasce più giovani della popolazione? In passato, il test della tubercolina veniva effettuato nelle scuole; è una pratica che, alla luce di quanto sta accadendo, sarebbe bene riprendere”.

“Continuiamo ad aspettare notizie da parte dell’assessora”, concludono Liori e Diana, “sempre che non sia troppo impegnata a difendere la sua poltrona dagli assalti dei tanti suoi alleati intenzionati a strappargliela via: evidentemente, ci sono cose molto più importanti della salute dei sardi”.

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