sabato, gennaio 05, 2008

Asl n. 8, a rischio il servizio 118

I consiglieri regionali di Alleanza Nazionale, Antonello Liori e Mario Diana, presenteranno all’inizio della prossima settimana un’interrogazione urgente all’Assessore regionale alla Sanità, Nerina Dirindin, sull’imminente interruzione della collaborazione tra la Croce Rossa Italiana e il Servizio 118 dell’Azienda Sanitaria Locale n. 8 di Cagliari, che di fatto priverebbe gli utenti del servizio di soccorso sanitario notturno e festivo. L’interruzione del rapporto di collaborazione è già stata comunicata dal comitato provinciale della Croce Rossa a far data dal 1 gennaio e sarà effettiva trascorsi 30 giorni dalla comunicazione. All’origine di tale decisione c’è l’esiguità dei rimborsi che la Asl riconosce all’Ente, del tutto insufficienti a coprire le spese degli interventi.

Nell’anno 2006, il comitato provinciale di Cagliari della Croce Rossa ha speso complessivamente oltre 525.000 euro per la retribuzione del personale, la manutenzione e il carburante dei mezzi, per un totale di 3.800 interventi di soccorso. Il costo medio per ciascun intervento è stato di oltre 138 euro, a fronte di un rimborso di appena 18 euro erogato dall’Azienda. Una somma ampiamente insufficiente a coprire i costi, destinati peraltro a lievitare con l’incremento dei prezzi dei carburanti. Considerato che la Croce Rossa è l’unico soggetto che opera professionalmente nel soccorso sanitario, con personale e mezzi qualificati, mentre il resto della rete del 118 è costituito da associazioni di volontariato che devono fare i conti con la disponibilità oraria dei volontari e con la difficoltà nel reperire le risorse necessarie per l’acquisto e la manutenzione dei mezzi, il rischio concreto è che il territorio della Provincia di Cagliari si ritrovi privo del servizio di soccorso nelle ore notturne e nei giorni festivi, quando l’operatività delle associazioni di volontariato è ridotta al minimo. Le conseguenze sarebbero disastrose, soprattutto, si legge nell’interrogazione, per le persone “in immediato pericolo di vita che non potranno ricevere soccorsi adeguati in tempi compatibili con le loro condizioni”.

I due consiglieri chiedono dunque all’Assessore per quali ragioni la Asl non ha provveduto ad adeguare l’entità del rimborso sulla base dei costi realmente sostenuti dalla Croce Rossa, se la decisione di non rispondere alla richiesta di adeguamento fatta dal comitato provinciale rientra nelle politiche della dirigenza aziendale e cosa la Giunta regionale intende fare per impedire che la collaborazione tra la Croce Rossa e la Asl si interrompa, evitando così che venga meno la copertura 24 ore su 24 del servizio di soccorso. Infine, qualora la collaborazione dovesse invece interrompersi, Liori e Diana chiedono che l’esecutivo rimuova dall’incarico il direttore generale della Asl, “stanti le gravissime responsabilità che egli si ritroverebbe ad avere nei confronti dell’utenza per averla privata di un servizio da cui dipende la sopravvivenza delle persone che si trovano in immediato pericolo di vita”.



INTERROGAZIONE URGENTE LIORI – DIANA, con richiesta di risposta scritta, sull’imminente sospensione della convenzione tra la Croce Rossa Italiana e il Servizio 118 della Asl n. 8


I sottoscritti,


PREMESSO che

  • La Croce Rossa Italiana è un ente di diritto pubblico dello Stato operante nel soccorso sanitario in condizioni di emergenza o urgenza;

  • I comitati provinciali della Croce Rossa Italiana presenti nell’Isola sono inseriti nella rete regionale del Servizio 118 e operano sulla base di convenzioni stipulate con le Aziende Sanitarie Locali sarde;

  • Per la sua natura di ente di diritto pubblico, la Croce Rossa Italiana è l’unico tra i soggetti operanti nella rete del Servizio 118 a garantire la disponibilità operativa per 24 ore al giorno con personale e mezzi altamente qualificati, essendo gli altri soggetti inclusi nella rete associazioni di volontariato, la cui operatività è pertanto subordinata alla disponibilità oraria dei volontari e al reperimento delle risorse economiche per l’acquisto e la manutenzione degli strumenti operativi;


CONSIDERATO che

  • Nell’anno 2006, il comitato provinciale di Cagliari della Croce Rossa Italiana ha compiuto 3800 interventi di soccorso utilizzando quattro ambulanze, con spese di Euro 518.400,68 per il personale (comprensivi di retribuzioni lorde e buoni pasto), Euro 4.030,47 per la manutenzione degli automezzi ed Euro 3.500 per l’acquisto di carburante, per un totale di Euro 525.931,15;

  • Come si può facilmente evincere dalle cifre testé riportate, il costo medio per intervento sostenuto dal comitato provinciale di Cagliari è stato di Euro 138,40;

  • Sebbene non esistano ancora i dati consuntivi relativi all’anno 2007, si può supporre che il costo medio per intervento sia ulteriormente incrementato per diverse cause, prima tra tutte il notevole incremento dei prezzi dei carburanti;

  • La convenzione attualmente in essere tra il comitato provinciale di Cagliari della Croce Rossa Italiana e l’Azienda Sanitaria Locale n. 8 prevede un rimborso per ciascun intervento pari a Euro 18;

  • Se ne deduce che, nel solo anno 2006, il comitato provinciale di Cagliari ha realizzato una perdita netta di Euro 120,40 per ciascun intervento di soccorso prestato;


PRESO ATTO che

  • Il 5 dicembre scorso, nelle more della predisposizione del bilancio di previsione per l’anno 2008, il comitato provinciale ha inviato al direttore generale, al direttore amministrativo e al responsabile del Servizio 118 dell’Asl n. 8 comunicazione circa l’indisponibilità a proseguire la collaborazione in assenza di un adeguato rimborso che consenta di recuperare le spese sostenute per gli interventi di soccorso;

  • Il 29 dicembre scorso, non avendo ricevuto alcun riscontro alla comunicazione di cui sopra, il comitato provinciale ha formalizzato la decisione di sospendere il rapporto di collaborazione con la rete del Servizio 118 a partire dal 1 gennaio;

  • Ai sensi della convenzione in essere con l’Asl n. 8, tale decisione sarà operativa trascorsi 30 giorni dalla data di comunicazione;


SOTTOLINEATO che

  • Il disimpegno della Croce Rossa Italiana priverà il territorio servito dalla Asl n. 8 del Servizio 118 nelle ore notturne e nei giorni festivi, quando risulta ridotta al minimo, se non del tutto sospesa, l’attività delle associazioni di volontariato;

  • Ciò si tradurrà inevitabilmente in un grave rischio per gli utenti e per la popolazione in generale, con particolare riferimento alle persone in immediato pericolo di vita che non potranno ricevere soccorsi adeguati in tempi compatibili con le loro condizioni;


CHIEDONO DI INTERROGARE

l’Assessore regionale alla Sanità

affinché riferisca

  • Per quali ragioni la Asl n. 8 non ha provveduto ad adeguare l’entità del rimborso erogato nei confronti della Croce Rossa Italiana al costo da essa realmente sostenuto per gli interventi di soccorso;

  • Se la decisione della Asl n. 8 di non rispondere alla richiesta di adeguamento del rimborso trasmessa dal comitato provinciale di Cagliari della Croce Rossa Italiana rientra nelle politiche della dirigenza aziendale;

  • Quali misure la Giunta regionale intende adottare presso la Asl n. 8 affinché non venga meno la copertura 24 ore su 24 del Servizio 118, impedendo che si interrompa la collaborazione con la Croce Rossa Italiana;

  • Qualora si dovesse pervenire all’effettiva sospensione del rapporto di collaborazione con la Croce Rossa Italiana, quali misure la Giunta regionale intende adottare al fine di rimuovere dall’incarico il direttore generale della Asl n. 8, stanti le gravissime responsabilità che egli si ritroverebbe ad avere nei confronti dell’utenza per averla privata di un servizio da cui dipende la sopravvivenza delle persone che si trovano in immediato pericolo di vita.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

il solito grande cuore della Croce Rossa Italiana. Grazie CRI

Anonimo ha detto...

Sono certo che nell'enfasi della difesa di un servizio tanto importante come quello svolto dalla croce rossa, nello scrivere che tali operatori sono gli unici professionisti del servizio 118, ha dato per scontato, e quindi solo per questo non ha citato, la presenza del personale medico, infermieristico e tecnici del soccorso dipendenti ASL che con l'ambulanza medicalizzata svolgono un ruolo decisamente rilevante per la cittadinanza che può usufruire 24 ore su 24, 365 giorni l'anno di un trattamento salvavita.
Distinti saluti

Anonimo ha detto...

