venerdì, giugno 15, 2007

La Regione riporti Genoni e Laconi nel Sarcidano

I consiglieri regionali di Alleanza Nazionale, Mario Diana e Antonello Liori, hanno presentato un’interrogazione all’Assessore regionale agli Enti locali, Gianvalerio Sanna, per richiedere la modifica del Piano per il riordino degli ambiti territoriali ottimali, il quale stabilisce come dovranno essere formate le unioni di Comuni e le comunità montane, in modo tale da escludere i Comuni di Genoni e Laconi dall’ambito dell’Alta Marmilla, in cui la Giunta regionale ha ritenuto di inserirli, e di includerli in quello del Sarcidano, cui storicamente appartengono.

L’interrogazione ricorda quanto sancito dalla L.R. n. 12 del 2005, secondo la quale “i Comuni individuano autonomamente gli ambiti territoriali e le forme, tra quelle previste dalla legge, per l’esercizio associato delle funzioni e dei servizi”, mentre il Piano “individua i caratteri territoriali degli ambiti adeguati per l’esercizio delle funzioni in forma associata, in considerazione della memoria storica e culturale dei territori e della conformazione delle regioni storiche della Sardegna”.

Nel primo schema di Piano adottato dalla Giunta, risalente all’ottobre del 2006, i Comuni di Genoni e Laconi risultavano inclusi nell’ambito del Sarcidano, così come richiesto da tutti i sindaci dell’area, poiché in possesso dei requisiti previsti dalla legge. Nonostante l’iter dello schema di Piano si sia concluso senza che alcuna obiezione venisse mossa verso l’inserimento di Genoni e Laconi nel Sarcidano, nel dicembre del 2006 l’esecutivo ha approvato in via definitiva il Piano con un’importante modifica: i due Comuni sono stati ‘spostati’ nell’Alta Marmilla.

La decisione non ha tenuto conto del fatto che i Comuni del Sarcidano, Genoni e Laconi compresi, già gestiscono in forma associata numerosi servizi quali la raccolta integrata dei rifiuti, lo sportello unico delle attività produttive, lo sportello unico catastale e il sistema bibliotecario, nell’ambito della comunità montana del Sarcidano-Barbagia di Seulo. Quest’ultima, dopo essere stata disciolta insieme alle altre comunità montane della Sardegna, è ora in fase di ricostituzione e vi hanno aderito nuovamente anche i Comuni di Genoni e Laconi. L’estromissione dei due centri dall’ambito del Sarcidano comporterebbe la loro esclusione dalla gestione associata dei servizi, “con conseguenti maggiori spese a carico delle casse comunali e mancato rispetto del dettato e dello spirito” della legge.

Diana e Liori chiedono pertanto all’ Assessore “per quali ragioni la Giunta regionale ha ritenuto di dover modificare lo schema di Piano”, ‘trasferendo’ Genoni e Laconi dal Sarcidano all’Alta Marmilla, “se ritiene che tale decisione rispetti il dettato e lo spirito” della legge e cosa intende fare per modificare la delibera di approvazione del Piano, “escludendo i Comuni di Genoni e Laconi dall’ambito territoriale ottimale dell’Alta Marmilla e includendoli in quello del Sarcidano, in ottemperanza a quanto stabilito” dalla legge.



INTERROGAZIONE DIANA – LIORI, con richiesta di risposta scritta, sull’inserimento dei Comuni di Genoni e Laconi nell’ambito territoriale dell’Alta Marmilla


I sottoscritti,


PREMESSO che

  • L’art. 1, comma 1, della L.R. 2 agosto 2005, n. 12, in materia di comunità montane e unioni di Comuni, prevede che “i Comuni individuano autonomamente gli ambiti territoriali e le forme, tra quelle previste dalla legge, per l’esercizio associato delle funzioni e dei servizi”;

  • L’art. 2 della medesima legge stabilisce la procedura per l’adozione del Piano per il riordino degli ambiti territoriali ottimali, la cui approvazione definitiva spetta alla Giunta regionale in seguito a una procedura che dà ai Comuni l’iniziativa propositiva e che prevede l’espressione di pareri da parte del Consiglio delle Autonomie locali e della Commissione consiliare competente;

  • L’art. 2, comma 2, lettera a), della legge specifica che il Piano “individua i caratteri territoriali degli ambiti adeguati per l’esercizio delle funzioni in forma associata, in considerazione della memoria storica e culturale dei territori e della conformazione delle regioni storiche della Sardegna”;


