venerdì, febbraio 29, 2008

Anticipazione entrate, sconcertante la nota della Ragioneria dello Stato

E’ semplicemente sconcertante la nota con cui il Ragioniere dello Stato avalla la finanza creativa del governatore Renato Soru”, dichiarano i consiglieri regionali di Alleanza Nazionale, Mario Diana e Antonello Liori, in merito al documento inviato alla Regione dalla Ragioneria dello Stato il 22 febbraio. “Quello del Ragioniere è il maldestro tentativo di un vecchio burocrate di travestirsi da magistrato costituzionale per orientare l’atteso pronunciamento della Consulta sull’anticipazione delle entrate fiscali future in senso favorevole al governatore”.

“Sorprende, in particolare, il fatto che nella nota compaia un’affermazione palesemente falsa, finalizzata ad occultare la violazione del principio di veridicità del bilancio più volte commessa dalla Regione”, proseguono i due consiglieri. “Secondo il Ragioniere, la nuova legge regionale di contabilità avrebbe ripristinato una norma preesistente, mai oggetto di impugnativa, che consentiva l’operazione che ha messo a rischio di incostituzionalità i bilanci regionali degli ultimi anni. La norma preesistente, però, vale a dire la legge regionale di contabilità sostituita dalla legge 11 del 2006, consentiva l’anticipazione di competenza e di cassa, non certo quella delle entrate proprie, principale ragione per cui la maggioranza di centrosinistra ha voluto riformare la vecchia legge. Ma c’è di peggio, purtroppo, perché il Ragioniere afferma, senza avere alcun titolo per farlo, che la legge finanziaria dello Stato per il 2007 avrebbe modificato le spettanze statutarie attribuite alla Regione Sardegna. Il Ragioniere cerca di fatto di sostituirsi alla stessa Corte Costituzionale, sentenziando, bontà sua, che una legge ordinaria quale è la finanziaria può modificare una legge costituzionale quale è lo Statuto Speciale della Regione sarda”.

“Siamo certi”, concludono Diana e Liori, “che la Consulta saprà dare il giusto valore al pronunciamento, di cui sono evidenti gli ispiratori politici, della Ragioneria dello Stato, cioè zero. Restiamo perciò in attesa della vera sentenza, che rappresenterà l’ultimo atto della triste legislatura targata Renato Soru, consapevoli dell’impresa titanica che spetterà a chi verrà dopo di lui e si troverà a dover risanare il bilancio regionale dopo la catastrofe provocata da chi ha preteso di fare proprio lo slogan ‘La fantasia al potere’ applicandolo a un campo come quello della gestione finanziaria in cui l’uso della fantasia, lungi dal determinare risultati concreti, porta solo a scivolare nell’illegalità”.

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