giovedì, ottobre 18, 2007

Gli steward di Ryanair non parlano italiano. Ma la Regione paga

Gli assistenti di volo della compagnia low-cost irlandese Ryanair impiegati sulle rotte da e per la Sardegna non parlano italiano. Lo denunciano i consiglieri regionali di Alleanza Nazionale, Mario Diana e Antonello Liori, in un’interrogazione rivolta al Presidente della Regione, Renato Soru, e all’Assessore regionale ai Trasporti, Sandro Broccia, per chiedere che la Giunta regionale, nell’assegnare i contributi per l’attrazione delle compagnie low-cost, imponga a queste ultime il rispetto di precisi standard per quanto riguarda il servizio ai passeggeri e la sicurezza a bordo.

“Sul volo pomeridiano Cagliari-Pisa del 17 ottobre”, si legge nell’interrogazione, “gli assistenti di volo non parlavano la lingua italiana e non erano perciò in grado né di effettuare il servizio di assistenza ai passeggeri, presumibilmente tutti o quasi italiani dal momento che il volo collegava due città italiane, né, per la medesima ragione, di garantire la sicurezza a bordo qualora si fossero verificate situazioni di emergenza”. Il fatto è accaduto appena otto giorni dopo l’approvazione dell’ennesima delibera della Giunta regionale che stanzia finanziamenti, nella misura di 7.800.000 euro, alle società che gestiscono gli aeroporti di Cagliari-Elmas, Alghero e Olbia, da utilizzare per le iniziative promozionali necessarie ad attrarre le compagnie low-cost.

Ricordato che “la Regione è tenuta a impiegare le proprie risorse nell’interesse esclusivo della collettività sarda”, i due consiglieri chiedono a Soru e Broccia se sono al corrente del fatto che Ryanair utilizza, sui collegamenti da e per la Sardegna, personale di volo che non parla la lingua italiana e se risulta che tale pratica sia adottata anche da altre compagnie low-cost. Infine, Diana e Liori chiedono di condizionare i finanziamenti al rispetto, da parte delle compagnie a basso costo, di “precisi requisiti relativamente alla qualità del servizio offerto e al livello di sicurezza, primo tra tutti l’impiego di personale in grado di svolgere il servizio di assistenza a bordo nella lingua madre dei passeggeri” e la revoca dei finanziamenti già stanziati, “nei casi in cui questi siano stati utilizzati per favorire l’attivazione di collegamenti aerei gestiti da compagnie che non garantiscono gli standard qualitativi e di sicurezza più elementari”.



INTERROGAZIONE DIANA – LIORI, con richiesta di risposta scritta, sulla qualità del servizio e sul livello di sicurezza garantiti ai passeggeri dalle compagnie aeree low-cost operanti in Sardegna


I sottoscritti,


PREMESSO che la Regione finanzia le società di gestione degli aeroporti sardi al fine di incrementare la loro capacità di attrarre le compagnie che forniscono collegamenti aerei a basso costo;

SOTTOLINEATO, a titolo meramente esemplificativo, che, con Del. n. 40/7 del 9 ottobre 2007, la Giunta regionale ha adottato uno stralcio del Piano per la comunicazione istituzionale con cui ha stanziato complessivi € 7.800.000 a favore delle società che gestiscono gli aeroporti di Cagliari-Elmas, Olbia e Alghero, da utilizzare per finanziare iniziative di promozione finalizzate all’attrazione delle compagnie aeree low-cost;

ATTESTATO che, sul volo pomeridiano Cagliari-Pisa del 17 ottobre u.s. della compagnia low-cost irlandese Ryanair, gli assistenti di volo non parlavano la lingua italiana e non erano perciò in grado né di effettuare il servizio di assistenza ai passeggeri, presumibilmente tutti o quasi italiani dal momento che il volo collegava due città italiane, né, per la medesima ragione, di garantire la sicurezza a bordo qualora si fossero verificate situazioni di emergenza;

VALUTATO che la Regione è tenuta a impiegare le proprie risorse nell’interesse esclusivo della collettività sarda;


CHIEDONO DI INTERROGARE

il Presidente della Regione e l’Assessore regionale ai Trasporti

affinché riferiscano

  • Se sono a conoscenza del fatto che sui collegamenti aerei low-cost da e per gli aeroporti sardi viene impiegato personale che non parla la lingua italiana;

  • Se risulta che altre compagnie aeree low-cost operanti sulle tratte da e per la Sardegna impieghino sui propri voli personale che non parla la lingua italiana;

  • Quali misure la Giunta regionale intende adottare al fine di condizionare i finanziamenti alle società di gestione degli aeroporti sardi per l’attrazione delle compagnie aeree low-cost al rispetto, da parte di queste ultime, di precisi requisiti relativamente alla qualità del servizio offerto ai passeggeri e al livello di sicurezza, primo tra tutti l’impiego di personale in grado di svolgere il servizio di assistenza a bordo nella lingua madre dei passeggeri;

  • Quali misure la Giunta regionale intende adottare al fine di revocare i finanziamenti già stanziati a favore delle società di gestione degli aeroporti sardi nei casi in cui questi siano stati utilizzati per favorire l’attivazione di collegamenti aerei gestiti da compagnie che non garantiscono gli standard qualitativi e di sicurezza più elementari nei confronti dei passeggeri.

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