lunedì, giugno 18, 2007

Agricoltori e artigiani manifestano e Soru li punisce

I consiglieri regionali di Alleanza Nazionale, Mario Diana e Antonello Liori, hanno presentato un’interrogazione al Presidente della Regione, Renato Soru, e all’Assessora regionale al Turismo, Commercio e Artigianato, Luisanna Depau, per chiedere conto dell’esclusione delle associazioni di categoria agricole e artigiane dall’accordo di programma quadro sull’internazionalizzazione siglato oggi a Sassari dal Presidente con il Ministro per il Commercio estero, Emma Bonino. In particolare, i due consiglieri chiedono di sapere “se si tratta di una precisa scelta politica determinata dalle manifestazioni di protesta indette contro la Giunta regionale da tali associazioni”.

Diana e Liori richiamano quanto riportato in una nota dell’ufficio stampa della Regione, secondo cui l’accordo è finalizzato “ad accrescere il grado di internazionalizzazione dell’economia locale” e a favorire la penetrazione dei prodotti sardi nei mercati esteri. Pertanto, si legge nell’interrogazione, “si tratta di un’importante occasione di crescita per le imprese sarde, in grado di contribuire in modo determinante allo sviluppo economico dell’intera Isola”. L’esclusione delle associazioni di categoria, “rappresentanti nel complesso il 65% delle imprese di produzione sarde, in particolare quelle di piccole e medie dimensioni”, taglia fuori dai benefici dell’accordo aziende che “nel corso degli anni, grazie a immani sforzi e con aiuti minimi da parte dell’amministrazione regionale, si sono andate affermando sui mercati esteri soprattutto per la qualità dei loro prodotti”, in particolare nei settori dell’agroalimentare e dell’artigianato artistico tradizionale.

Diana e Liori chiedono dunque di sapere “quante sono le aziende sarde che potranno godere dei benefici” dell’accordo, “a quanto ammontano gli investimenti di Stato e Regione” e “quale ruolo si prevede per l’agenzia Sardegna Promozione”, istituita oltre un anno fa e non ancora operativa, tra le cui finalità figura “il sostegno della capacità di esportazione e penetrazione dei prodotti sardi nei mercati esterni”. Infine, i due consiglieri chiedono per quali ragioni sono state escluse le associazioni dei produttori agricoli e artigiani e quali misure la Giunta regionale intende adottare per modificare l’accordo, superando tale esclusione e consentendo così “anche alle aziende agricole e artigiane di medie e piccole dimensioni” di partecipare all’accordo.



INTERROGAZIONE DIANA – LIORI, con richiesta di risposta scritta, sull’esclusione delle associazioni di categoria dei comparti agricolo e artigianale dall’accordo di programma quadro sull’internazionalizzazione sottoscritto dalla Regione con il Ministero per il Commercio internazionale


I sottoscritti,


PREMESSO che la Regione ha sottoscritto in data odierna un accordo di programma quadro sull’internazionalizzazione con il Ministero per il Commercio internazionale, finalizzato – si apprende da una nota stampa della Presidenza della Regione – “ad accrescere il grado di internazionalizzazione dell’economia locale” e a favorire la penetrazione dei prodotti sardi nei mercati esteri;

CONSIDERATO che l’accordo si configura come un’importante occasione di crescita per le imprese sarde, in grado di contribuire in modo determinante allo sviluppo economico dell’intera Isola;

VALUTATO che l’art. 7 della L.R. 11 maggio 2006, n. 4, ha istituito l’agenzia governativa regionale di promozione economica Sardegna Promozione, tra le cui finalità figura “il sostegno della capacità di esportazione e penetrazione dei prodotti sardi nei mercati esterni”;

PRESO ATTO che l’accordo di programma quadro di cui sopra non prevede il coinvolgimento delle associazioni di categoria dell’agricoltura e dell’artigianato, rappresentanti nel complesso il 65% delle imprese di produzione sarde, in particolare quelle di piccole e medie dimensioni;

SOTTOLINEATO che, ad esempio, non potranno godere dei benefici dell’accordo le imprese che operano nell’artigianato artistico, nella produzione artigiana di formaggi e quelle vitivinicole, le quali, nel corso degli anni, grazie a immani sforzi e con aiuti minimi da parte dell’amministrazione regionale, si sono andate affermando sui mercati esteri soprattutto per la qualità dei loro prodotti;

RAMMENTATO che le associazioni di categoria agricole e artigiane hanno dato vita in tempi recenti a partecipate manifestazioni di protesta contro le politiche della Giunta regionale la quale, fin dall’inizio della legislatura, nonostante le ripetute sollecitazioni, ha tralasciato di affrontare i numerosi e gravi problemi che interessano i due comparti;


CHIEDONO DI INTERROGARE

il Presidente della Regione e l’Assessore regionale al Turismo, Commercio e Artigianato

affinché riferiscano

  • Quante sono le aziende sarde che potranno godere dei benefici apportati dall’accordo di programma quadro sull’internazionalizzazione sottoscritto dalla Regione con il Ministero per il Commercio estero e a quali comparti esse appartengono;

  • A quanto ammontano gli investimenti di Stato e Regione per la realizzazione di tale accordo;

  • Quale ruolo si prevede per l’agenzia Sardegna Promozione;

  • Per quali ragioni la Regione ha ritenuto di non inserire nell’accordo le associazioni di categoria agricole e artigianali;

  • Se si tratta di una precisa scelta politica determinata dalle manifestazioni di protesta indette contro la Giunta regionale da tali associazioni;

  • Quali misure la Giunta regionale intende adottare al fine di modificare l’accordo di cui sopra, consentendo la partecipazione anche alle aziende agricole e artigiane di medie e piccole dimensioni rappresentate dalle associazioni di categoria dei due comparti.

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