Purtroppo giungo a lettura di questo prezioso commento solo parecchio tempo dopo la sua pubblicazione. Purtroppo perché, ahime, la Croce Rossa Italiana di Cagliari è molto spesso bersaglio di inutili critiche, che a volte non fanno altro che screditare l'opera importante quotidianamente svolta dai suoi operatori.

È senza dubbio altrettanto importante e fondamentale l'opra svolta anche dal personale medico, infermieristico e tecnico del soccorso (che peraltro non esiste come qualifica, beato il giorno che sarà riconosciuta) dipendente della ASL, che a bordo delle ambulanze medicalizzate offre un trattamento salvavita a tutti i cittadini tutti i giorni dell'anno. Non credo che sia interesse della Croce Rossa screditare questo servizio, non foss'altro perché è completamente diverso da quello di cui si discute.
Le ambulanze medicalizzate, in quanto tali, non sempre sono inviate come primo mezzo di soccorso, e gli addetti ai lavori sanno bene quanto questo sia verità: nei codici verdi e gialli al 90% intervengono i mezzi di base (come è giusto che sia), lasciando alle "MIKE" il compito più difficile di gestire gli eventi in codice rosso, i quali non potrebbero essere gestiti sul piano medico dai mezzi di base.
E' altresì noto che di "Mike" a Cagliari non è che ce ne siano così tante, e dunque la cittadinanza può usufruire di tale servizio solo in casi di particolare gravità. Per dovere di cronaca è bene ricordare al sig. Anonimo che le Ambulanze Medicalizzate (delle quali, sia chiaro, riconosco l'indiscutibile importanza per la tutela della salute dei cittadini) sono fondamentalmente POCHE! Sarebbe bello se fossero molte di più, ma la gestione economica del Servizio Sanitario della Regione Sardegna, in ristrettezze ormai già da tempi memorabili, impone anche questo numero esiguo di professionisti del soccorso medico/infermieristico, insostituibili nello scenario cittadino.

Mike 20 in partenza dal "Brotzu";
Mike 49 in partenza da Sarroch;
Mike 50 in partenza dal "Marino";
Mike 53 in partenza da Quartu.

Ecco in campo le risorse! Tutte le altre sono "fuori casa", perché giustamente è necessario offrire un servizio il più capillare possibile in tutto il territorio.

Ora, tornando all'argomento, è da precisare, e lo faccio da Soccorritore Volontario (VdS) della Croce Rossa Italiana, che i nostri operatori NON SONO GLI UNICI PROFESSIONISTI DEL SOCCORSO. E nell'intrevento postato (e potrebbe essere una mia svista) non ho letto dove si parla di UNICITA'...

Ma va anche detto che la Croce Rossa Italiana, nella fattispecie il Comitato Provinciale CRI di Cagliari garantiva una copertura di mezzi e personale per 365 giorni l'anno, 24 ore su 24 (salvo qualche rara eccezione), con personale dipendente e volontario.

Il mio intervento non vuole essere una difesa a spada tratta della CRI, poiché conosco la realtà CRI da quasi 20 anni di servizio attivo e 35 di conoscenza diretta a 360 gradi. Vuole essere una precisazione di cronaca...

Disponibile al dialogo ed al confronto.

Geronimo Carreras

Anonimo ha detto...

Era naturale che CRI non poteva continuare il servizio. I rimborsi dispensati dalla convenzione 118 non bastano per pagare i costi di un servizio continuativo. Croce Rossa pur essendo un'istituzione fa giustamente i conti di un'azienda. LA CONVENZIONE E' IMPRODUTTIVA LA ELIMINO. Giusto!!!Perchè i dipendenti se lavorano hanno diritto allo stipendio e soprattutto hanno diritto a vedersi pagati i contributi..
Perchè Croce ROssa uscendo dal servizio 118 non ha creato problemi di copertura? Perchè la nuova convenzione ha aperto le porte alle cooperative. Se però, giustamente, Croce Rossa non ha rinnovato perchè la convenzione è improduttiva, perchè le cooperative che sono aziende lavorano in convenzione. Da questo deduco che i rimborsi che la convenzione eroga possono andare bene per le associazioni di volontariato ma non bastando per Croce Rossa non possono bastare neanche per le cooperative. Allo stato attuale delle cose questa convenzione favorisce il lavoro nero nelle cooperative che operano nel sistema 118 di cagliari. Di sicuro quello che è dato dai rimborsi non basta per pagare i contratti di tutti i DIPENDENTI che servono per coprire un serv izio 24/24. E nel frattempo in tutto sto casino ci sarà qualcuno che ne starà approfittando