CONSIDERATO che

  • Il 28 luglio 2006, l’Assessorato agli Enti locali ha comunicato al Comune di Genoni, in sede di predisposizione del Piano di cui sopra, la sua inclusione nell’ambito territoriale ottimale del Sarcidano, apparentemente accogliendo la richiesta unitaria presentata in tal senso da tutti i sindaci del Sarcidano, nella quale era evidenziato il percorso storico, culturale, sociale ed economico comune dei loro centri e dunque il soddisfacimento dei criteri di cui all’art. 2, comma 2, lettera a) della L.R. n. 12/2005;

  • Con Del. n. 42/18 del 4 ottobre 2006, la Giunta regionale ha adottato lo schema di Piano da sottoporre al parere del Consiglio delle Autonomie locali e della Commissione consiliare competente, confermando l’inclusione del Comune di Genoni nell’ambito territoriale ottimale del Sarcidano, quest’ultimo identificato anche come in possesso dei requisiti necessari per la costituzione in comunità montana;

  • Il 20 ottobre 2006 si è tenuta l’assemblea generale dei sindaci e dei Presidenti di Provincia per l’illustrazione dello schema di Piano, nel corso della quale non è stata mossa alcuna obiezione verso l’inserimento del Comune di Genoni nell’ambito territoriale del Sarcidano;


VALUTATO che

  • Con Del. n. 52/2 del 15 dicembre 2006, la Giunta regionale ha adottato in via definitiva il Piano per il riordino degli ambiti territoriali ottimali, inserendo il Comune di Genoni nell’ambito dell’Alta Marmilla;

  • Il 3 gennaio u.s., il sindaco del Comune di Genoni ha inviato una lettera all’Assessore regionale agli Enti locali, nella quale si chiedeva di rivedere la decisione della Giunta alla luce dei criteri previsti dalla L.R. n. 12/2005 per gli ambiti territoriali ottimali, nonché del fatto che i Comuni del Sarcidano già gestiscono in forma associata numerosi servizi quali la raccolta integrata dei rifiuti, lo sportello unico delle attività produttive, lo sportello unico catastale e il sistema bibliotecario, nell’ambito della disciolta comunità montana del Sarcidano-Barbagia di Seulo;

  • L’estromissione del Comune di Genoni dall’ambito territoriale del Sarcidano comporterebbe la sua esclusione dalla gestione associata dei servizi di cui sopra, con conseguenti maggiori spese a carico delle casse comunali e mancato rispetto del dettato e dello spirito della L.R. n. 12/2005;

  • Con deliberazione n. 2 del 25 gennaio 2007, approvata all’unanimità, il Consiglio comunale di Genoni ha richiesto, in deroga alla Del. n. 52/2 di cui sopra, l’inserimento del Comune nell’ambito territoriale ottimale del Sarcidano;

  • Con deliberazione n. 8 del 7 marzo 2007, approvata all’unanimità, il Consiglio comunale di Genoni ha aderito alla ricostituenda comunità montana del Sarcidano-Barbagia di Seulo;

  • Risulta che il Comune di Laconi si trovi nella medesima situazione di quello di Genoni, in quanto anch’esso in possesso dei requisiti previsti dalla L.R. n. 12/2005 per l’inclusione nell’ambito territoriale ottimale del Sarcidano, facente parte della ricostituenda comunità montana del Sarcidano-Barbagia di Seulo ma inserito dalla Giunta regionale nell’ambito dell’Alta Marmilla;


CHIEDONO DI INTERROGARE

l’Assessore regionale agli Enti locali

affinché riferisca

  • Per quali ragioni la Giunta regionale ha ritenuto di dover modificare lo schema di Piano per il riordino degli ambiti territoriali ottimali adottato con Del. n. 42/18 del 4 ottobre 2006, escludendo i Comuni di Genoni e Laconi dall’ambito del Sarcidano e includendoli nell’ambito dell’Alta Marmilla;

  • Se, alla luce di quanto esposto in premessa, ritiene che tale decisione rispetti il dettato e lo spirito della L.R. n. 12/2005;

  • Quali misure la Giunta regionale intende adottare al fine di modificare la Del. n. 52/2 del 15 dicembre 2006, escludendo i Comuni di Genoni e Laconi dall’ambito territoriale ottimale dell’Alta Marmilla e includendoli in quello del Sarcidano, in ottemperanza a quanto stabilito dalla L.R. n. 12/2005.

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