giovedì, ottobre 04, 2007

Aggressioni ai medici della Asl n. 8, via Gumirato e la Dirindin

L’Assessora regionale alla Sanità, Nerina Dirindin, revochi l’incarico al direttore generale della Azienda sanitaria locale n. 8 di Cagliari, Gino Gumirato, e rassegni le dimissioni: lo chiedono i consiglieri regionali di Alleanza Nazionale, Antonello Liori e Mario Diana, in un’interrogazione sulle ripetute aggressioni ai danni del personale medico dell’Azienda, nelle quali i due consiglieri rilevano gravi responsabilità da parte dell’Assessora e del manager.

L’interrogazione fa riferimento a un episodio accaduto ieri, quando “una psichiatra in servizio presso il Centro di Igiene mentale di Senorbì, facente capo all’Azienda sanitaria locale n. 8 di Cagliari, è stata chiamata per l’esecuzione di un trattamento sanitario obbligatorio nel Comune di Barrali; aggredita dal paziente, la psichiatra ha riportato una frattura ad un braccio”. Liori e Diana fanno notare che “episodi del genere sono all’ordine del giorno sia nei servizi territoriali che negli ospedali della Asl n. 8 ed è pertanto necessario sollevare con forza il problema della sicurezza del personale medico e dei familiari che si trovano a contatto diretto con pazienti in preda a crisi psichiatriche, nonché dei pazienti stessi”. “Nel corso degli ultimi tre anni”, prosegue il testo dell’interrogazione, “nulla è stato fatto al fine di incrementare il livello di sicurezza in cui vengono gestite le situazioni come quella testé descritta, la cui incidenza è infatti cresciuta fino a diventare inaccettabile”. Le responsabilità, secondo i due consiglieri, sono palesi: “Il periodo in cui si è verificato il disimpegno della Regione e dell’Azienda nei confronti dei medici impiegati in mansioni ad elevata pericolosità e l’aumento delle aggressioni coincide con i mandati dell’attuale Assessore regionale alla Sanità e dell’attuale direttore generale dell’Azienda, i quali hanno dimostrato la loro assoluta inadeguatezza nell’affrontare il problema”.

Liori e Diana chiedono dunque alla Dirindin “se è a conoscenza delle aggressioni che con frequenza sempre maggiore si verificano ai danni dei medici in servizio presso l’Azienda sanitaria locale n. 8 e delle inaccettabili condizioni di sicurezza in cui essi sono costretti a operare” e cosa intende fare per “accrescere il livello di sicurezza dei medici che operano a contatto diretto con pazienti soggetti a crisi psichiatriche di natura aggressiva e in particolare di quelli chiamati ad eseguire trattamenti sanitari obbligatori”. Infine, i due consiglieri chiedono all’Assessora se intende riconoscere le responsabilità sue e di Gumirato “per le inaccettabili condizioni di sicurezza” in cui operano i medici della Asl n. 8 e dell’intero Servizio sanitario regionale, revocando così il mandato al direttore generale e rassegnando le proprie dimissioni.



INTERROGAZIONE LIORI – DIANA, con richiesta di risposta scritta, sulle ripetute aggressioni nei confronti del personale medico dell’Azienda sanitaria locale n. 8


I sottoscritti,


PREMESSO che, nella giornata di ieri, una psichiatra in servizio presso il Centro di Igiene mentale di Senorbì, facente capo all’Azienda sanitaria locale n. 8 di Cagliari, è stata chiamata per l’esecuzione di un trattamento sanitario obbligatorio nel Comune di Barrali; aggredita dal paziente, la psichiatra ha riportato una frattura ad un braccio;

CONSIDERATO che episodi del genere sono all’ordine del giorno sia nei servizi territoriali che negli ospedali della Asl n. 8 ed è pertanto necessario sollevare con forza il problema della sicurezza del personale medico e dei familiari che si trovano a contatto diretto con pazienti in preda a crisi psichiatriche, nonché dei pazienti stessi;

VALUTATO che, nel corso degli ultimi tre anni, nulla è stato fatto al fine di incrementare il livello di sicurezza in cui vengono gestite le situazioni come quella testé descritta, la cui incidenza è infatti cresciuta fino a diventare inaccettabile;

SOTTOLINEATO che il periodo in cui si è verificato il disimpegno della Regione e dell’Azienda nei confronti dei medici impiegati in mansioni ad elevata pericolosità e l’aumento delle aggressioni coincide con i mandati dell’attuale Assessore regionale alla Sanità e dell’attuale direttore generale dell’Azienda, i quali hanno dimostrato la loro assoluta inadeguatezza nell’affrontare il problema;


CHIEDONO DI INTERROGARE

l’Assessore regionale alla Sanità

affinché riferisca

  • Se è a conoscenza delle aggressioni che con frequenza sempre maggiore si verificano ai danni dei medici in servizio presso l’Azienda sanitaria locale n. 8 e delle inaccettabili condizioni di sicurezza in cui essi sono costretti a operare;

  • Quali misure la Giunta regionale intende adottare al fine di accrescere il livello di sicurezza dei medici che operano a contatto diretto con pazienti soggetti a crisi psichiatriche di natura aggressiva e in particolare di quelli chiamati ad eseguire trattamenti sanitari obbligatori;

  • Se intende riconoscere la responsabilità del direttore generale dell’Asl n. 8 nello scadimento del livello di sicurezza in cui operano i medici in servizio presso l’Azienda e pertanto revocare il suo mandato;

  • Se intende riconoscere la propria responsabilità per le inaccettabili condizioni di sicurezza in cui sono costretti a operare i medici del Servizio sanitario regionale e rassegnare le dimissioni dall’incarico.

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