venerdì, febbraio 08, 2008

Tuvixeddu, ripristinata la legalità

Salutiamo con favore la sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale che ha annullato i vincoli paesaggistici imposti dalla Regione sul colle di Tuvixeddu per impedire la realizzazione del parco archeologico e degli insediamenti previsti dall’Accordo di Programma stipulato tra la Regione stessa, il Comune di Cagliari e Coimpresa”, dichiarano i consiglieri regionali di Alleanza Nazionale, Mario Diana e Antonello Liori. “Il pronunciamento dei giudici amministrativi ha confermato quanto da tempo andiamo affermando, vale a dire che i vincoli decisi dalla Giunta regionale sono illegittimi e nulla hanno a che vedere con la necessità di tutelare il paesaggio”.

“E’ impressionante la quantità di aspetti illegittimi rilevata dal Tar nel metodo e nel merito del percorso che ha portato all’imposizione dei vincoli paesaggistici”, proseguono i due consiglieri. “E’ la testimonianza di un modo di governare in cui non esiste alcuno spazio per la legalità e ogni atto è asservito al volere arbitrario e incontrastato del governatore Renato Soru. La scelta di agire d’imperio, senza confrontarsi con gli altri attori titolati dall’Accordo di Programma a partecipare alle decisioni riguardanti l’area di Tuvixeddu, si è dimostrata perdente. Ora aspettiamo di sapere quali sono i veri interessi che hanno portato il governatore a decidere di vincolare il colle manu militari. Certo non la tutela del paesaggio, visto che i magistrati hanno riconosciuto ciò che noi stessi abbiamo più volte affermato, cioè che il progetto commissionato dalla Giunta regionale all’architetto Gilles Clement è assai più devastante sul piano paesaggistico rispetto a quello di Coimpresa”.

“E aspettiamo anche di sapere”, concludono Diana e Liori, “da dove la Regione tirerà fuori non tanto i 25 mila euro di spese legali che è stata condannata a pagare dal Tar, somma comunque ragguardevole e determinata unicamente dalla scelta di procedere in modo palesemente illegittimo, ma soprattutto i 25 milioni chiesti da Coimpresa come risarcimento per i danni che ha subito dal blocco dei lavori. Se, durante l’esame della finanziaria 2007, il centrosinistra avesse accolto la nostra proposta di istituire un fondo per acquistare l’area archeologica anziché espropriarla illegalmente, tutto ciò non sarebbe successo. E’ l’ennesima sconfitta di un governatore che disprezza la democrazia e di una maggioranza che non perde occasione per dimostrarsi incapace di governare”.

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