giovedì, novembre 09, 2006

I gestori dei porti svelano il flop dell'imposta regionale sulle imbarcazioni da diporto

INTERROGAZIONE DIANA – LIORI, con richiesta di risposta scritta, sulle presenze registrate nei porti turistici sardi e sulle conseguenze negative derivanti dall’applicazione della L.R. 11 maggio 2006, n. 4, art. 4 (Imposta regionale su aeromobili e unità da diporto)


I sottoscritti,


PREMESSO che

  • Nel periodo compreso tra il 1 giugno e il 30 settembre uu.ss., le imbarcazioni da diporto di lunghezza superiore ai 14 metri, di proprietà di soggetti aventi domicilio fiscale al di fuori del territorio regionale o da essi noleggiate, che hanno fatto scalo nei porti, negli approdi e nei punti di ormeggio ubicati nel territorio regionale, sono state soggette al pagamento dell’imposta regionale su aeromobili e unità da diporto di cui all’art. 4 della L.R. 11 maggio 2006, n. 4;

  • L’approvazione di tale legge non è stata preceduta da un’adeguata fase di concertazione con i soggetti direttamente interessati dal provvedimento, vale a dire i gestori degli scali diportistici della Sardegna;

  • Da prima ancora che la L.R. n. 4/2006 venisse approvata, i gestori degli scali diportistici hanno segnalato il rischio che tale provvedimento potesse comportare un calo nelle presenze delle imbarcazioni e, di conseguenza, nell’indotto economico da esse generato;


CONSIDERATO che

  • Secondo i dati consuntivi rilevati dagli stessi gestori in un campione di 16 scali diportistici, che può essere ritenuto altamente significativo a fronte dei 33 scali presenti nel territorio regionale, le presenze nel periodo interessato dall’applicazione dell’imposta sarebbero calate del 44,7 per cento nel raffronto con il medesimo periodo dell’anno 2005, con riferimento alle sole imbarcazioni interessate dall’imposta;

  • A tutt’oggi, la Regione non ha ancora provveduto a rendere pubblici i dati consuntivi relativi alle presenze complessive fatte registrare nei 33 scali diportistici isolani, né l’ammontare del gettito dell’imposta di cui all’art. 4 della L.R. n. 4/2006;


RILEVATO che

  • E’ giunta segnalazione da parte dei gestori degli scali diportistici che una società di rilevazioni statistiche avente sede a Roma starebbe contattando gli stessi gestori nell’ambito di una rilevazione campionaria sulle presenze registrate nel periodo interessato dall’applicazione dell’imposta;

  • Gli operatori di tale società starebbero richiedendo ai gestori degli scali dati sensibili ai sensi della legislazione nazionale per la tutela della privacy, che pertanto non possono essere forniti dagli stessi gestori senza incorrere in una violazione di legge e che comunque appaiono di nessuna utilità ai fini del mero rilevamento delle presenze;

  • E’ lecito supporre che i soggetti delegati alla riscossione dell’imposta abbiano provveduto a dotarsi di banche dati relative alle presenze negli scali diportistici isolani al fine di prevenire o comunque contrastare eventuali episodi di elusione dell’imposta, pertanto si può affermare che l’Amministrazione regionale dovrebbe già avere nelle sue disponibilità i dati relativi alle presenze senza la necessità di ricorrere ad aziende private;


VERIFICATO che

  • Alcuni gestori di scali diportistici segnalano di aver provveduto a versare l’importo dovuto per l’imposta anche relativamente a imbarcazioni con immatricolazione commerciale utilizzate a scopo di diporto, che non essendo immatricolate come imbarcazioni da diporto non sono soggette all’imposta ai sensi dell’art. 4, comma 3 della L.R. n. 4/2006;

  • L’immatricolazione commerciale interesserebbe tutte le imbarcazioni di lunghezza superiore ai 30 metri, anche se utilizzate a scopo di diporto;

  • Delle imbarcazioni per le quali è stata versata l’imposta, non meno dei due terzi risulterebbero non soggette alla sua applicazione;

  • I gestori degli scali diportistici che hanno effettuato i versamenti per conto dei loro assistiti richiedono il rimborso delle imposte non dovute e si apprestano a intentare azioni legali nei confronti della Regione qualora essa non dovesse provvedere a tale rimborso in tempi ragionevolmente rapidi;


CHIEDONO DI INTERROGARE

il Presidente della Regione e gli Assessori regionali al Bilancio e al Turismo

affinché riferiscano

  • Quando intendono rendere pubblici i dati consuntivi relativi alle presenze negli scali diportistici sardi nel periodo compreso tra il 1 giugno e il 30 settembre uu.ss.;

  • Se e per quale ragione è stata stipulata una convenzione con una società di rilevazioni statistiche per la realizzazione di una rilevazione campionaria sulle presenze negli scali diportistici sardi;

  • Qual è l’ammontare di tale convenzione;

  • Se l’incarico è stato conferito a tale società in seguito a una procedura a evidenza pubblica;

  • Per quale ragione tale società sta richiedendo ai gestori degli scali dati sensibili ai sensi della legislazione nazionale per la tutela della privacy e quale uso l’Amministrazione regionale intende fare di tali dati;

  • A quanto ammontano il gettito complessivo dell’imposta di cui all’art. 4 della L.R. n. 4/2006 e il gettito stesso al netto degli importi versati ma non dovuti;

  • Quali misure la Giunta regionale intende adottare al fine di rimborsare di propria iniziativa i contribuenti che hanno versato importi non dovuti ai sensi dell’art. 4, comma 3 della L.R. n. 4/2006, onde evitare di incorrere in onerose azioni legali;

  • Se la Giunta regionale è al corrente del fatto che le società internazionali di broking si stanno informando presso i gestori degli scali diportistici sardi se anche il prossimo anno sarà applicata l’imposta regionale su aeromobili e unità da diporto, onde eventualmente escludere la Sardegna dai loro itinerari, e quali misure intende adottare al fine di evitare che ciò accada.

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