mercoledì, marzo 28, 2007

Il dott. Zamboni si perde un altro fegato. E non c'è niente da ridere

INTERROGAZIONE LIORI – DIANA, con richiesta di risposta scritta, sulla gravissima situazione in cui versa il Centro trapianti di fegato dell’ospedale Brotzu


I sottoscritti,


PREMESSO che

  • L’8 marzo u.s., presso il Centro trapianti di fegato dell’ospedale Brotzu, si è verificato un fatto increscioso: un organo è stato rifiutato poiché il Centro si trovava nell’impossibilità di formare l’equipe specialistica necessaria per l’intervento di trapianto, che dunque non è stato eseguito;

  • Non è la prima volta, da quando a dirigere il reparto di chirurgia generale dell’ospedale cagliaritano è stato chiamato il dott. Fausto Zamboni, che una simile eventualità si verifica;


CONSIDERATO che

  • Il trapianto è un intervento chirurgico complesso che viene sempre eseguito con procedura d’urgenza e che richiede scelte difficili, perché in lista d’attesa ci sono tanti pazienti che attendono una soluzione per mali irreversibili;

  • La posizione di un paziente nella lista d’attesa dipende dallo stato di salute del paziente stesso, ma i parametri che definiscono la compatibilità tra il donatore e il ricevente sono tanti e tali che talvolta un paziente posizionato in cima alla lista, che versa in gravissime condizioni, si trovi a dover attendere più di un paziente meno grave per ragioni di ricevibilità dell’organo disponibile;

  • Ne consegue che perdere un’occasione di trapianto può avere esiti fatali per il paziente;

  • Ne consegue inoltre che l’accuratezza nell’organizzazione e nella coesione dell’equipe sono di fondamentale importanza per il funzionamento di un Centro trapianti;


VERIFICATO che

  • La situazione in cui versa il Centro trapianti di fegato del Brotzu non ricalca minimamente quella testé descritta come ideale per il corretto funzionamento del Centro: l’equipe è sfaldata a causa dei continui contrasti tra il primario e il personale medico e paramedico, e sia l’articolazione dei turni di lavoro che i rapporti conflittuali tra il dott. Zamboni e i suoi collaboratori fanno sì che venga sovente a mancare il personale necessario per poter assicurare il regolare svolgimento dell’attività di trapianto;

  • A tutt’oggi, non risulta che sia stato assunto alcun provvedimento, né da parte del primario, né da parte dei dirigenti cui dovrebbe spettare il compito di coordinare l’attività dei diversi reparti dell’ospedale, finalizzato al superamento della situazione attuale;


SOTTOLINEATO che

  • La carenza di personale non è un evento che si verifica all’improvviso e qualunque dirigente dotato di un minimo di buon senso provvede per tempo a operare le necessarie sostituzioni, anche per mezzo dell’acquisto di prestazioni interne o in mobilità;

  • I fatti verificatisi l’8 marzo u.s. hanno fatto sì che un potenziale ricevente abbia perso il suo turno per l’intervento di trapianto, il che comporterà un’attesa di durata indefinita, con conseguenti ripercussioni sia sotto il profilo fisico che sotto quello psicologico e un concreto pericolo di morte, data la gravità del male da cui è affetto;


CHIEDONO DI INTERROGARE

l’Assessore regionale alla Sanità

affinché riferisca

  • Se il primario del Centro trapianti di fegato dell’ospedale Brotzu o i dirigenti cui egli è sottoposto hanno provveduto a informare l’Assessore competente in merito all’insostenibile situazione in cui versa il Centro;

  • Quali misure la Giunta regionale intende adottare al fine di rimuovere il dott. Fausto Zamboni dall’incarico di primario del reparto di chirurgia generale dell’ospedale Brotzu;

  • Quali misure la Giunta regionale intende adottare al fine di chiudere temporaneamente il Centro trapianti, al fine di consentire ai pazienti l’iscrizione nelle liste d’attesa di altri Centri, fino a quando non saranno poste in essere tutte le condizioni necessarie al suo corretto funzionamento, impegnandosi contestualmente a fare sì che tale chiusura abbia la più breve durata possibile;

  • Quali misure la Giunta regionale intende adottare al fine di presentare alla Procura della Repubblica di Cagliari un dettagliato esposto sui fatti di cui sopra, in merito alla possibilità che sia stato commesso il reato di interruzione di pubblico servizio.

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