martedì, marzo 27, 2007

Progettazione integrata, i ritardi si allungano e i rischi per le aziende si moltiplicano

Si fa sempre più elevato il rischio che migliaia di aziende ed enti locali sardi si trovino in ginocchio per colpa dei ritardi accumulati dal presidente Soru nelle procedure per la progettazione integrata”: l’allarme è dei consiglieri regionali di Alleanza Nazionale, Mario Diana e Antonello Liori, che già nei mesi scorsi avevano presentato un’interrogazione sull’argomento. “Se è stato possibile scongiurare almeno in parte il disimpegno automatico dei fondi comunitari, appare ben più difficile rispettare i termini per la rendicontazione delle opere finanziate”.

“I pochi fortunati che vedranno finanziati i loro progetti”, spiegano Diana e Liori, “si troveranno a dover rispettare tempi assai stringenti per l’esecuzione delle opere: gli enti pubblici dovranno rendicontare all’Unione europea l’utilizzo dei fondi entro il 31 dicembre 2008, mentre i privati avranno tempo fino al 30 aprile 2009. Considerato che le procedure di valutazione sono ancora in alto mare e che allo stato attuale è impossibile immaginare quando saranno approvate le graduatorie definitive, si rischia che molti dei partecipanti ai progetti integrati non riescano a rispettare i tempi di rendicontazione, mandando così in fumo i contributi che sono assegnati complessivamente a ciascun progetto. In pratica, sarà sufficiente che uno solo dei partecipanti a un progetto integrato non riesca a rendicontare l’utilizzo dei fondi per la parte di propria competenza e dovrà essere restituito il contributo assegnato all’intero progetto, con danni enormi anche per i soggetti che invece saranno riusciti a portare a termine con successo le loro parti”.

“A ciò si aggiungono”, proseguono e concludono i due consiglieri, “le perdite che subiranno tutti i partecipanti ai progetti che non saranno finanziati, i quali hanno dovuto investire somme ingenti per la realizzazione dei progetti esecutivi, così come preteso dalla Regione. La responsabilità di un simile disastro è da imputare unicamente al presidente Soru, il quale ha esautorato l’assessore alla programmazione e ‘congelato’ il centro regionale di programmazione, avocandosi tutte le competenze relative alla progettazione integrata: non essendo egli provvisto del dono dell’ubiquità ed essendo già sufficientemente impegnato a curare i propri interessi da governatore e da imprenditore, era evidente fin da subito che non sarebbe mai riuscito a portare a termine in tempi ragionevoli un iter così complesso. A lui ora spetta il compito di fare in modo che non siano i sardi a dover pagare sulla loro pelle per l’ennesima volta lo scotto della sua dilettantesca furia accentratrice”.


Cagliari, 1 marzo 2007


Nessun commento: