giovedì, luglio 05, 2007

Le scatole cinesi della Sfirs per rilanciare la Cartiera di Arbatax

INTERROGAZIONE DIANA – LIORI, con richiesta di risposta scritta, sulla partecipazione della Sfirs SpA all’asta fallimentare per l’ex Cartiera di Arbatax

I sottoscritti,

PREMESSO che

  • In seguito al fallimento della Girasole SpA, ultima proprietaria della Cartiera di Arbatax, il Presidente della Regione, Renato Soru, rilasciò dichiarazioni pubbliche, rivolte principalmente ai dipendenti dello stabilimento, nelle quali annunciava l’impegno diretto della Regione al fine di salvaguardare l’occupazione e di garantire il riavvio industriale dello stabilimento stesso;

  • Il 13 aprile u.s. è stata costituita la società Sarind SpA;

  • Oggetto sociale di Sarind SpA è “la prestazione di servizi reali di interesse generale mediante interventi di promozione territoriale e di risanamento ambientale dei siti industriali di rilevanza socio-economica. La prestazione di servizi in favore delle imprese finalizzati a promuovere la crescita e lo sviluppo delle stesse attraverso l’innovazione di tipo tecnologico, organizzativo, gestionale e di mercato. Tali servizi potranno avere a oggetto: l’assistenza tecnica e organizzativa; la consulenza aziendale, produttiva, commerciale e di marketing; la consulenza finalizzata all’introduzione di nuove tecnologie, alla modernizzazione delle attività aziendali e delle gestioni; la valorizzazione delle attività di ricerca mediante applicazione alle imprese; l’innovazione tecnologica, organizzativa, commerciale, manageriale. Con esclusione di ogni attività riservata dal D. Lgs. n. 385/1993, la società potrà acquisire partecipazioni (tendenzialmente temporanee) nel capitale sociale delle imprese che operino in regime di responsabilità limitata al fine di promuovere e assistere iniziative imprenditoriali per la produzione e scambio di beni e servizi e iniziative nel campo dei servizi reali di itneresse generale in favore delle imprese. La società può, pertanto, compiete tutti gli atti ritenuti necessari o soltanto utili per il conseguimento dell’oggetto sociale: così, in breve, può porre in essere operazioni mobiliari, immobiliari, industriali, commerciali e finanziarie; rilasciare garanzie reali e personali anche nell’interesse di tersi e quale terza datrice di ipoteca. Potrà acquistare, affittare e dismettere aziende e/o rami d’azienda. Potrà assumere interessenze e partecipazioni in altre società ed enti aventi scopo analogo o affine al proprio”;

  • Il 19 aprile u.s. è stato depositato presso il notaio lo statuto societario di Sarind SpA;

  • Il 20 aprile u.s., Sarind SpA risultava iscritta al registro delle imprese della Camera di Commercio di Cagliari;

  • La tempistica testé riportata non coincide con quella cui devono abitualmente sottostare gli imprenditori sardi che intendono attivare una nuova attività, per i quali i tempi necessari per l’iscrizione al registro delle imprese sono considerevolmente più lunghi;

CONSIDERATO che

  • Il 4 luglio u.s., presso la sezione fallimentare del Tribunale di Bologna, si è tenuta l’asta pubblica per la vendita all’incanto della società Girasole SpA;

  • Una delle due società partecipanti all’asta era la Sarind SpA;

  • La base d’asta era di Euro 12.000.000;

  • L’asta è stata provvisoriamente aggiudicata alla Sarind SpA per la somma di Euro 15.300.000, in seguito a diversi rialzi per somme variabili tra i 100.000 e i 300.000 Euro;


VALUTATO che

  • La Sarind SpA risulta avere quale unico proprietario la Sfirs SpA, società finanziaria della Regione Sardegna;

  • La sede legale della Sarind SpA coincide con quella della Sfirs SpA;

  • La Sfirs SpA ha già dato vita, senza ricorrere a società di comodo, a operazioni di acquisizione di società in sofferenza, come la Legler SpA, con la differenza che, in tale caso, la Sfirs già figurava nella compagine societaria e l’acquisizione ha avuto pertanto lo scopo di salvaguardare gli investimenti fatti dalla società;

  • Non rientra nella casistica testé descritta la Girasole SpA, nella quale la Sfirs SpA non ha mai avuto alcuna partecipazione azionaria;

  • In quanto società finanziaria soggetta al controllo da parte della Banca d’Italia, la Sfirs SpA è sottoposta ai vincoli previsti dalla legislazione italiana e dalle norme europee in materia bancaria;

AGGIUNTO che

  • Il bando relativo all’asta fallimentare prevedeva la clausola della salvaguardia del posto di lavoro per gli ex dipendenti della Girasole SpA;

  • Relativamente al progetto per il rilancio industriale dello stabilimento, il presidente della Sfirs ha rilasciato alla stampa le seguenti dichiarazioni: “Ora l’idea è quella di fare di Arbatax il primo polo della nautica sarda. Non ci sono piani definiti ma abbiamo le idee molto chiare”;

  • Tale assenza di “piani definiti” non offre alcuna garanzia relativamente alla salvaguardia del posto di lavoro per i dipendenti dello stabilimento;

CHIEDONO DI INTERROGARE

il Presidente della Regione e l’Assessore regionale all’Industria

affinché riferiscano

  • Per quale ragione la Sfirs SpA non ha partecipato direttamente, anziché per il tramite della Sarind SpA, all’asta fallimentare;

  • Se la partecipazione della Sfirs SpA all’asta fallimentare è consentita dal suo statuto societario e dalle norme nazionali ed europee sulle società finanziarie;

  • Se la Sfirs SpA dispone della liquidità necessaria a concludere l’operazione e da dove provengono tali risorse;

  • Vista la portata dell’operazione, per quale ragione non hanno ritenuto di richiedere il parere della commissione consiliare competente;

  • Quale parere è stato espresso dal Collegio dei revisori dei conti della Sfirs SpA in merito all’operazione;

  • Se il Consiglio di amministrazione della Sfirs SpA ha dato mandato all’amministratore unico della Sarind SpA di operare rilanci illimitati nel corso dell’asta o, in caso contrario, se il rilancio massimo stabilito dal Consiglio di amministrazione è stato rispettato;

  • Per quale ragione la Sfirs SpA non ha ritenuto di coinvolgere nell’operazione il Consorzio industriale di Tortolì-Arbatax che, in quanto soggetto pubblico economico, avrebbe avuto pieno titolo per partecipare all’asta.

Nessun commento: