lunedì, febbraio 11, 2008

Caso Tuvixeddu, quanto spende la Regione per la Commissione dichiarata illegittima?

Quanto ha speso la Regione per finanziare il funzionamento della Commissione regionale per la tutela del paesaggio, dichiarata illegittima dalle tre sentenze del Tar della Sardegna sul caso Tuvixeddu? Per saperlo, i consiglieri regionali di Alleanza Nazionale, Antonello Liori e Mario Diana, presenteranno domani un’interrogazione al Presidente della Regione, Renato Soru, e all’Assessore regionale alla Pubblica Istruzione, Maria Antonietta Mongiu.

I due consiglieri fanno riferimento alla delibera del 12 dicembre 2006 con cui la Giunta regionale ha istituito la Commissione prevista dal Codice Urbani. Della commissione, viene ricordato nell’interrogazione, oltre a dirigenti statali e regionali e ai soprintendenti ai beni paesaggistici e archeologici, fanno parte anche quattro esperti in materia di tutela del paesaggio, nominati dalla stessa Giunta. La delibera con cui la Commissione è stata istituita è stata dichiarata illegittima dal Tar con le tre sentenze emesse il 7 febbraio in merito ai ricorsi sull’imposizione dei vincoli paesaggistici sul colle di Tuvixeddu, “per varie ragioni tra cui la necessità che la Commissione sia istituita per mezzo di una legge regionale e non di un atto amministrativo e la mancata indicazione dei titoli e della procedura di selezione che avrebbero portato all’indicazione dei quattro esperti nominati dalla Giunta regionale”. Pertanto, sostengono Liori e Diana, “si deve ritenere che la Commissione regionale per la tutela del paesaggio abbia finora operato in assenza dei necessari titoli di legge”.

I due consiglieri chiedono dunque di sapere “quali costi sono stati sostenuti per l’istituzione e il funzionamento della Commissione”, “se ai quattro esperti nominati dalla Giunta regionale sono stati corrisposti emolumenti di qualsiasi genere, anche a titolo di rimborso spese, e in quale misura” e cosa la Giunta intende fare “al fine di rifondere le casse regionali delle somme indebitamente spese a seguito dell’adozione di una delibera illegittima”.



INTERROGAZIONE LIORI – DIANA, con richiesta di risposta scritta, sulle spese sostenute per l’istituzione e il funzionamento della Commissione regionale per la tutela del paesaggio


I sottoscritti,

PREMESSO che, con Del. n. 51/12 del 12 dicembre 2006, la Giunta regionale ha istituito la Commissione regionale per la tutela del paesaggio, ai sensi dell’art. 137 del D. Lgs. 22 gennaio 2004, n. 42;

CONSIDERATO che della Commissione di cui sopra fanno parte, oltre al Direttore generale dell’Assessorato regionale alla Pubblica Istruzione, al Direttore generale dei Beni Culturali e Paesaggistici per la Sardegna, al Soprintendente per i Beni Architettonici e Paesaggistici, al Soprintendente per i Beni Archeologici e al Direttore del Servizio Tutela del Paesaggio, anche quattro esperti in materia nominati dalla Giunta regionale;

VERIFICATO che, con sentenze nn. 200800127, 200800128 e 200800129, il Tar della Sardegna ha riconosciuto l’illegittimità della delibera di cui sopra, determinandone l’immediata decadenza, per varie ragioni tra cui la necessità che la Commissione sia istituita per mezzo di una legge regionale e non di un atto amministrativo e la mancata indicazione dei titoli e della procedura di selezione che avrebbero portato all’indicazione dei quattro esperti nominati dalla Giunta regionale;

VALUTATO che si deve pertanto ritenere che la Commissione regionale per la tutela del paesaggio abbia finora operato in assenza dei necessari titoli di legge;



CHIEDONO DI INTERROGARE

il Presidente della Regione e l’Assessore regionale alla Pubblica Istruzione

affinché riferiscano

  • Quali costi sono stati sostenuti per l’istituzione e il funzionamento della Commissione regionale per la tutela del paesaggio;

  • Se ai quattro esperti nominati dalla Giunta regionale sono stati corrisposti emolumenti di qualsiasi genere, anche a titolo di rimborso spese, e in quale misura;

  • Quali misure la Giunta regionale intende adottare al fine di rifondere le casse regionali delle somme indebitamente spese a seguito dell’adozione di una delibera illegittima.

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